Louseen Smith immagina “Lo Spazio Bianco”

Louseen Smith immagina “Lo Spazio Bianco”

Cos'è “lo spazio bianco”? Com'è possibile riempirlo? La risposta a queste domande è affidata in questa puntata alla fumettista e illustratrice Luisina Ilardo in arte Louseen Smith.

Quale concetto migliore per esaltare l’inventiva di un artista? Quale tema più liberamente interpretabile dello spazio bianco può esistere, a parte forse il suo opposto, l’oscurità?

Per questo abbiamo dato vita a uno spazio dove gli autori possano dare forma alle proprie idee e interpretazioni e, allo stesso tempo, a una piccola celebrazione del nostro sito, che intorno al concetto di “spazio bianco” è nato e che vedeva nel contorno vuoto delle vignette un non-luogo “dove i fumetti sono tutti uguali”.

Ospite di questa puntata è Luisina Ilardo, in arte Louseen Smith, con la sua  illustrazione “L’eterna sete del raccontaballe”. Buona visione.

L’eterna sete del raccontaballe

Chi racconta una storia ha fame, sete e sonno. I suoi personaggi mangiano, bevono e dormono grazie al suo racconto ma lui rimane assetato. Più racconta più gli si secca la bocca. Eppure noi continuiamo a narrare storie, in mille modi diversi, le stesse storie. Non riesco a capire perché lo facciamo, rimarrà uno di quei misteri bellissimi dell’umanità. Le origini dell’arte li capisco, come capisco che un tempo mangiavamo carne cruda e andavamo in giro con i genitali al vento. Non capisco perché narriamo oggi. Ci impegniamo, spesso dolorosamente, per soddisfare i bisogni finti di personaggi finti. Questo non me lo spiego. Per me fra una vignetta è l’altra c’è tutto quel mistero, quelle domande che non ti devi fare perché smetteresti di voler fare qualsiasi cosa. Il pizzico di mistero che ti fa venir voglia di vivere. Nello spazio bianco c’è la realtà, e la realtà è l’esatto contrario di una storia – Louseen Smith

lospaziobianco

Louseen Smith

Luisina Ilardo a.k.a Louseen Smith è nata in Argentina nel ’95, ha studiato Fumetto e Illustrazione all’accademia di Belle Arti di Bologna e si è tuffata nel mondo delle autoproduzioni e dei fumetti underground. Nel 2018 fonda Destroy Brandina per dare una mano all’attività culturale della zona di Rimini e dintorni. La sua ultima fatica è stata l’autoprodotto “Curatutto” e attualmente collabora con Diamond Dogs e un’altra casa editrice che per ora non può essere rivelata.

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