Ricchi e affascinanti, Nick e Anastasia Hammond fondano Mystery Society per indagare sui misteri che alimentano storie e leggende metropolitane. Ad affiancarli una ghoul di nome Samantha (o Secret Skull), un robot steampunk pilotato dal cervello di Jule Verne, e le gemelle “atomiche” Nina e Sally.
Il gruppo – che nella sua bizzarra formazione ricorda quello della Lega degli Straordinari Gentlemen – dà vita a una rocambolesca avventura su un doppio binario narrativo, a metà tra un film di Indiana Jones e un romanzo di James Bond. Il ritmo del racconto è vivace, aiutato dalle battute brillanti e ironiche dei personaggi, volutamente stereotipati e caricaturali.
Pur non particolarmente originale, e in alcuni passaggi troppo affrettata, la trama di Steve Niles è leggera e divertente, nel puro stile di una spy story dalle dinamiche cinematografiche. Poco convincente è forse l’espediente del lungo flashback per raccontare l’antefatto al finale.
I disegni di Fiona Staples sono un valore aggiunto: di due anni precedenti a Saga, privilegiano delle spigolosità che mostrano uno stile in pieno sviluppo. Il character design asseconda la comicità di alcune situazioni e l’assurda anatomia di certi personaggi, oltre a conferire ad altri una notevole sensualità.
Di gusto retrò è la colorazione sui toni ocra e il filtro granuloso applicato alle tavole, la cui composizione è ben lungi dai virtuosismi cui Staples ci ha in seguito abituati, ma non per questo meno godibile.
Abbiamo parlato di:
Mystery Society
Steve Niles, Fiona Staples
Traduzione di Leonardo Favia
Bao Publishing, novembre 2014
128 pagine, brossurato, colori– 14,00 €
ISBN: 9788865432921