PK a Lucca Comics 2015: Il raggio nero

PK a Lucca Comics 2015: Il raggio nero

A Lucca Comics 2015, Artibani, Pastrovicchio e Monteduro hanno presentato “Il raggio nero”, terza storia del ritorno di PK.

Sabato 31 ottobre, nell’ambito dell’edizione 2015 di Lucca Comics and Games, Disney/Panini Comics ha organizzato un evento esclusivo dedicato alla nuova storia di PK, Il raggio nero, che segna la terza “tappa” del ritorno del personaggio e delle suggestioni che tanto successo ebbero a fine anni ’90 e che, con la storia Potere & Potenza dello scorso anno, hanno dimostrato di funzionare ancora molto bene presso lettori e appassionati.
A presentare questa nuova fatica, oltre alla direttrice di Topolino Valentina De Poli, c’erano gli autori Francesco Artibani, Lorenzo Pastrovicchio e Max Monteduro, sceneggiatore, disegnatore e colorista di Potere & Potenza e Il raggio nero. Artibani, in particolare, bloccato da un malanno per i primi due giorni di fiera, ha voluto comunque essere presente all’evento in virtù della passione che ha riversato in questo suo lavoro.
A condurre la presentazione c’era Davide Catenacci, caporedattore della redazione comics di Topolino, che ha rivolto alcune domande agli autori dopo una breve introduzione della De Poli, la quale ha sottolineato come ormai il ritorno di PK sia una realtà consolidata grazie all’apprezzamento e al successo che le prime due storie hanno ottenuto negli scorsi mesi.
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La prima domanda di Catenacci permette ai tre autori di spiegare la complessità del riprendere le fila di PK dopo più di dieci anni di inattività. Francesco Artibani ha raccontato di non aver trovato grandi difficoltà, non avendo mai realmente smesso di pensare a quell’universo narrativo, tanto da venirgli spontaneo riflettere su come le situazioni conosciute potessero evolversi nel corso del tempo. La difficoltà relativa stava nello scrivere una storia che soddisfacesse determinate attese degli appassionati senza disorientare i neofiti.
Lorenzo Pastrovicchio concorda con lo sceneggiatore, sottolineando la sfida del re-introdurre il mondo di PK in sole 160 tavole, ma dicendosi soddisfatto del risultato ottenuto con Potere & Potenza.
Max Monteduro, che come Pastrovicchio ricorda di essere stato una presenza costante nel lavoro di PK fin dagli esordi, non ha mai perso la mano per quanto riguardo le atmosfere cromatiche pikappiche, continuando a usare quel mood per le copertine del mensile di Paperinik: ora quindi, all’interno delle storie, ha potuto incentivare certe lavorazioni in modo più compiuto.
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Si passa poi a parlare nello specifico di Il raggio nero. Artibani puntualizza che il progetto che ha in mente dovrebbe portare a una sorta di “maturazione” coerente della serie, un processo che prosegue di storia in storia e che dovrebbe aprire a un capitolo più “cosmico” nella vita di Pikappa, riuscendo quindi a bilanciare gli elementi, i personaggi e i setting già noti con alcune novità narrative.
Pastrovicchio e Monteduro parlano invece di come si lavori su un formato pocket come quello di Topolino con una regia più dinamica tipica dello spillato di PK. Il disegnatore ha dichiarato di rispettare molto il formato del settimanale Disney, di conseguenza punta soprattutto alla leggibilità delle vignette senza comunque rinunciare anche a scansioni più inconsuete nella costruzione delle tavole, quando la narrazione lo giustifica. Max Monteduro conferma che, pur avendo a che fare con delle pagine dal taglio molto supereroistico e dinamico, le scelte operate da Pastrovicchio hanno fatto sì che potesse occuparsi del colore in maniera adeguata, senza fagocitare né il tratto né la comprensione di quanto mostrato.
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Si parla inoltre di personaggi vecchi e nuovi, e pur senza sbottonarsi troppo si rivela che vecchi amici sono pronti a tornare mentre si profila all’orizzonte un nuovo nemico per il protagonista, Moldrock, il villain di quest’ultima avventura.
In merito a questo cattivo, del quale si rivela ben poco delle sue caratteristiche per non rovinare la sorpresa ai lettori, ci si limita a dire che il lavoro dietro questa creazione, tanto di caratterizzazione quanto grafico, è stato molto articolato, in un continuo studio atto a trovare la giusta rappresentazione per farne l’antagonista che i due autori volevano. Max Monteduro specifica poi che per Moldrock il colore assume un’importanza strategica nella sua apparenza, per alcuni elementi peculiari del personaggio che vengono fatti risaltare proprio dal suo lavoro .
Francesco Artibani riflette infine sull’utilità dei colpi di scena “drammatici”, e sull’irresistibile tentazione che possono avere verso lo sceneggiatore: la sua conclusione è che queste soluzioni, se utilizzate di tanto in tanto, hanno il giusto ruolo di svolte narrative sensate e utili al procedere della storia, ma occorre non esagerare e non farsi prendere la mano, onde evitare di ricorrere a queste scelte spiazzanti come rifugio sicuro per far procedere il racconto.
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Nel complesso l’incontro si è rivelato piuttosto interessante. Pur senza “spoilerare” elementi specifici di quanto accade ne Il raggio nero, Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio hanno trasmesso agli astanti tutta la passione e l’impegno, veramente tangibili, che hanno riversato negli scorsi mesi per realizzare questa storia. I loro pensieri, le loro riflessioni, gli elementi su cui si sono confrontati denotano un lavoro chiaramente sentito e condotto con perizia. Anche Max Monteduro è sembrato molto coinvolto nella situazione, forse ancora di più di quanto osservato nelle occasioni pubbliche dedicate alle due precedenti avventure, con uno spirito particolarmente calato nelle dinamiche produttive della storia e ben determinato a sottolineare il suo apporto al prodotto finito.
Gli accenni alle prossime storie di PK e le possibilità che ha fatto intravedere Artibani per il futuro della serie sono molto positive, denotando la volontà di andare oltre alla celebrazione di quello che è stato PK, rilanciandolo con componenti di novità che giustifichino appieno questa rinascita.
A rendere la presentazione piacevole sono stati anche gli atteggiamenti dei relatori: l’entusiasta e allegro Lorenzo Pastrovicchio, l’appassionato e orgoglioso Max Monteduro e un Francesco Artibani particolarmente ironico e diretto nelle proprie idee hanno comunicato al pubblico un senso di impegno e onestà che assumono un grande valore per i fan del papero mascherato e di chi ne realizza le gesta.

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