Lorenzo Ghetti ha fatto parte, in passato, del collettivo Delebile, e il suo nome è iniziato a circolare nell'ambiente fumettistico grazie al webcomic To Be Continued, storia di normali ragazzi che hanno superpoteri (loro malgrado) in un mondo pieno di supereroi che sono vere e proprie rockstar: l'opera ha attirato l'attenzione del mondo del fumetto italiano (e non solo) per via dell'interessante modalità di fruizione da parte dei lettori, basato sulla tecnologia jQuery Scroll Path.
Claudia “Nuke” Razzoli forma la sua vena artistica presso la Scuola Internazionale di Comics di Firenze, diplomandosi nel 2007.
Per i quattro anni successivi lavora alla sua prima graphic novel, Red (pubblicato dal collettivo Katlang! per Lucca Comics & Games 2011), e nello stesso anno entra a far parte dell'associazione culturale Mammaiuto, con cui ha pubblicato la serie I diari della Nuke, stampato in volume unico grazie a un'operazione di crowdfunding, e Ross, arrivato attualmente alla puntata #12 sul portale Mammaiuto.it. Ha firmato i disegni di Petrarca per Kleiner Flug, su sceneggiatura di Filippo Rossi. Nel 2015 ha realizzato Effetto Casimir per Rizzoli Lizard.
I due autori hanno ora unito le forze per un nuovo progetto, Millennials (qui la nostra anteprima), ambientato nello stesso universo narrativo di To Be Continued ma stavolta veicolato in formato cartaceo (autoprodotto) invece che sul web.
L'operazione è già partita, tanto che si può prenotare fin d'ora la propria copia, che verrà spedita da fine settembre.
Abbiamo quindi deciso di fare alcune domande ai due autori per avere qualche informazione in più su questo interessante progetto.
Ciao Lorenzo e Claudia, e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande.
Di cosa parla il vostro nuovo fumetto, Millennials?
Lorenzo: La cornice della storia è un talent show, una specie di X Factor per superumani. La storia segue quattro concorrenti poco convenzionali (e per motivi diversi, poco collaborativi), presi sotto l'ala di una supereroina ormai passata di moda e poco incline allo show business. Ma l'idea è di parlare molto più di questo.
Claudia: Di supereroi, uova e pancetta, vampiri temporali, sorelle cattive, convivenza forzata, costumini scosciati, sì o no?
Lorenzo: Penso che il genere supereroistico e un'ambientazione da talent show potrebbero essere perfetti per raccontare una certa generazione (di cui Claudia ed io facciamo parte, e di cui si sente molto parlare ultimamente).
Com'è nata l'idea di questa nuova avventura, e come è strutturata?
L: Raccontando la prima stagione di To Be Continued mi sono ritrovato a lasciare indietro alcuni personaggi secondari (o addirittura comparse) che però mi dicevano molto, e che avevo voglia di raccontare. È iniziata quindi a frullarmi per la testa l'idea di creare uno spin off di TOBEco, parallelo alla serie web, con questi personaggi.
Dato che una serie web l'avevo già (ed era mia intenzione continuarla) ho cominciato a vaneggiare sull'idea di farne un progetto cartaceo. Mi piaceva l'idea di due storie collegate ma in due formati diversi. Inoltre sono molto legato alla struttura orizzontale a episodi (sono cresciuto con PK e come tutti sono un patito di serie TV), e ho quindi messo subito da parte l'idea di farne un volume unico a favore di una miniserie in albi autoprodotta. Il passo successivo è stato accennarne a Claudia a Lucca Comics 2015.
C: Infatti è nata come nascono praticamente tutte le idee di tutti i fumetti, libri e film: un po' totalmente a caso, un po' in seguito a discorsi cretini al bar con gli amici, e un po' per necessità di scrivere qualcosa di interessante e/o divertente.
La struttura di questo lavoro è semplice: Lorenzo ed io ci divertiamo a spararle grosse, solo che alcune cose funzionano davvero.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell'autoproduzione?
L: Domanda fondamentale ma difficile… Claudia?
C: Avere un prodotto professionale alle proprie condizioni con qualità di stampa pari a quelle dell'editoria, i corridoi dietro gli stand della self area, e il Grapperol.
Dopo la pubblicazione dei singoli albi avete già in programma di proporne una raccolta?
L: È un po' presto parlare di una raccolta quando ancora esiste ben poco. Vediamo come va. Sicuramente, anche venisse fatta, sarei molto più legato a quella in episodi, perché Millennials è stato pensato e scritto per questo formato.
C: Intanto vediamo di arrivare in fondo ai numeri che ci sono da fare, mi sembra già una grande impresa.
Perché la scelta per i disegni è caduta proprio sulla Nuke?
L: Claudia è molto più della disegnatrice del progetto: lo abbiamo scritto assieme. Io ho fatto soggetti e trattamenti, ma poi dialoghi e storyboard sono fatti a quattro mani. I suoi dialoghi sono troppo belli e divertenti per relegarla al ruolo di sola disegnatrice.
Ho deciso di realizzare il progetto con un altro autore sia perché difficilmente avrei avuto il tempo di portare avanti un intero nuovo progetto contemporaneamente a TOBEco, sia perché lavorare con qualcuno è gratificante e utile, ne viene sempre qualcosa di nuovo. Anche To Be Continued non è un lavoro individuale ma portato avanti con Carlo Trimarchi.
Ho proposto a Claudia di lavorare su Millennials perché ero troppo curioso di vedere come avrebbe gestito dei personaggi non solo con superpoteri, ma anche inseriti nello show business. Inoltre, una volta resomi conto che tutti i personaggi che volevo raccontare erano di sesso femminile, ho voluto al mio fianco qualcuno che mi aiutasse a raccontarli al meglio.
Infine, dettaglio non da poco, è sempre disponibile quasi ventiquattro ore al giorno per darmi consigli sentimentali.
A livello grafico, che differenze di approccio ci sono state tra To Be Continued e Millennials?
Claudia che risponde per Lorenzo perché lui è troppo buono: Millennials è stato un incubo: avere a che fare con l'eterna insoddisfazione di un disegnatore che non sei tu è un corridoio di schiaffi che ve lo raccomando. Futuri sceneggiatori, un consiglio: prendetevi una laurea in psicologia, vi servirà.
Si tratta di una serie con una conclusione già stabilita o c'è la possibilità di vedere un seguito in futuro?
C: Ma non vi basta mai! (bravi, lo prendiamo come un complimento.)
L: La prima stagione (chiamiamola così) ha un nucleo narrativo che si apre e si chiude. Niente vieta che possa andare avanti dopo, ma c'è tempo ed è ancora presto per pensarci.
Grazie, ragazzi, e in bocca al lupo!
Intervista realizzata via mail il 30 agosto 2016