Comunicato stampa
Una favola apocalittica. Superstiti di una terribile e misteriosa “peste”, Marco ed Eva si rifugiano in una casa in riva al mare. Lui raccoglie e cataloga i residui della civiltà distrutta; lei si occupa della sopravvivenza. Lui vorrebbe dei figli, lei si rifiuta.
Questa nuova graphic novel di Gianfranco Vanni Collirio è ispirata a Il seme dell’uomo, film di Marco Ferreri girato nel 1969, un sentito omaggio al regista più irriverente, grottesco e provocatorio del cinema italiano del secolo scorso.
“Il film ha tratti surreali e iperbolici che oggi, però, quasi mezzo secolo dopo l’uscita nelle sale, sembra attagliarsi in maniera inquietante alla nostra attuale realtà, di donne e uomini appesi a un filo sottile. Quel che allora poteva esser catalogato come paradosso fantascientifico, diviene invece oggi calco vivo del nostro incerto presente, impronta di un mondo senza più certezze, prigioniero di quel che – nella sbornia della presunta trionfale marcia dell’umanità verso ‘destini magnifici e progressivi’ – si rivela al contrario essere un tragico e reale pozzo inquinato, nel quale una fragile e malata umanità rischia di perire a causa dello stesso veleno da noi prodotto.” [estratto dalla postfazione di Sergio Gessi – Presidente Ferrara film Commission]
La Trilogia della peste raccoglie tre graphic novel realizzati da Gianfranco Vanni Collirio durante il lockdown, il lungo periodo di confinamento dovuto al Covid, tra il 2020 al 2021.
Tre fumetti che rielaborano in chiave grafica tre film di grandi registi, girati negli anni Sessanta e Settanta e uniti da un filo comune: la peste, dal latino pestis “epidemia, rovina, distruzione”.
La peste è presente in Edipo Re di Pier Paolo Pasolini, “punizione divina” voluta dal dio Apollo e scagliata sulla città di Tebe per vendicare la morte di re Laio. In Nosferatu, di Herzog-Murnau, la peste diventa l’incarnazione del “male assoluto”, mietendo morti al passaggio del conte Orlock signore di Transilvania; infine la peste “tecnologica” nel film Il seme dell’uomo di Marco Ferreri, dove un morbo misterioso mette a rischio l’umanità stessa, un virus realizzato forse in laboratorio e sfuggito al controllo degli scienziati.
Punti di vista diversi che indagano lo stesso soggetto: il male.
L’autore
Gianfranco Vanni (Collirio) inizia a occuparsi di fumetto e illustrazione alla fine degli anni Settanta. Nella vivace e creativa Bologna di quel periodo, insieme a Igort e Baldazzini realizza la rivista underground “ciclostilata” Il Pinguino. Nella seconda metà degli anni Ottanta inizia la lunga collaborazione con l’editore Primo Carnera di Roma; prima sulle pagine di Tempi Supplementari, poi di Frigidaire, mensile diretto da Vincenzo Sparagna, considerato da molti il più innovativo e importante del decennio.
Per Frigidaire, tra il1986 e il 1992, realizza, in modo continuativo, oltre trenta storie a fumetti; l’autore, legato al movimento del ‘77 e con lo sguardo rivolto filosoficamente a Freak Antoni e agli Skiantos, diventa ben presto l’alfiere di un comics demenziale e irriverente.
Per Trentini Editore ha pubblicato La Storia di Ferrara a fumetti (2001), La strada dei mille errori (2003) libro illustrato dedicato all’omicidio di don Minzoni; per Gonzo Editore, Alias Collirio (2020) raccolta completa dei fumetti pubblicati su Frigidaire; per Edizioni la Carmelina di Ferrara sono uscite le graphic novel Edipo Re. Di pasoliniana memoria (2022), Pink Moon, biografia del musicista inglese Nick Drake (2022), Nosferatu. Sinfonia di terrore (2022), Dirty war. Lettere dal Vietnam (2023) e Marco e il seme dell’uomo (2023).
Marco e il seme dell’uomo
Gianfranco Vanni Collirio
Edizioni La Carmelina, 2023
84 pagine, brossurato, colori – 15,00 €
ISBN: 9791280645173