In questa estate 2019, che segna il ritorno di alcuni storici eroi bonelliani quali Napoleone e Magico Vento, dopo tredici anni di assenza dagli scaffali delle edicole torna in scena, in una maxiserie inedita, anche il nolittiano Mister No.
Protagonista tra la fine del 2018 e l’inizio di quest’anno di una delle migliori serie dell’etichetta Audace, in una versione rebooted che ha visto Jerry Drake vivere le proprie avventure nel decennio dei sixties e dei seventies, il Mister No de Le nuove avventure è invece il personaggio originale.
La vicenda che prende l’avvio in questo albo d’esordio si svolge prima della lunga storia di epilogo che lo stesso Guido Nolitta scrisse per la sua creatura è che si dipanò sugli ultimi tredici albi della testata nel 2006, dal #363 al #379.
Sono dunque gli anni Cinquanta a fare da sfondo a questa nuova storia in cui a Mister No viene chiesto di accompagnare un gruppo di ricercatori in una regione sconosciuta della foresta amazzonica dove alcune tribù di indios potrebbero correre il pericolo di un avvelenamento da uranio.
Michele Masiero, che ben conosce il personaggio, scrive una storia assolutamente classica e tradizionale, quindi sgombriamo il campo da eventuali dubbi: questo è il Jerry Drake amato da quei lettori che lo hanno seguito per trent’anni e che, da un po’ di tempo, ne chiedevano con insistenza il ritorno. Ma non solo, perché coloro che hanno conosciuto il personaggio nella sua versione Revolution, ne ritrovano qui lo stesso spirito e potrebbero appassionarsi anche all’eroe “tradizionale”, di cui magari non hanno mai letto le storie, vuoi perché erano ancora troppo piccoli quando uscivano in edicola, vuoi perché non conoscevano il personaggio.
Classica l’avventura, classica la narrazione, classici i dialoghi. Masiero pecca solo in un eccessivo uso degli intercalari tanto cari a Nolitta, forse un po’ troppo abbondanti nei baloon al punto da risultare ridondanti e inutili. Ma dove lo sceneggiatore non sbaglia, è nel cogliere lo spirito originale di Mister No: antieroe, anticonformista, sbruffone, altruista, coraggioso, amante delle belle donne.
Insomma, siamo davanti al più reale dei personaggi nolittiani, quello che più assomigliava al suo creatore ma forse anche quello che incarnava meglio lo spirito del proprio tempo.
Se nel 1975 – anno di debutto di Mister No – gli anni ’50 che facevano da sfondo alle avventure di Jerry Drake non erano poi così lontani cronologicamente, oggi a oltre mezzo secolo di distanza, l’Amazzonia raccontata attraverso le storie del personaggio, i suoi luoghi, i suoi abitanti, occupano un posto assai diverso nel sentire contemporaneo rispetto ad allora: oggi più elemento naturale in pericolo rispetto all’allora teatro di avventura e misteri.
Ecco che allora quei racconti diventano dei classici che parlano di un mondo che non esiste più, scomparso assieme ai suoi protagonisti. E se Masiero è stato bravo in Vietnam e California a proporre ai lettori una versione “aggiornata” di Jerry Drake, lo è altrettanto a raccontare il personaggio originario, affondando nella tradizione per tematiche e linguaggio. Perché i classici sono senza tempo e, quando saputi scrivere, permettono al lettore di scoprire e vivere ambienti, eventi e personaggi lontani dalla contemporaneità ma non meno affascinanti. Inoltre, i classici e i mondi che raccontano possono servire anche a il presente nella misura in cui parlano di eventi sì lontani nel tempo, ma il cui accadimento ha come conseguenza il mondo contemporaneo, così che leggerli può servire a interpretare i tempi in cui viviamo.
Considerato poi che lo sceneggiatore riesce a dare ritmo e dinamismo a tutte le pagine, alternando sequenze leggere e scanzonate ad altre più tese e drammatiche, questo ritorno di Mister No appare riuscito. Sta ora a Luigi Mignacco e a Maurizio Colombo raccogliere il testimone da Masiero e proseguire sulla stessa strada.
Improntate a uno stile classico sono anche la copertina firmata da Fabio Valdambrini, che omaggia la cover del #1 originario, e le tavole strutturate secondo uno storytelling tradizionale che non disdegna però di giocare con la classica griglia a tre strisce, declinandola in variazioni leggere ma efficaci.
Il prologo firmato dalla colonna storica della serie Roberto Diso lascia stupefatti davanti alla mano salda che ancora contraddistingue l’ottantasettenne disegnatore romano: uno stile asciutto, pulito, che ha raggiunto una sintesi che anziché togliere al disegno ne aumenta l’efficacia.
Massimo Cipriani, autore delle tavole della storia, è invece alla prima prova sul personaggio e colpisce per la sua calzante interpretazione di Jerry Drake, personale ma pienamente canonica. Anche i suoi disegni sono contraddistinti da uno stile pulito, da una linea chiusa e continua che definisce ambienti, volti e personaggi, da un uso dei neri pieni che fornisce volume alle vignette e richiama con efficacia luci e ombre di ambientazioni diurne e notturne.
Se chi ben comincia è a metà dell’opera, i prossimi mesi in compagnia di Jerry Drake potrebbero rivelarsi per i lettori ricchi di belle avventure, bonelliane e nolittiane.
Abbiamo parlato di:
Mister No Le nuove avventure #1 – Mister No ritorna!
Michele Masiero, Roberto Diso, Massimo Cipriani
Sergio Bonelli Editore, luglio 2019
96 pagine, brossurato, b/n – 3,90 €
ISSN: 977261254400590001