In modo quasi speculare a The Walking Dead, Invincible e Thief of Thieves, la continuity di Outcast testimonia quanto il rapporto genitore-figlio costituisca un perno fondamentale dello storytelling kirkmaniano.
Con Una nuova via, questo il titolo del quattordicesimo albo, la serie battezzata nel 2014 continua a stupire e apre nuovi scorci narrativi attraverso le parole di Simon Barnes, il primo a fornire importanti informazioni sul male che perseguita Kyle e la popolazione di Rome. In una sorta di metafora biblica, è il padre a condurre il protagonista verso la luce, intesa sia come conoscenza che come energia salvifica, un potere di cui dispongono entrambi e in grado di liberare i posseduti. Quella stessa luce che, dalla Genesi fino al romanzo gotico, contraddistingue la lotta dell’uomo contro le tenebre.
Avvalendosi di un uso sapiente delle inquadrature, con un’interessante alternanza di piani tradizionali e dettagli, Robert Kirkman accompagna il lettore in una discesa nell’orrore graduale e inesorabile. I disegni di Paul Azaceta, abilissimo nel tratteggiare atmosfere sporche e cupe, restituiscono al meglio la desolazione della provincia americana, in un bianco e nero claustrofobico e studiato appositamente per l’edizione italiana.
Nonostante sia giunta a un significativo punto di svolta, Outcast trattiene i suoi personaggi in una dimensione di incertezza, tra un presente ancora colmo di domande e un passato che non cessa di causare sofferenze, alimentando quel gioco di equilibri alla base del suo successo.
Abbiamo parlato di:
Outcast #14 – Una nuova via
Robert Kirkman, Paul Azaceta
Traduzione di Stefano Menchetti
SaldaPress, settembre 2017
48 pagine, brossurato, bianco e nero – 2,30 €
ISSN: 977811011800770014