Mani nude è un romanzo del 2008
scritto da Paola Barbato, edito da Rizzoli, insignito del Premio Scerbanenco. Sergio Bonelli Editore ne pubblica l’adattamento a fumetti, opera della stessa Barbato, con il supporto di Paolo Armitano e Davide Furnò ai disegni.
La divisione del volume in tre parti porta a dedurre che l’opera fosse stata progettata inizialmente per la collana delle miniserie Bonelli, ma questo non compromette la sensazione di trovarsi di fronte a una storia unitaria e ben delineata.
Davide è un ragazzo comune che si ritrova suo malgrado coinvolto in un circuito di lotta clandestina gestito dalla malavita. Rapito per fare da vittima sacrificale, scopre dentro di sé un’indole al combattimento e un forte istinto di sopravvivenza.
Ribattezzato Batiza diviene presto uno dei lottatori più forti e in vista dei tornei illegali, grazie ai consigli e al supporto del burbero Minuto, uno dei suoi carcerieri, con cui instaura un rapporto filiale nella disperata ricerca di un poco di calore umano in un ambiente dove conta solo la forza e non c’è spazio per i sentimenti.
La storia non stacca mai dal ragazzo, focalizzandosi sul suo percorso di crescita e di corruzione, sulla ricerca di riscatto e sul tentativo di rifarsi una vita; il racconto non presenta parentesi di narrato riguardanti altro al di fuori di ciò che avviene a Batiza: il lettore segue la storia dal punto di vista del protagonista attraverso le didascalie dei suoi pensieri, condividendone paura, rabbia e dubbi..
Questa scelta registica è funzionale a far condividere al lettore il senso di spaesamento del protagonista: incapace di cogliere il quadro completo della situazione di fronte a qualcosa più grande di lui, si ritrova spesso trascinato dagli eventi, a volte capace di conquistare momentanee vittorie ma senza mai avere veramente la possibilità di determinare gli eventi.
Questo meccanismo risulta efficace nel restituire una situazione di continua tensione, nell’attesa di una svolta che dia un senso agli accadimenti, e massimizza l’effetto dei colpi di scena disseminati durante il procedere della storia, grazie anche a una narrazione serrata e incalzante.
Per essere l’adattamento di un romanzo, Mani nude riesce ad affrancarsi dalle sue origini, anche se in diversi momenti la verbosità dei dialoghi tradisce la necessità di spiegare al lettore ciò che in un romanzo può trovare spazio nelle parole del narratore e che nel fumetto richiederebbe troppe divagazioni o lungaggini.
Per questo non sempre le parti parlate risultano pienamente naturali e spontanee, specie in un ambiente dove sembra più facile trovarsi di fronte a un silenzio ostile piuttosto che a lunghe chiacchierate. Nonostante ciò, il ritmo del racconto non viene influenzato negativamente e mantiene una buona scorrevolezza nella gestione degli eventi.
Altro elemento fondamentale per garantire al fumetto una propria identità distaccata dal romanzo è dato dal contributo di Paolo Armitaro e Davide Furnò. Lo stile dei due artisti risulta adatto ad assecondare l’atmosfera della storia, ad accompagnare i momenti di riflessione e quelli più diretti, crudi e violenti.
I loro disegni sono spigolosi e realistici, le vignette risultano affollate di tratteggi e di grigi che segnano ombre non solo materiali, ma che sembrano emergere dall’animo corrotto dei personaggi. Si nota l’attenzione per le inquadrature più adatte a esprimere la drammaticità degli eventi, accrescere il senso di impotenza del protagonista e sottolineare la malinconia di una vittoria che rappresenta, in realtà, una ben misera soddisfazione.
Sebbene i combattimenti siano un elemento importante del racconto non ne rappresentano un elemento di primo piano nello sviluppo della storia, occupandone solo una parte minoritaria; Armitaro e Furnò riescono comunque a renderli in maniera adeguata, a far risaltare i colpi, la fatica, la violenza di due uomini in lotta.
Mani nude è un fumetto senza filtri e senza soluzioni accomodanti per il lettore. Una storia drammatica e disperata ambientata in un mondo che scorre parallelo al nostro, invisibile eppure pericolosamente realistico; una storia di fiction ma con collegamenti al reale che la rendono ancor più inquietante e degna di nota.
Abbiamo parlato di:
Mani nude
Paola Barbato, Paolo Armitano, Davide Furnò
Sergio Bonelli Editore, 2017
304 pagine, brossurato, bianco e nero – 22,00€
ISBN: 9788869612251