Monipodio #2

Monipodio #2

AAVV Autoproduzione, 2005 - 80 pagg. b/n spil. - 4,00euro

La copertina di Monipodio 2Il secondo numero di una serie a fumetti o di una rivista è sempre il più difficile e importante. Dopo il primo numero, esaurita la curiosità per “qualcosa di nuovo”, c’é la ricerca di conferme, il dover mantenere quanto promesso e soddisfare le aspettative create.
È con queste premesse che si presenta Monipodio # 2. Posso dire sin da subito che le conferme ci sono, quanto promesso è stato mantenuto, le aspettative soddisfatte: il secondo numero di Monipodio è sicuramente la migliore autoproduzione (anche se chiamarlo così un prodotto tale suona riduttivo) di Lucca 2005.

Monipodio è un albo antologico realizzato dall’Associazione culturale di Bolzano Nebula 7. Al suo interno troviamo lavori di un gruppo di giovani autori tutti nell’orbita dell’Associazione, con diverso grado di esperienza ma con uguale entusiasmo e notevoli capacità. Vale la pena di ricordare qualche nome come Hannes Pasqualini (disegnatore di X-Novo per la Bottero edizioni, tra l’altro), Armin Barducci, Marco Polenta.

L’albo si presenta come un manifesto artistico delle aspirazioni dell’Ass. Nebula. Fumetto sperimentale, commistioni di generi, stili e di lingue. Sì di lingue, perché tema portante di questo numero due è la Turris Babel, la Torre di Babele. Forse ispirato come dice l’editoriale, dal vivere a Bolzano, in quella che per tradizioni storiche e nuove aperture di confini è una babilonia naturale: tre lingue ufficialmente parlate (italiano, tedesco, ladino), l’inglese che è la lingua del mondo e tutte le lingue portate dagli immigrati dei quattro angoli del pianeta.
Ne nasce così un insieme di fumetti in tedesco, italiano, lingue inventate, tutti tradotti da sottotitoli in inglese e che fanno del linguaggio il loro tema principale. Tutte le storie, poi, si incastrano e si confondono come le lingue della nota storia biblica, e un fumetto è interno all’altro o unito da una cornice che li racchiude in un gioco di scatole cinesi.

Particolarmente interessanti diventano alcune storie dove i personaggi usano indistintamente i termini dell’una o dell’altra lingua (vedi il lavoro di Armin Barducci) o dimenticano completamente le regole di grammatica formulando discorsi dal senso globale intuibile ma specificatamente incomprensibile (Marco Polenta). Insomma, una potente, ma al contempo godibilissima e divertente, esplorazione dei mezzi e dei confini di espressione del fumetto.
Chiude l’albo una serie di omaggi, sempre in tema torre di babele, che sottolineano l’attenzione per la straordinaria avventura dei bolzanini da parte di gran parte del fumetto giovane e emergente italiano. E le anticipazioni per Monipodio tre, quattro e cinque fanno davvero ben sperare: è la dimostrazione che è possibile sperimentare e divertire assieme.
Monipodio2 e futuri saranno distribuiti nelle fumetterie dalla Cut UP. Da non perdere!

Riferimenti:
Il sito di Monipodio: www.monipodio.net/link

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