Matteo Guarnaccia Experience: Hendrix rivive nei comix

Matteo Guarnaccia Experience: Hendrix rivive nei comix

La biografia a fumetti di Jimi Hendrix di Matteo Guarnaccia, riedita da ComicOut, ci fa precipitare nei lisergici anni ’70

jimi-hendrix-matteo-guarnaccia (1)Di recente, ComicOut ha pubblicato una nuova versione del fumetto su Jimi Hendrix realizzato da Matteo Guarnaccia come autore completo, pubblicato nel 1980 sulla neonata edizione italiana di Rolling Stone.  Guarnaccia, nome storico della controcultura di cui oggi è anche autorevole saggista, perfeziona il suo caratteristico segno sulle fanzine degli anni ’70, muovendosi tra fumetto, scrittura, pittura. La riedizione è aperta da due prefazioni prestigiose quali quelle di Eugenio Finardi e Omar Pedrini, che evocano il loro incontro musicale con l’epico chitarrista, per poi cedere spazio alle lisergiche tavole di Guarnaccia.

L’autore, come di consueto nel genere biografico, parte à rebours, dalla morte precoce e drammatica di Hendrix e dalle reazioni che questa suscita nel mondo perbenista piccolo-borghese e in quello degli hippie sparsi in tutto il mondo, per poi ripartire dall’inizio della sua biografia con un rapido flashback e tornare circolarmente al punto di partenza tramite, in questo caso, un’indagine sulla vita del personaggio.

Il montaggio della tavola si sviluppa qui su due strisce, dando così spazio a vignette più grandi nonostante il formato dell’albo, 18×25. La cosa permette di dare maggior risalto al gusto particolareggiato per i dettagli, con cui Guarnaccia trova il modo di arricchire ogni vignetta con diversi elementi in grado di evocare l’atmosfera dei ’70. occasionalmente l’autore ricorre anche a efficaci splash page a sottolineare i momenti più significativi della storia. Numerose anche le citazioni propriamente fumettistiche: appare ad esempio Zap Comix, rivista culto della controcultura, nelle mani di un agente sorpreso. Ma in generale è un profluvio di rimandi a riviste, giornali, dipinti, manifesti pubblicitari tratteggiati nel segno di Guarnaccia, blandamente umoristico nella linea sottile e precisa dell’autore.

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Non manca un certo retrogusto naïf nel disegno, che fa parte però in modo inestricabile dell’immaginario di quegli anni ed è efficace non solo nel delineare il contesto e dare il tipico colore ambientale dei ’70, ma anche nello studio di espressione dei vari personaggi, resi a tratti con efficace caricaturalità (si veda solo il manierato detective che funge da spunto per la ricostruzione degli eventi). Anche il lettering – fatto direttamente dall’autore – si conforma alla genuinità underground che traspare da tutto il fumetto.  Un elemento di forza è indubbiamente il colore, che pur senza rinunciare del tutto a un rimando al dato naturale, produce l’effetto di una variopinta psichedelia pop.

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Se da un lato è evidente la forte identificazione dell’autore con lo spirito di quei formidabili anni, vissuti da lui in parte in prima persona, ciò non compromette però l’accuratezza della narrazione, che procede in modo preciso con lo snodarsi della breve, tormentata vita del maestro del Rock (anch’egli, come molti musicisti di quella stagione, appartenente al “club 27”, che include numerosi artisti scomparsi a quell’età esatta). La postfazione, a firma dello stesso Guarnaccia, fornisce alcuni elementi utili alla contestualizzazione dell’opera, nel decennale hendrixiano della morte e all’avvio complicato dell’avventura italiana di Rolling Stone.

Insomma, un fumetto indubbiamente interessante per i devoti della psichedelica cultura di quegli anni, tra la grande epopea del rock e quella più underground del fumetto alternativo, da assaporare nelle sue tavole minuziose magari con l’inevitabile accompagnamento musicale di qualche vinile di Hendrix sullo sfondo.

Abbiamo parlato di:
Jimi Hendrix
Matteo Guarnaccia
ComicOut, 2020
64 pagine, brossurato, a colori – 15,90€
ISBN: 9788897926887

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