Con Tenebre inizia il conto alla rovescia verso il finale della prima stagione di Lukas. Michele Medda usa la storia per disporre le pedine sul campo di quello che sarà probabilmente lo scontro definitivo e lo fa impostando un sentiero narrativo leggermente diverso da quello tipico che ci ha accompagnato nei dieci numeri precedenti.
L’autore lascia per una volta in disparte il protagonista, per concentrarsi su comprimari e antagonisti, vecchi e qui appena introdotti, e soprattutto non chiama in causa nessuna creatura del folklore delle tante specie che sembrano abitare il mondo di Lukas.
Medda non si esime invece da quella che è divenuta una sua costante narrativa in questo anno di storie, cioè una sorta di visione pessimistica di giovani e adolescenti, privi di valori etici e capaci di pensieri e azioni amorali. Non è chiaro però se l’intenzione dell’autore sia una critica diretta alla gioventù contemporanea oppure all’incapacità genitoriale di dare a essa una guida e valori esistenziali profondi. Qui, come in precedenza, non viene espresso un giudizio netto con il rischio che il punto di vista di Medda possa involontariamente apparire sterile e superficiale.
Ai disegni troviamo Frederic Volante che alterna riusciti ed efficaci primi e primissimi piani dei vari personaggi a vignette inquadrate da un punto di vista più ampio e lontano che risultano però essere troppe sbrigative sia dal punto di vista della recitazione che nella resa delle ambientazioni.
Abbiamo parlato di:
Lukas #11 – Tenebre
Michele Medda, Frederic Volante
Sergio Bonelli Editore, Gennaio 2015
96 pag. brossurato, bianco e nero, € 3,30
ISBN: 977228412600450011