Melagrana: il lato inesplorato del desiderio

Melagrana: il lato inesplorato del desiderio

21 fumettisti alle prese con storie erotiche: il crowdfunding di Attaccapanni Press. Intervista alle fondatrici Ariel Vittori e Laura Guglielmo.

Melagrana è il nuovo progetto a fumetti lanciato in crowdfunding su indiegogo da Attaccapanni Press, etichetta fondata da Ariel Vittori, Laura Guglielmo e Laura Vivacqua. Si tratta di un’antologia, realizzata sull’onda del riscontro ottenuto con la precedente opera (Grimorio), in cui hanno coinvolto 21 giovani fumettisti italiani nella realizzazione di storie sull’eros. Tra gli autori coinvolti nel progetto figurano Matteo De Longis, Gloria Pizzilli, Cecilia Petrucci, Flavia Biondi, Giopota, Giulio Macaione, Greta Xella, Ilaria Urbinati, Claudia ‘Nuke’ Razzoli, AlbHey Longo e Jessica Cioffi.

Abbiamo raggiunto le ideatrici Ariel Vittori e Laura Guglielmo per parlare della nascita del progetto e della loro concezione di erotismo.

Come è nato Melagrana?
Ariel Vittori: Melagrana è nato dalla voglia di infilarci in un altro progetto più grande di noi, quando eravamo ancora a Lucca ricevendo i primi responsi positivi a Grimorio. Io nello specifico avevo il pallino di portare la nuova concezione indie americana di erotismo al panorama italiano, con la sua visione fuori dagli stereotipi. Laura (Guglielmo; n.d.r.) mi ha subito assecondato al punto che tre giorni dopo Lucca, aveva l’impostazione grafica del progetto.

Qual è idea narrativa alla base del progetto? Cosa intendete raccontare con questo volume antologico?
A.V.: L’idea è di nuovo, a monte di tutto, di lasciare a tanti talenti tra emergenti e già riconosciuti la libertà di giocare con un tema, e raccontare qualcosa che magari non avrebbe posto altrove, come per Grimorio. Il fulcro di Melagrana, nello specifico, è mostrare l’infinita varietà della sessualità, nel tempo e – letteralmente! – nello spazio, e come esplorando la sessualità si finisca anche per esplorare necessariamente la comunicazione, la sensibilità umana, i rapporti tra le persone.

Cosa significa per voi confrontarvi con l’erotismo?
A.V.: Io non sono nuova al genere, di cui invece molti dei partecipanti erano digiuni: difficile rispondere per tutti, ma anche per quello che ho visto da editor posso dire che significa diventare quasi alchimisti, oltre che fumettisti. La chimica diventa importantissima e dosare immagini ed elementi per ottenere l’effetto desiderato diventa un’attività più delicata del solito.

Quali sono per voi le difficoltà maggiori nel realizzare fumetti sul sesso senza renderlo un elemento fine a se stesso?
A.V.: La difficoltà per molti è stata più nel centrare il sesso, che aggiungere altro e dargli un significato. Abbiamo selezionato molto tra le idee dei partecipanti per non ottenere solo storie con tensione e nulla di fatto: sì, ce ne sono alcune, dopotutto nulla è più erotico del brivido di desiderio, ma era importante anche rendere il sesso una presenza e non un’ingombrante, rumorosa assenza. In tantissime storie, anche quando è presente, non ha forse la forma a cui siamo abituati, e quindi già così assume un altro aspetto che è impossibile sia fine a  se stesso: diventa ricerca di sé o legame con l’altro, gioco di ruolo o superamento di paura.

A cosa è dovuta la scelta di un’opera corale, in cui più autori si confrontano su uno stesso argomento?
Laura Guglielmo: Sicuramente all’opportunità di raccogliere quanti più punti di vista, gusti, idee possibili. Vogliamo che la varietà sia il nostro punto di forza: un’offerta variegata e di alta qualità può stuzzicare l’interesse di un bacino di lettori tanto ampio e differenziato quanto è il gruppo dei nostri autori.

Avete seguìto un criterio per scegliere gli autori da coinvolgere?
L.G.: Non so se si possa parlare di un vero criterio, ma la nostra discriminante è stata la più banale di tutte: abbiamo scelto autori che stimiamo e che ci piacciono. Alcuni di loro sono rimasti con noi da Grimorio, altri sono delle new entry. Siamo molto molto contente di dire che finora, sia coi nuovi che coi vecchi, le sorprese sono state tutte positive!

Prima di Melagrana avete realizzato, sempre in crowdfunding, Grimorio, volume antologico sulla stregoneria. In cosa ritenete di poter fare tesoro della precedente esperienza?
L.G.: La prima cosa che mi viene in mente, e che in passato è stata una delle mie fonti di angoscia numero uno, è decisamente la gestione dei perks e la loro consegna e spedizione: l’atroce sospetto di essersi dimenticati di qualcosa è sempre dietro l’angolo, le liste, le spedizioni che ogni tanto tornano indietro senza motivo, i pacchi spiegazzati. Ma niente paura! Abbiamo messo a punto un nuovo sistema a prova di bomba per gestire il tutto. Tutto andrà a meraviglia. E si, sono già nel panico.

Illustrazione di Gloria Pizzilli.

Con Grimorio avete inaugurato l’etichetta Attaccapanni Press. Come l’avete creata e quali potenzialità/possibilità in più (se ce ne sono) ritenete di poter avere grazie all’esistenza di un’etichetta indipendente?
L.G.: L’etichetta è stata fondata da me, Ariel Vittori e Laura Vivacqua, con l’intento di promuovere più possibile gli autori emergenti nel fumetto e nell’illustrazione. I vantaggi sono essenzialmente burocratici e organizzativi, ma non per questo meno importanti, al contrario! Possiamo gestire i progetti con più tranquillità e avere anche un’identità ufficiale quando collaboriamo con altre associazioni, festival, fiere, e quant’altro.
Insomma, con Attaccapanni siamo diventati grandi!

Per Ariel Vittori: già  con Little Waiting (Slowcomix) avevi affrontato l’erotismo in maniera non convenzionale. Credi sia possibile andare oltre gli stereotipi del genere e entrare nell’intimità senza essere banali o volgari?
A.V.: Spero proprio di sì, perché se così non fosse vuol dire che ho fallito alla grande, ahah! Umorismo a parte, basta affrontare le scene e gli argomenti in maniera genuina, senza alcuna intenzione di scandalizzare ma solo di mostrare e raccontare candidamente qualcosa che la maggior parte di noi condivide a livello viscerale: il desiderio, e tutto ciò che lo può accompagnare.

Ringraziamo le autrici per la disponibilità.

Intervista realizzata via mail nel mese di marzo 2017.

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