La squadra Hawks è il primo dei quattro capitoli che compongono Missione Giove, la miniserie estiva del 2021 dedicata a Nathan Never.
Un’iniziativa editoriale che ha alle spalle una ghiotta ricorrenza: i trent’anni di vita dell’Agente Alfa, che nel giugno del 1991 faceva il suo esordio nelle edicole con l’albo Agente speciale Alfa (preceduto, a dirla tutta, dal famoso Il numero zero, ambito dai collezionisti e realizzato qualche mese prima per celebrare i dieci anni di attività di Alessandro Distribuzioni).
La nuova saga gioviana è firmata da Bepi Vigna, uno dei papà di Nathan, e La squadra Hawks è disegnato da Max Bertolini e Germano Bonazzi, mentre Ivan Zoni è l’autore della bella copertina che ritrae un Nathan rapito dagli alieni. Proprio in copertina spicca per la prima volta il logo dedicato al trentennale, incastonato nella testata, semplice e incisivo.
La vicenda inizia sulla Luna, dove sono in corso delle esplorazioni geologiche, ma ben presto l’attenzione si sposta in direzione Giove. Intorno al gigante gassoso è infatti ricomparsa un’astronave, partita proprio dal satellite terrestre, di cui si erano perse le tracce e che trasporta un carico molto prezioso.
Per popolare una trama di stampo classico, densa e avvincente sin dalle prime pagine, Vigna utilizza un cast di prim’ordine: insieme al protagonista ci sono Solomon Darver, Mister Alfa, il robot positronico Mac, e addirittura Edward Reiser (o forse no…). A loro si affiancano nuovi personaggi da subito ben caratterizzati, come un’esobiologa italiana proveniente dall’università di Roma, che si suppone saranno ulteriormente sviluppati nei successivi capitoli. Si parla anche di Laura Never (figura decisamente cara a Vigna), in una sequenza introduttiva che sa di aggancio per qualcosa che sarà svelato in seguito.
La storia principale, dopo un flash forward iniziale, appare lineare e costruita intorno a temi classici della fantascienza: se il principale è il vasto mondo legato a Ufo ed extraterrestri, sullo sfondo se ne possono notare altri, come il rapporto fra l’uomo e le intelligenze artificiali o la sfida rappresentata dall’esplorazione spaziale.
Bepi Vigna, come già accaduto con la miniserie Annozero, pubblicata per il venticinquesimo anniversario dell’eroe bonelliano, arricchisce inoltre la trama con piccole ma significative riscritture e rivelazioni legate al passato di Nathan o a temi ricorrenti nel suo universo, come la bramosia per il possesso dei cerchi di Shanachies (fra l’altro da poco rivisti sul numero 357 Frammenti di un futuro possibile).
In generale l’ambientazione attinge a grandi classici del cinema e della letteratura di genere, basti citare X-Files, capostipite moderno per tutto ciò che contempla Ufo, Grigi e basi militari segrete, con sequenze di indagini scientifiche e relativi insabbiamenti degne di Mulder e Scully, ma reinterpretate in chiave maggiormente sci-fi, come dimostra un’autopsia a gravità zero.
Ad arricchire un’ambientazione già coinvolgente non mancano riferimenti a veri e propri must, anche legati all’universo neveriano: da Stargate ad Alien, passando per i Tecnodroidi, la propulsione a curvatura e un personaggio che porta il nome e il “grado” del medico di bordo dell’Enterprise di The next generation, ossia la dottoressa Crusher.
Ciliegina sulla torta: in una sequenza Vigna si concede un tocco di metafumetto, con Nathan che si convince di essere il frutto della fantasia di uno sceneggiatore di storie.Max Bartolini e Germano Bonazzi offrono una visualizzazione omogenea, di alto livello soprattutto negli scenari esterni e nell’interpretazione delle varie tecnologie. Notevole ad esempio la resa delle tute lunari e dell’attività di ricerca sulla Luna, impreziosita da scelte di regia come il suggestivo zoom out delle tavole 14 e 15, con protagoniste la Luna e la Terra.
Salta agli occhi anche l’utilizzo sporadico dei retini, che non risultano mai invadenti e anzi esaltano il realismo di alcune vignette, come la numero 5 di tavola 7.
I disegnatori sono sempre precisi anche nella recitazione dei personaggi e a voler muover loro un appunto – che poi appunto non è – potremmo dire che il rispetto della classica gabbia bonelliana è fin troppo puntuale: l’unica evasione, se non si calcola una tavola a quattro strisce, è rappresentata da una bella doppia pagina.
È lecito, forse, domandarsi se non si poteva osare qualcosa di più a livello di griglia e montaggio, visto che fin dal suo esordio Nathan Never fu la testata bonelliana che ruppe molte convenzioni della casa editrice a livello grafico e iniziò a inserire una serie di innovazioni e sperimentazioni che, col passare degli anni, sono diventate comuni a tutta la produzione di via Buonarroti. Mentre, proprio sulle testate dell’Agente Alfa, si è assistito a una sempre maggiore omogeneizzazione formale a livello di composizione grafica che si è un po’ allontanata dalla voglia di osare degli inizi.
Tutto ciò al netto di un lavoro complessivo ben riuscito che sa esaltare una sceneggiatura ricca e coinvolgente.
La squadra Hawks si può tranquillamente leggere anche senza conoscere alcuni dei precedenti ai quali la storia si riallaccia. Chi volesse rinfrescarsi la memoria può però rispolverare L’ultimo anello, numero 200 della serie regolare.
In attesa di La creatura nel ghiaccio, secondo episodio di Missione Giove, sono dunque iniziati i festeggiamenti per il trentennale di Nathan Never, con una serie di iniziative già annunciate da Sergio Bonelli Editore. Oltre al logo celebrativo e a questa miniserie, anche per Nathan (come per Tex, Zagor, Dragonero e Dylan Dog), è prevista l’uscita di un numero “bis”: sarà il 361 della serie regolare e si presenterà come flip book, ovvero un volume più corposo e ribaltabile, con un’avventura classica da un lato e, dall’altro, la storia Per un futuro migliore, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Infine, dopo la conclusione del torneo sul sito della casa editrice per eleggere la più bella copertina di Nathan Never (ha vinto Infiniti universi di Roberto De Angelis), in omaggio con il numero 361 ci sarà un albo che raccoglie, appunto, le più belle copertine dell’intera saga1.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never Missione Giove #1– La squadra Hawks
Bepi Vigna, Max Bertolini, Germano Bonazzi
Sergio Bonelli Editore, giugno 2021
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40 €
ISSN: 977112365400510041
In merito, non possiamo che consigliarvi queste interviste a Claudio Castellini, Roberto De Agnelis e Sergio Giardo. ↩