Mentre l’evento D23 si avvicina, The Hollywood Reporter, in un interessante reportage, descrive le crescenti difficoltà dei Marvel Studios nel mantenere la segretezza sui progetti in lavorazione.
Dopo essere passati praticamente indenni da fuoriuscite di notizie per quanto riguarda Avengers: Endgame, nell’ultimo anno la major ha dovuto affrontare tutta una serie di leak e informazioni sensibili, che secondo fonti citate dal sito sarebbero aumentate durante la pandemia di Covid-19, dovuti in particolare al fatto che registi e tecnici hanno dovuto lavorare da casa per rispettare il distanziamento sociale, con la conseguenza non intenzionale di dare a diverse persone la possibilità di osservare dettagli riservati su molti progetti.
Parlando a THR in condizione di anonimato, una figura definita di spicco della comunità dei fan a cui vengono regolarmente inviati spezzoni dai film in uscita del Marvel Cinematic Universe (senza condividerli però online) ha incolpato gli standard più permissivi per il lavoro da casa per le numerose violazioni dell’ultimo anno, a partire da Spider-Man: No Way Home.
I leak riguarderebbero anche la rivelazione che Ben Kingsley sarebbe ritornato in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.
Il reportage continua descrivendo i tentativi da parte dei Marvel Studios di nascondere informazioni, soprattutto all’avvicinarsi di vari eventi, evidenziando che vi è una particolare Black Widow Room nella sede di Burbank, senza connessione internet o finestre, dove non è consentito l’ingresso alle squadre di pulizia esterne.
Difficoltà però sarebbero sorte con le società specializzate negli effetti visivi, con una distribuzione maggiore che ha visto di conseguenza un rafforzamento della sicurezza. Una fonte descrive come “estremo” l’approccio in questo senso, con corsi di formazione appositi e cosa si deve fare quando si devono segnalare cose sospette, evidenziando che tutti gli artisti sono tenuti a firmare accordi in cui si afferma che non ci saranno persone di famiglia o amici che guarderanno il loro lavoro sui monitor dei computer, o che questi lavoreranno in zone della casa non visibili dall’esterno.
Alcuni dei leak dell’ultimo anno, infatti, pare provenissero proprio da familiari di tecnici degli effetti speciali, che avevano fotografato alcune sequenze e condivise online con amici e conoscenti, per poi ritrovarseli diffusi a loro insaputa.
Negli ultimi mesi, conclude l’articolo, alcuni degli impiegati delle aziende di effetti visivi sono tornati a lavorare stabilmente in ufficio, inclusi quelli che realizzano Black Panther: Wakanda Forever, di cui sono state diffuse pochissime notizie.