Mollare tutto per inseguire un sogno: intervista a Veronica “Veci” Carratello

Mollare tutto per inseguire un sogno: intervista a Veronica “Veci” Carratello

Dopo "Freezer" del 2016 torna, sempre con Bao Publishing, Veronica "Veci" Carratello con il suo "Sognando Elvis". In questa intervista condotta da Davide Calì scopriamo qualcosa di più sulla sua ultima opera e sul suo protagonista.

Veronica “Veci” Carratello, classe 1988 dopo il corso triennale di fumetto alla Scuola internazionale di comics di Torino esordisce con l’autoproduzione di Fat Bottomed Girls. Nel 2014, con David Bowie – L’uomo delle stelle, scritto da Lorenzo Bianchi ed edito da Nicola Pesce Editore, inizia la sua carriera da professionista. Ha partecipato ai volumi This is not a love song, Apuckalypse e Feral Children. Ha lavorato anche come colorista di Zagor per la Sergio Bonelli Editore; ha illustrato il volume Maschi da evitare su testi di Davide Calì (Hop! Edizioni). Per BAO Publishing pubblica Freezer nel 2016 e Sognando Elvis nel 2018. Il suo sito è www.veronicacarratello.com.

Proprio in merito al suo ultimo lavoro, pubblichiamo questa intervista condotta da Davide Calì.

Carlo lavora in un ufficio tutto il giorno davanti al computer. È ipocondriaco e un po’ asociale. A un certo punto si rende conto di non aver vissuto la vita e, ispirato da un biscotto della fortuna, prende e parte per l’Australia per unirsi a una manifestazione di sosia di Elvis. La domanda d’obbligo: come ti è venuta in mente questa storia?
Mi ha ispirato questa storia la radio, una mattina di gennaio; ho sentito la notizia che in quella settimana, in concomitanza con il compleanno di Elvis Presley, avrebbe preso il via il Parkes Elvis festival, un festival di impersonatori e fan di Elvis in Australia. L’idea mi è sembrata molto divertente, perché poi, documentandomi sul festival, mi sono accorta che erano tutto fuorché sosia, ce n’erano di tutte le forme e colori!

Altra domanda d’obbligo: il tuo Carlo esiste veramente?
Carlo è un personaggio di finzione. Volevo che avesse qualcosa di irrisolto, in modo che il viaggio diventasse interiore oltre che fisico. Non essendo io ipocondriaca mi sono documentata leggendo testimonianze di ipocondriaci; ho trovato spunti interessanti nella pagina Diario di un ipocondriaco.

Alcuni dettagli del libro mi hanno fatto pensare che tu sia andata veramente in Australia. Per esempio ho riconosciuto le gazze ladre, che avevo visto a Melbourne: sono bianche e nere, ma con un disegno diverso rispetto alle nostre. E’ così? Ci racconti il tuo viaggio?
Il fatto che tu abbia pensato che io sia stata in Australia mi fa piacere, perché vuol dire che la mia storia è credibile, purtroppo non ci sono mai andata. Il mio viaggio in Australia è stato su Google Maps! Mi sono documenta molto prima di iniziare il libro, ho cercato informazioni sull’Australia, ho letto alcuni blog di viaggio che riguardavano le tappe che intraprende Carlo nel suo viaggio, e ho scoperto leggende aborigene affascinanti che poi ho inserito nel mio graphic novel.

Sognando Elvis è praticamente un road movie. Hai mai vissuto un’avventura/disavventura come quelle che accadono al povero Carlo?
Mi piacciono i road movie, mi ronzava da un po’ in testa l’idea di raccontare di un viaggio in autostop. Non mi è mai capitata un’avventura simile a quella di Carlo, ma nei miei viaggi ho incontrato qualche personaggio bizzarro! Mi manca però la Sailor Moon barbuta!
Nel fumetto ho inserito una citazione ad un libro di viaggio tratto da una storia vera:  a un certo punto, si vede Carlo fare l’autostop per ore ma senza fortuna, mentre un uomo dall’altra parte della strada prova ad ottenere un passaggio con un frigo al suo seguito, riuscendoci e demoralizzando ancora di più Carlo. Si tratta di Tony Hawks, soprannominato poi Mr Fridge, che dà il titolo al libro Mr. Fridge. L’Irlanda in autostop con un frigo: è la storia di una scommessa tra amici che spinge l’uomo a fare il giro dell’Irlanda in autostop con un frigorifero.

Hai mai seguito i consigli di un biscotto della fortuna?
Ma sai che forse non mi è mai capitato sotto mano nemmeno un biscotto della fortuna? Che vita triste… ahah!

Mannò! Come! La prossima volta che ti vedo te ne porto uno! Ma torniamo al tuo fumetto. Mi è piaciuto moltissimo il personaggio di Sailor Moon. Quando eri piccola guardavi i cartoni animati? Qual era il tuo preferito?
Sì, mi piacevano molto i cartoni animati, e li guardo tuttora! Sailor Moon mi piaceva molto, ma il mio preferito era Lady Oscar.

Senti ma è vero che per la promozione del libro girerai vestita da Elvis con tanto di parrucca?
Il mio sogno è trovare a una presentazione l’intero pubblico vestito da Elvis, ci abbiamo provato con la prima tappa che ho fatto a Milano ma senza esito. Io comunque rilancio l’appello per le prossime volte! Ho dei vestiti stile anni ’50 ma non da Elvis, ballavo boogie-woogie qualche tempo fa, al ritmo dei primi successi del Re, e alcuni abiti li rispolvero in occasioni come queste!

Intervista rilasciata a novembre 2018.

Si ricorda anche la precedente “Intervista a(b)braccio” pubblicata a inizio 2017.

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