Con questo albo di Ostini si torna agli albori di NN, con Sigmund che balbetta, Legs che rientra in gruppo e l’ufficio dell’Agenzia Alfa che – gattopardescamente – “cambia tutto per non cambiare niente”. Sulla scelta di tornare alla formula che ha decretato il successo di NN in passato, sospendiamo il giudizio.
Per ora registriamo il “Bignami” della parabola sentimentale dell’Agente Alfa che Ostini propone ad uso e consumo dei neofiti dell’Agente Speciale dai capelli bianchi. Il tutto con quella spolverata nipponica che negli ultimi mesi contraddistingue le uscite Bonelli. In questo albo, un paio di belle trovate sulla Nuova Tokyo e una bella “forchettata” di luoghi comuni. Dopo il devoto valore dei Samurai ora tocca alla delicatezza e al tormentato contegno delle donne giapponesi. La storia non aggiunge e non toglie, ma ha l’indubbio pregio di funzionare da raccordo tra il prima e il dopo. Il meccanismo procedurale praticamente non esiste, e l’autore preferisce indugiare sulle oscurità dei personaggi, piuttosto che sulla costruzione di un intreccio.
I disegni di Val Romeo sono perfettamente in linea col tenore della storia: più attenti a cogliere sfumature che non a creare movimento, mostrano una grande attenzione per il dettaglio. Data l’esiguità dei personaggi, le tavole si esaltano nella creazione architettonica degli ambienti, gustosa e ben curata: nel Ryokan delle ultime pagine alloggeremmo volentieri anche noi!
Abbiamo parlato di:
Natahan Never #258 – Haiku
Alberto Ostini, Val Romeo
Sergio Bonelli Editore, Novembre 2012
98 pagine, brossurato, bianco e nero – €2,70
ISBN: 9771121573001
Alessandro81
23 Febbraio 2013 a 00:58
A mio modesto parere l’albo è riuscito in tutti suoi particolari. La storia, i personaggi e i disegni si mescolano insieme in modo perfetto dando a questo numero quell’atmosfera un pò cupa, un pò noir e un pò romantica che è tipica del nostro agente speciale. Il valore aggiunto è senz’altro Alberto Ostini che dimostra ancora una volta quanto sia bravo ad analizzare la psicologia dei suoi personaggi peraltro mai banali.