3 – Il meglio del fumetto: superpoteri, mostri e automobili

3 – Il meglio del fumetto: superpoteri, mostri e automobili

Il meglio del fumetto di ieri, oggi e domani: tre fumetti, tre parole. Il Divino di Lavie/Hanuka, Frankenstein Underground e il primo tempo di Monolith.

Il meglio del fumetto di ieri, oggi e domani: tre fumetti, tre parole. Nuovo appuntamento con la rubrica curata da Valentino Sergi, pubblicata sulla rivista Leggere: tutti di aprile 2017.

DAL PRESENTE

Il Divino
Boaz Lavie, Asaf & Tomer Hanuka
Bao Publishing, agosto 2015
160 pagine, cartonato, colori – 19,00€

Una storia scritta e disegnata in Israele dalle profonde implicazioni allegoriche, in cui bambini soldato dai poteri sovrannaturali affrontano l’arroganza di un gruppo di mercenari in una terra di fondamentale interesse militare oscurata dai radar e minacciata da un ferocissimo drago. Un racconto crudo, serrato, che narra una quotidianità di violenza e soprusi, in cui la flebile fiamma della pietà rappresenta l’unica via per ritrovare la speranza e affrontare i mostri dentro e fuori di noi.

In 3 parole: energico, emblematico, coinvolgente

DAL PASSATO

Frankenstein Underground
Mike Mignola, Ben Senbeck
Magic Press, ottobre 2016
144 pagine, brossurato, colori – 14,00€

Mike Mignola è un maestro assoluto nel trasportare miti e personaggi del passato all’interno del proprio universo narrativo in maniera sempre coerente e appassionante, nel pieno rispetto dell’integrità immaginifica dell’opera originale, ma sviluppandone nel contempo aspetti inediti. Nel caso specifico, il mostro di Frankenstein, dopo uno scontro con Hellboy, fugge da un sinistro laboratorio in Messico per imbattersi in bizzarre creature che gli faranno scoprire i segreti più reconditi dell’Inferno.

In 3 parole: eclettico, figurativo, vigoroso

DAL FUTURO

Monolith – primo tempo
Lorenzo Ceccotti, Roberto Recchioni, Mauro Uzzeo
Sergio Bonelli Editore, gennaio 2017
96 pagine, cartonato, colori – 16,00€

Un’opera in due volumi prossima a diventare una pellicola diretta da Ivan Silvestrini, che rappresenta il più importante progetto intermediale di casa Bonelli. Le tavole, dipinte digitalmente come uno story-board espressionista, offrono al lettore un’esperienza di pre-visualizzazione unica nel suo genere. La storia narra di Sandra e del figlio David, in fuga dalla quotidianità (e dal marito) a bordo di un veicolo all’avanguardia, il più resistente e sicuro sul mercato. Almeno fin quando è possibile controllarlo…

In 3 parole: sinistro, filmico, incalzante

La recensione de Lo Spazio Bianco

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