Loustal – La notte dell’alligatore

Loustal – La notte dell’alligatore

Un artista dal grande fascino che usa le immagini in maniera sorprendente in sei brevi racconti dai toni nostalgici ed evocatici. In questa raccolta ci sono tutti gli “ingredienti” che servono a fare un capolavoro.
Coconino Press, 2002 (Francia, La nuit de l’alligateur, 1981-1986)

Non abbiamo mai più affrontato l’argomento. Non era il caso di farla tanto lunga. I figli vanno e vengono. E poi io sono un tipo focoso, non so se rendo.
(Dal racconto Bulimica)

Jaques de Loustal

Rileggendo qualche giorno fa i sei racconti racchiusi in questo bel volume, mi sono reso conto di quanto un autore come Loustal fosse in anticipo sui tempi. E non solo come disegnatore, visto che il suo tratto influenzerà non poco tutti quegli artisti dal tratto meno definito e più espressivo (Gipi, Igort tanto per fare due esempi), ma anche a livello narrativo: queste sei storie sono un ottimo esempio di racconto per immagini; immagini che seguono uno schema fisso, quasi prive di baloon e sempre accompagnate dalla classica “voice off” tipica di tanti film.

Ma quello che colpisce nel tratto di Loustal è come questo riesca a mutare in base alla storia narrata: essenziale in storie come New Mexico e La notte dell’alligatore; sporco in La donna bianca; ricco ed espressivo in Bulimica e Marcel. Tutti questi racconti, poi, sono legati da un uso del colore a tratti davvero sorprendente: acquarelli tenui e delicati si intrecciano con pastelli a matita, ma anche la bicromia e la mezzatinta ci colpiscono e finiscono col diventare, nel tempo, eccellenti modelli ed esempi per il fumetto a venire.

Il colore tenue ed elegante di Loustal.

Come ho detto, nell’arte di Loustal non troviamo una mera espressione artistica: Loustal è, piuttosto, un vero poeta dell’immagine. Sebbene l’artista francese si sia valso della collaborazione di un paio di ottimi sceneggiatori è propriamente il suo modo di far parlare le immagini, il modo di renderle evocative, di dar loro quel tono cupo e nostalgico, che fa di lui uno degli autori francesi più originali. Ed è questo il motivo per cui, per questo articolo, ho scelto questa raccolta, preferendola al bellissimo noir Il sangue della mala.

In questi sei racconti non ci sono protagonisti. Tutto è anonimo, nascosto o disperso negli immensi paesaggi che fanno da scenografia a La notte dell’alligatore (probabilmente la storia più complessa); oppure viene messo a nudo con brutale e ignorante onestà (come nell’incredibile storia d’apertura, Bulimica). Loustal è un cantastorie; confida più nelle sue immagini che nelle parole contenute nei baloon. I suoi racconti sono una sorta di fiabe in cui la bellezza dei colori, tuttavia, non garantisce niente di buono; assistiamo a tramonti mozzafiato, a paesaggi dominati da un cielo limpido e pulito, a un mare di un blu assoluto e rassicurante, ma tutto questo è solo un palliativo, un modo più delicato per far digerire delle storie nere, con personaggi consumati dalla vita.

Loustal: essenzialità, profondità e colore.

Una donna che non riesce a smettere di mangiare, una cameriera dolce e sfortunata, un pugile nero orgoglioso e testardo, un medico dal passato brutale e irreparabile, un blues che s’innalza come un lamento e l’alienazione di un uomo in una città vittima della guerra coloniale sono storie che non finiscono mai di stupire e che andrebbero riscoperte al più presto dalle nuove generazioni, per scoprire che gran parte dei fumetti realizzati oggi erano già stati pensati e realizzati da artisti come Muñoz, Battaglia e Jaques De Loustal. Come ha giustamente scritto

Raffaele Cipollini nel sito Lo spazio Bianco a proposito della storia New Mexico: Se non fosse stata scritta nel 1981 potrebbe essere definita tarantiniana.

Prima di Tarantino, c’è Loustal.

Un fitto tratteggio per una storia di amore e orgoglio razziale: la molteplicità stilistica di Loustal.

Curiosità

Le storie contenute nel volume sono, in ordine: Bulimica, New Mexico, La donna bianca, La notte dell’alligatore, La vie en blues, Marcel; La prima scritta da Marc Villard e l’ultima dallo stesso Loustal; tutte le altre sono sceneggiate da Philippe Paringaux.

Edizione Consigliata

Bella edizione in puro stile Coconino Press: carta che risalta il tratto e i colori acquarellati di Loustal.
Al momento è l’unica edizione, facilmente reperibile sia nelle fumetterie che su internet o direttamente al sito della casa editrice.

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