Nuovi capitoli dell’universo di Yamazaki 18 years

Nuovi capitoli dell’universo di Yamazaki 18 years

Arrivato al quarto giro di boa, l'antologia di "Yamazaki 18 Years" ideata dal Kaiju Club continua a raccontarci frammenti di mondi fantastici splendidamente disegnati lasciando ai suoi autori la libertà di sbizzarrirsi con mostri, combattimenti, sci-fi e riferimenti nipponici.

Torna il gruppo dei disegnatori del Kaiju Club David Messina, Valerio Schiti e Paolo Villanelli con il loro Yamazaki 18 Years, che tocca quota quarto volume (ma gli albi sono cinque, considerando il fuori serie, Apocrypha, realizzato con la collaborazione degli studenti della scuola internazionale comics).

Aftermath, questo il titolo, dell’albo in questione, propone tre racconti ambientati in un multiverso nato in conseguenza di un esperimento quantistico sfuggito al controllo, che ha portato la terra a essere invasa da enormi kaiju. Per contrastare gli assalti di queste creature l’esercito utilizza soldati resi giganti e con speciali armature, i Kyodai Defender.

In questi tre racconti ci troviamo a vivere le conseguenze degli avvenimenti conseguenti la fine del terzo volume, dopo che lo scontro tra la terra e gli enormi mostri sembrava chiuso. Questa continuità narrativa molto stretta rende Aftermath difficile da apprezzare per un eventuale lettore neofita: senza aver letto i precedenti volumi, infatti, la percezione sarà quella di tre frammenti casuali di un quadro molto più grande e che sembra intenzionato a espandersi ancora.

Sicuramente il progetto continua a fare quello per cui è nato: dare la possibilità a un gruppo di ottimi disegnatori italiani di sbizzarrirsi e giocare con tutto quello che piace loro di più. Troviamo quindi mostri, combattimenti, sci-fi e riferimenti nipponici. I testi, di Diego Cajelli per i primi due episodi e di David Messina per il terzo, con un abile uso del technobabble1, riescono a proiettare il lettore direttamente nella realtà del racconto, conferendo inoltre alla storia una solidità per certi versi inaspettata in quello che potrebbe limitarsi ad un semplice divertissement.

Ovviamente il lato grafico è il punto di forza, regalandoci un prodotto dall’animo e dalla struttura da comic book americano e di grande qualità, dinamico e dirompente. Ma le storie imbastite, nonostante il divertissement, non si limitano a mettere insieme semplici e vuoti pretesti, offrendo numerose trovate e usando cliché in maniera creativa.

In definitiva, il progetto dei Kaiju continua ad essere intrigante, anche se la sua natura e la sua periodicità annuale lasciano con una sensazione di parzialmente incompiuto. Come se, invece che davanti ad un vero racconto, ci trovassimo tra le mani un “what if”, un assaggio di cosa potrebbe essere se a questo gruppo di autori fosse concesso di sviluppare il progetto pienamente e non semplicemente come giocosa, seppur professionalissima, autoproduzione.

A corollario l’immancabile art gallery con studi e omaggi, una vera e propria gioia per gli occhi e per tutti gli appassionati del genere sentai e dei kaiju movie nipponici.

Abbiamo parlato di:
Yamazaki 18 Years Vol. 4 – Aftermath
David Messina, Valerio Schiti, Paolo Villanelli, Diego Cajelli
Edizioni Manfont, 2017
72 pagine, brossurato, colori – 11,00€
ISBN: 9788899587482


  1. Il technobabble è un neologismo che, in ambito narrativo, soprattutto fantascientifico, indica un discorso che utilizzi un gergo tecnico-scientifico, sia esso fittizio, reale o una mescolanza tra i due, che dia credibilità a contesti o a spiegazioni futuribili o di tecnologia alternativa. 

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