Negli episodi di questo numero, il ritmo cala, i tempi si dilatano e maggior spazio e attenzione sono dedicati ai confronti dialettici fra gli X-Men contemporanei e quelli venuti dagli anni 1960. Questo approccio porta almeno due miglioramenti: da una parte, quella che era verbosità diventa cura del dialogo, tramite il quale Bendis fa emergere le tensioni in maniera certo più efficace che tramite i duelli fisici; dall’altra gli scontri fra personaggi, si consideri quello fra il giovane Ciclope e Wolverine nelle strade cittadine, acquistano maggior risalto. Se, rispetto al senso della storia, l’unica traccia è tuttora quella del confronto con il passato e la scoperta di se stessi (ma per arrivare a che cosa?), abbiamo almeno un maggior equilibrio fra i vari elementi narrativi che porta a una maggior ricchezza di sfumature, vedasi l’incontro fra i due Angelo nel finale.
I nuovi episodi di Prodigo guadagnano innanzitutto una maggior concretezza grafica grazie al tratto di Jorge Molina, che potrebbe anche essere interpretata come una sorta di normalizzazione, rispetto allo stile di Tan Eng Huat, sebbene, soprattutto nella rappresentazione degli X-Men risaltino elementi caricaturali che ben trasmettono una sottile ironia. La rappresentazione degli spazi e ambienti è più naturalistica (più ordinaria, se si vuole) e, casualità o interazione virtuosa, anche la scrittura di Simon Spurrier si fa meno frenetica e progredisce nella costruzione di una vicenda emotivamente coinvolgente.
Abbiamo parlato di:
I Nuovissimi X-Men #3
Brian Michael Bendis, Stuart Immonen, Simon Spurrier, Jorge Molina
Traduzione: Fabio Gamberini
Panini Comics, Settembre 2013
80 pagine, spillato, colori – 3,30 €
ISBN: 977228245300330003