I miracoli mutanti in salsa cyberpunk di Semerano e Palumbo

I miracoli mutanti in salsa cyberpunk di Semerano e Palumbo

Edizioni Inkiostro riporta sugli scaffali “Miracoli” di Massimo Semerano e Giuseppe Palumbo, storia fantascientifica apparsa per la prima volta a puntate sulla storica rivista cyberpunk “Cyborg” all’inizio degli anni ’90.

L’ultimo decennio del XX secolo ha segnato in Italia (e non solo) il canto del cigno delle riviste a fumetti, l’epilogo di un formato editoriale che in circa un ventennio tanto aveva contribuito a rinnovare la nona arte nazionale, portando alla ribalta tante voci autoriali che oggi definiamo a ragione maestri.

Tuttavia in quegli anni crepuscolari ci fu ancora spazio per una rivista che ha avuto da un lato il merito sopramenzionato e dall’altro quello di concretare per prima in un prodotto cartaceo da edicola un’istanza e una necessità diffuse e particolarmente sentite dall’immaginario collettivo degli appassionati di quell’epoca, quello di una fantascienza italiana a fumetti.

Il mensile Cyborg – lo shock del futuro1 , diretta da Daniele Brolli,  debuttò per l’editore Star Comics nel gennaio del 1991 facendo da apripista al fiorire tanto atteso di storie e personaggi fantascientifici che da allora hanno colonizzato sempre di più il fumetto italiano, a cominciare da Nathan Never, passando per Hammer e Lazarus Ledd, giusto per citare i nomi principali che in quegli anni debuttarono.

L’originaria incarnazione de “la prima rivista cyberpunk a fumetti” durò fino al numero di luglio/agosto 1991 e tra le storie (tutte inedite) presenti nel sommario dei sette numeri troviamo Miracoli di Massimo Semerano ai testi e Giuseppe Palumbo ai disegni.
I due autori erano stati compagni d’avventura già precedentemente su altre riviste come Tempi Supplementari, Frigidaire e Dolce Vita e Palumbo aveva già creato il suo personaggio più famoso, Ramarro, nel momento in cui decidono di creare assieme questo racconto ambientato in un Brasile futuristico.

Una delle idee principali della rivista è che le storie in essa contenute si svolgessero tutte in un universo comune di riferimento – al fine di una creazione di una sorta di continuity interna – cronologicamente ubicato nel 2172, e che le tematiche trattate fossero una trasposizione metaforica dei problemi della società allora contemporanea vista in un’ottica futuristica o futura.
Miracoli abbraccia entrambe le istanze e Semerano crea un racconto incentrato sugli effetti inaspettati e devastanti di una serie di mutazioni che avvengono all’interno di una sorta di comunità pseudo-religiosa di Rio de Janeiro. Questi cambiamenti miracolosi avvengono a causa di un misterioso siero iniettato negli individui per volontà del padre-padrone a capo della setta.

Ciò che colpisce nella (ri)lettura di una storia che ha ormai ventisette anni di vita, è l’estrema velocità di ritmo narrativo imposta dallo sceneggiatore che rende il racconto assolutamente contemporaneo nei modi e tempi di lettura, veloci e dinamici. Semerano annulla praticamente il ricorso alle didascalie (ancora in auge in molto fumetto dell’epoca) per giocare lo sviluppo della storia attraverso i dialoghi tra i personaggi, sposando l’idea di Brolli di creare fumetti vicini tanto all’estetica quanto alla narrazione tipiche dei comics supereroici statunitensi.

Se la costruzione psicologica dei personaggi non è approfondita – riservando al loro aspetto grafico il compito di caratterizzazione – e alcuni passaggi narrativi appaiono risolti velocemente e superficialmente, molta attenzione viene invece riservata al world-building, alla rappresentazione di uno scenario e di una società futuri che, seppur molto vicini al presente, hanno comunque attraversato eventi epocali e sconvolgenti.

Miracoli è un’altra possibilità di ammirare oggi l’arte del Palumbo giovane, quel suo stile ricco e barocco esploso su Ramarro. Se la griglia usata è la classica italiana a tre strisce, lo storytelling usato dall’autore di Matera guarda fortemente ai layout adrenalinici e dinamici tanto in voga nel fumetto statunitense dell’epoca.

L’ipertrofia dei corpi da culturista, dai muscoli scolpiti, evidenzia il periodo in cui il fumetto è stato disegnato, gli anni a cavallo tra gli ’80 e i ’90 che videro l’esplosione dei vari Todd McFarlane, Jim Lee e Rob Liefeld.
Ma nei disegni di Palumbo c’è molto di più di quell’influenza statunitense: nelle sue tavole si trovano la passione per il dettaglio assoluto, per i contrasti netti tra bianchi e neri, luci e ombre, l’amore per le espressioni facciali grottesche ed esagerate che non possono non richiamare alla mente figure come Andrea Pazienza e Magnus.
Ancora, c’è lo sguardo verso il cinematismo dei manga, l’uso di linee cinetiche, onomatopee e retinature che diventano architettura delle pagine.

La ricchezza delle tavole di Palumbo si esalta e si apprezza in questa nuova edizione di grande formato delle Edizioni Inkiostro, arricchita da una copertina inedita del disegnatore che permette anche di apprezzarne il segno odierno, più asciutto e sintetico ma sempre elegante e minuzioso.

Miracoli è dunque una storia a fumetti che si legge ancora piacevolmente, sintomo di un buon invecchiamento, e che può testimoniare ai lettori più giovani un momento storico e un’esperienza importante come fu quella di Cyborg.

Abbiamo parlato di:
Miracoli
Massimo Semerano, Giuseppe Palumbo
Edizioni Inkiostro, 2017
52 pagine, cartonato, bianco e nero – 20,00 €
ISBN: 9788899413705


  1. per saperne di più sulla storia editoriale della rivista segnaliamo l’approfondimento in due parti a firma di Alberto Choukhadarian e Michele Ginevra del Centro Fumetto ‘A. Pazienza’ comparso su Fumettologica.it: www.fumettologica.it/2014/01/la-fantascienza-di-cyborg-una-provocazione-per-la-contemporaneita/ 

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