Il fattore H è un’avventura interamente ambientata nello spazio, scritta da Michele Medda e disegnata da Rosario Raho, che debutta sulla serie regolare dell’agente speciale Alfa.
L’albo si apre con Nathan che si risveglia, ferito e intontito, nella stiva dello SpaceLab Galenus, in un ambiente isolato e con le comunicazioni disabilitate. La sua memoria, al contrario, funziona bene e l’eroe è consapevole di essere stato aggredito da uno dei membri dell’equipaggio che, in base alla missione, avrebbe dovuto valutare.
La trama presenta lunghe sequenze in tempo presente ispirate al genere survival, nelle quali Nathan cerca un modo per liberarsi e in seguito per risolvere una situazione più intricata di quanto appaia. A vivacizzare la narrazione ci sono però una serie di flashback che svelano il dietro le quinte dell’incarico: l’eroe è stato assunto dalla Sharm Pharma, il cui scopo sembra essere un approfondito esame del cosiddetto fattore uomo (il fattore H che dà titolo all’albo).
Michele Medda utilizza un Nathan introspettivo, che riflette in particolare sul tempo che passa, l’età che avanza e la necessità di accettare missioni più sedentarie e non solo incarichi rischiosi. Ma lo sceneggiatore stempera con una buona dose di ironia e autoironia, aggiungendo citazioni da l’Odissea, da Il Signore degli Anelli e da altri film grazie alla comparsa di un amico scrittore che illustra una fase del viaggio dell’eroe.
Rosario Raho propone uno stile realistico molto dettagliato, in una gabbia bonelliana classica con qualche significativa quadrupla. È convincente la visualizzazione delle varie tecnologie: dalle tute, agli impianti di bordo, alla stessa stazione spaziale. Saranno inoltre felici gli appassionati di robottoni anni ’70 e ’80, per una minisequenza con protagonisti nientemeno che Jeeg Robot d’Acciaio e Mazinga Z.
Abbiamo parlato di:
Nathan Never #364 – Il fattore H
Michele Medda, Rosario Raho
Sergio Bonelli Editore, settembre 2021
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,40€
ISSN: 977112157300100364