Dopo il finale del numero scorso, in questo numero 8 aspettavamo un evento. che non c’é stato. Urasawa tergiversa, dilata i tempi, qua e là allunga il brodo, si concentra sui protagonisti. I più interessanti sono l’ispettore Lounge e Johan Ribert. Il primo dotato di grandi capacità investigative, dedito al suo lavoro in maniera morbosa, quasi malata, tanto da non avere più neanche una vita privata. Il secondo è un individuo indecifrabile, che dietro un bel faccino ed un perenne sorrisino condiscendente nasconde una personalità contorta, sfuggente, enigmatica, terribile. La trama è come al solito buona, con molti colpi di scena e rivelazioni ben dosate, ma questo numero 8 è forzatamente transitorio. Per la conclusione di questa affascinante storyline, infatti, dovremo aspettare il prossimo “tankobon”, che si preannuncia fondamentale per la continuity della serie (Giulio Capriglione).
Di
Pubblicato il
(aggiornato il 22/09/2017)