Marina Comandini è nata a Roma il 23 maggio 1963.
Non è mai stato appurato se il primo pennello tenuto dalla sua mano destra fosse già lì anche prima della sua nascita, o se ci sia attaccato subito dopo, fatto è che così combinata ha slalomato nella vita fino a oggi, realizzando nel frattempo fumetti, illustrazioni, racconti, murales, quadri e quant’altro potesse esprimere la sua personale creatività.
Ha passato già metà della sua vita facendo base nella campagna toscana, a contatto diretto con la natura e gli animali, che ha disegnato per anni per conto di varie importanti associazioni ambientaliste.
Da qualche anno approfitta di qualsiasi momento per mettere la testa sott’acqua e incontrare il mondo sottomarino, che è un po’ come andare su Marte.
Andrea Pazienza con la sua modernità è sempre presente nel mondo del fumetto e la sua arte viene omaggiata continuamente. Di recente Manara ha utilizzato il suo volto per disegnare Caravaggio, tu hai donato la sua moto al Museo del Fumetto di Cosenza mentre al Comicon finalmente sarà annunciato il sito ufficiale dedicato ad Andrea. Puoi anticiparci qualcosa?
Finalmente siamo riusciti a riunire le forze per creare il sito web ufficiale di Andrea, uno spazio che vuole convogliare in maniera organica tutto quello che riguarda questo grande artista, dalle sue innumerevoli opere alla sua vita oltre a tutto ciò che dalla sua presenza è nato e continua a nascere. Presenteremo il sito venerdì 22 aprile proprio all’interno del Comicon e ci sembra una bella scelta, dovuta all’importanza che questa rassegna ricopre per il mondo del fumetto, al fatto che proprio grazie al Comicon si sono organizzate le ultime due belle mostre dedicate ad Andrea a Napoli e anche perché Andrea ha sempre avuto un legame particolare con questa città.
Visto il tema di questo Napoli Comicon, che opinione hai della sempre crescente ibridazione del fumetto con altre forme di espressione artistica e comunicativa (cinema, TV, letteratura, teatro…)?
L’ibridazione fa davvero parte dei tempi odierni. In modo apparentemente paradossale, in un mondo che richiede sempre più la specializzazione monotematica, assistiamo a una spinta della creatività verso spazi senza confini né limitazioni. Detto questo, bisogna vedere il livello raggiunto dalle singole produzioni, che non sempre sono all’altezza delle aspettative, ma che certo contribuiscono ad elevare quelle eccellenti.
Vedi Napoli e poi…?
E poi faccio gli scongiuri! E, fra uno scongiuro e l’altro, una passeggiata a mare, una pasta cresciuta e qualche effervescente scambio di battute con chiunque si incontri, Napoli è un luogo sempre sorprendente, legato a realtà europee prima ancora che italiane e spero che sia sempre così.