Partiamo da un concetto basilare: i fumetti sono una cosa seria! Sì, lo so che il MILLEPERCENTO di coloro che navigano tra le pagine de lospaziobianco.it (e il sottoscritto tra questi) ne è pienamente convinto, ma oggi vorrei darvi un buon motivo in più per pensarla così.
Prendete Paolo Antonio Ascierto, oncologo, ricercatore dell'Istituto dei Tumori di Napoli e presidente della Fondazione Melanoma (oltre che appassionato di fumetti), Mario Punzo, vulcanico (a dir poco) direttore della Scuola Italiana di Comix, una pattuglia di giovani e promettenti “fumettari”, formatisi alla Scuola e coordinati dalla Art Direction di Pako Massimo, e il gioco è fatto.
Così è nato “Le avventure di Neo”, albo di trentadue pagine a colori che fa parte di una campagna d'informazione promossa dalla Fondazione per sensibilizzare (in particolare, ma non solo) i giovani sulla prevenzione e le più recenti strategie di trattamento del melanoma.
Adesso voi starete pensando: “ECCHEPPALLE! L'albetto divulgativo con il fervorino ‘non prendere il sole, non farti la lampada che ti fa male'!”.
Niente di più sbagliato, perché, a parte il fatto che ci sono illustri precedenti (uno per tutti Lupo Alberto e la sua campagna anti AIDS di qualche anno fa), “Le avventure di Neo” è un fumetto “vero”. Un “noir” con il suo protagonista bello tosto (“T” un investigatore privato alla Philip Marlowe), la sua dark lady d'ordinanza tutta curve, da fare invidia a Jessica Rabbit, e un'indagine che si dipana, tra false piste e doppi giochi, all'interno di un organismo umano, in un'ambientazione a metà tra “Cartoonia” e “Viaggio allucinante”.
Che poi una storia così sia nata per uno scopo di elevato valore sociale mica è una controindicazione… Anzi! Ed è un fumetto vero perché si regge su una sceneggiatura ben strutturata e su disegni di buona qualità.
Insomma, per farla breve, un prodotto molto “professionale”, a dispetto della giovane età dei suoi autori (alcuni dei quali alla loro prima uscita o quasi).
Non sono poi tante le occasioni di mettersi alla prova, per chi vuole fare della propria passione per i fumetti una professione, e i ragazzi di “Neo” se la sono giocata al meglio. Due parole su di loro. Marco Ferrandino è uno dei più recenti “prodotti del vivaio” di sceneggiatori “allevati” alla Comix da Sergio Brancato.
I tre capitoli in cui è suddivisa la storia sono stati disegnati da Maria Giada Del Vecchio, Marika Errico e Carmelo Zagaria (supportati da Salvatore De Simone, Marco Matrone e Andrea Danzatore per inchiostrazione e colorazione). Dimenticavo, l'albo è solo una delle iniziative della campagna curata dalla Fondazione Melanoma con la Scuola Italiana di Comix. Ne fanno parte anche un calendario, un poster, trenta “pillole di animazione” da un minuto per il web e uno spot in 3D da trenta secondi. Cos'è che si diceva all'inizio? Ah, sì… I fumetti sono una cosa seria!
Abbiamo parlato di:
Le avventure di Neo
Ferrandino, Del Vecchio, Errico, Zagaria
Fondazione Melanoma in collaborazione con Scuola Italiana di Comix, 2012
32 pagine, spillato, colori
scaricabile in pdf tramite il sito della Fondazione Melanoma Onlus