Sergio Ponchione è stato uno tra i primi autori ad accettare il nostro invito a misurarsi con Will Eisner attraverso un omaggio al personaggio di The Spirit.
Il nostro entusiasmo è stato davvero grande quando Sergio ci ha regalato una tavola che, seppur leggermente adattata, farà poi anche parte di una storia breve su Eisner che l’autore sta realizzando, sulla scia di DKW.
Ci racconti brevemente com’è nato il tuo omaggio a The Spirit per questo nostro speciale? Ti sei ispirato a qualcuna delle sue famose splash page?
Sì, ho ripreso la cornice grafica delle tavole d’apertura dei suoi episodi. Pensavo a un’immagine molto simbolica e dinamica, che giocasse anche con le lettere del suo logo come da tradizione. In realtà la tavola è anche la pagina di chiusura di una mia storia breve su Eisner, Eisner Building, che è parte a sua volta di un progetto più ampio di omaggi a grandi autori di comics, iniziato con i racconti su Ditko, Kirby e Wood in DKW.
Qual è il tuo rapporto con The Spirit e Will Eisner, tanto da lettore quanto da eventuale fonte di ispirazione nel tuo lavoro professionistico?
Benchè scoperto in tarda età, The Spirit mi ha entusiasmato a stimolato come solo le grandi opere lette da ragazzi possono fare. Ho tutti i volumi dei suoi Archivi pubblicati in Italia e me li centellino lentamente come un pregiato vino di vendemmie dorate. Ho sempre amato lavorare sulla forma del fumetto, sulla grammatica degli elementi che lo compongono. Li trovi narrativi e importanti tanto quanto la storia che raccontano. In questo Eisner è stato unico. Conoscevo già le sue graphic novel, La forza della vita fu un libro molto apprezzato nella mia adolescenza, ma è solo con The Spirit che la sua figura mi si è poi rivelata in tutta la sua grandezza.
Il lascito di Eisner al mondo del fumetto a tuo parere qual è stato?
L’avere sfruttato e ampliato enormemente le potenzialità del fumetto, pur muovendosi sempre in ambiti fruibili a tutti, lontani da a volte sterili intellettualismi. Senza la sua creatività, sperimentazione grafica, umanità ed espressività dei suoi personaggi questo linguaggio non avrebbe mai raggiunto l’evoluzione attuale. Non so quanto il suo nome sia presente nelle librerie delle ultime generazioni di autori, spesso distratti e attenti solo a fenomeni contemporanei, ma oltre a The Spirit basterebbe l’aver battezzato la nascita del moderno romanzo a fumetti per garantirgli un posto d’onore nel più nobile degli scaffali.
Ed ecco lo Spirit di Sergio Ponchione!