In un momento in cui i grandi personaggi del fumetto internazionale approdano con successo sul grande schermo, intraprendere il percorso inverso non fa che confermare il legame intrinseco tra i due mezzi d’espressione, entrambi fondati sull’uso comunicativo e narrativo di immagini in sequenza. L’iniziativa di Massimo Perissinotto, curatore del volume assieme a Claudio Calia e Niccolo’ Storai, nasce dall’intento di ricordare il regista Lucio Fulci a dieci anni dalla sua scomparsa. Un omaggio dovuto ad uno dei massimi rappresentanti italiani del cinema horror, cui partecipano oltre sessanta autori per i quali Fulci ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un punto di riferimento importante, una passione, una fonte d’ispirazione.
Fumetti, illustrazioni e testimonianze scritte costituiscono il sommario di un volume che rappresenta anche un’interessante esperimento di format editoriale, appetibile per gli appassionati di fumetto e al tempo stesso per chi ama il cinema di Fulci e l’horror in generale. La prima parte del libro, dedicata alle memorie, porta le prestigiose firme di Antonio Tentori, sceneggiatore e critico cinematografico che con Fulci ha lavorato in diverse occasioni, Alda Teodorani, la celebre dark lady della letteratura italiana contemporanea, Stephen R. Bissette, autore ed editore americano, e del fumettista Onofrio Catacchio, una manciata di pagine dense di ricordi di chi di Fulci è stato amico, collaboratore o semplicemente ammiratore. La sezione dedicata ai fumetti è ovviamente la più corposa, ricca di storie brevi o brevissime nelle quali importanti firme del nuovo fumetto italiano si alternano ad esordienti e nuove promesse che, chiamate al banco di prova, non si lasciano sfuggire l’occasione per concentrare il meglio di sé nelle pagine a propria disposizione. Pur negli inevitabili alti e bassi che una tale quantità e varietà di nomi può comportare, tenendo conto anche della giovanissima età di alcuni di loro, l’impressione generale è quella di un omaggio davvero sincero. Il cinema di Fulci regala innumerevoli spunti e suggestioni che gli autori sposano al loro modo di fare fumetto, e citando più o meno esplicitamente temi, situazioni e personaggi dei suoi film (gli zombi sono i più gettonati) ricostruiscono brevi racconti in cui l’orrore e l’ironia tipicamente fulciani rivivono in un’inedita forma disegnata.
Molte le piacevoli sorprese che il volume regala, a cominciare dal duo composto da Federico Sfascia e Maurizio Rosenzweig che pongono l’ormai celebre Davide Golia di fronte agli orrori del Dr. Freudstein (personaggio del film Quella villa accanto al cimitero), o il versatile Niccolo’ Storai che, nella duplice veste di sceneggiatore e disegnatore, si sbizzarrisce in storie a solo da autore completo (Muscle Zombo) in cui dà sfogo al suo stile grottesco, o come sceneggiatore più incline all’horror vero e proprio (Storia d’amore) per i disegni della sorprendente Laura Spianelli, una delle matite emergenti più interessanti del fumetto italiano, da tenere d’occhio. Molto riuscite poi I due che fuggirono da quello dell’Apocalisse, di Simone Bazzanella e Antonio Campo, con protagonisti Franco e Ciccio in versione zombi, Pezzi da 90 di Liri Trevisanello e Manuel De Carli che giocano col tema del contagio da virus, e la curiosa Il paradiso dei morti viventi scritta e disegnata con stile personalissimo da Mirco Betelli. Tra gli altri menzione d’onore per Stefano Pavan (Fulciana), Andrea Capone (Quaesitor), Massimo Perissinotto e Andrea Longhi (Conquistadores!), Claudio Calia (23 giorni dopo…). Il valore aggiunto del libro è il suo essere una sorta di catalogo del nuovo fumetto italiano, una rassegna di talenti con stili eterogenei e visioni differenti del fumetto come mezzo espressivo e d’intrattenimento, il corposo biglietto da visita di una generazione di autori prossima ventura. Il volume si chiude con una galleria d’illustrazioni e pin-up che reca importanti firme di livello internazionale, da Miguel Angel Martin a Jim Mahfood, da Massimo Giacon a Paolo Ongaro.
Riferimenti
Sito ufficiale Underground Press: www.underground-press.net