
3 strategie di web marketing editoriale
PICCOLA GUIDA AL WEB MARKETING EDITORIALE
Hai una casa editrice, sei un autore indipendente, lavori come copy o in un ufficio stampa? Ecco 3 utili strategie per promuovere la tua attività.
Nelle scorse settimane abbiamo fornito 5 strategie di Facebook Marketing per creativi, descritto i motivi per aprire un blog se lavori nel settore editoriale e chiarito quanto vale una recensione.
In estrema sintesi, finora abbiamo cercato di spiegare come gli algoritmi di Facebook e Google siano finalizzati a profilarci (ovvero tracciare un identikit quanto più preciso delle nostre preferenze) per sottoporci contenuti selezionati in base ai nostri interessi.
Questo complesso sistema di tracciamento rende la nostra personale esperienza su social e motori di ricerca utile e piacevole, ma permette altresì ai colossi del web di categorizzarci, inserendoci in “pacchetti” di pubblico segmentati.
Ogni nostro clic, ogni secondo che passiamo su un articolo, sul post di un amico, i like che mettiamo… ogni singolo comportamento viene elaborato per inserirci in un target potenziale.
Ed è un target veramente interessante per gli investitori pubblicitari, perché si definisce ad alto tasso di conversione. A questo punto ti verrà spontanea una domanda… oggi bisogna per forza pagare per raggiungere il proprio pubblico on-line?
Se, da un lato, un investimento ormai è imprescindibile, è comunque possibile adottare altre strategie, magari migliorando i contenuti che produciamo on-line sul nostro blog o aumentando la quantità di articoli che gli altri scrivono su di noi, favorendo la produzione di recensioni. Vediamo in che modo…
1) ANALIZZA GLI ALGORITMI DEI SOCIAL PER MIGLIORARE L’EFFICACIA DEI TUOI CONTENUTI
Il cambiamento dell’algoritmo di Facebook ha penalizzato il pubblico organico delle pagine aziendali, costringendo a maggiori investimenti per la promozione. Questo perché il newsfeed non è una semplice cascata di notizie, ma un insieme dei più importanti Edge (caratteristiche dei contenuti) che sono determinati dall’algoritmo EdgeRank ovvero:
° Affinità con ogni membro della sfera sociale
° Peso delle interazioni
° Tempo collegato alle interazioni
Quindi eccoti qualche dritta per reinterpretare la tua strategia…
° Maggiore è la presenza di una persona – o di un’azienda – su un newsfeed, maggiore è l’affinità.
° I tipi di contenuto che hanno un peso superiore sono foto e video (in particolare le dirette)
° Per ridurre il tempo di decadimento è necessario pubblicare nelle fasce orarie a più alto tasso di visualizzazione, ma a minor produzione di contenuti.
In ogni caso ricorda che social come Facebook e Instagram NON permettono l’indicizzazione dei tuoi contenuti sui motori di ricerca, quindi sarai costretto a definire un piano editoriale puntuale, frequente e costante.
2) PRODUCI (E FAI PRODURRE) CONTENUTI DI VALORE
Il settore editoriale europeo ha visto un calo progressivo del venduto del singolo prodotto e un aumento della produzione, complice anche l’abbassamento dei costi di produzione su piccole tirature, favorendo il cosiddetto modello della coda lunga.
Di conseguenza la durata media a scaffale di un volume si è criticamente abbreviata ed è diventata fondamentale la promozione del marchio (branding), per creare un pubblico fidelizzato ricettivo e attivo nel passaparola.
Per questo, al momento, la miglior strategia promozionale on-line per un marchio editoriale nel lungo termine è tornata ad essere la produzione di contenuti di qualità indicizzati su google attraverso portali propri o esterni (blog, youtube, siti specialistici…)
Ma attenzione, anche Google ha aggiornato di recente i propri algoritmi e penalizza…
° I contenuti di scarsa qualità, copiati da altre fonti, o non in grado di soddisfare i bisogni degli utenti (quindi il copia-incolla dei comunicati stampa non farà che danneggiarvi)
° I siti sovra-ottimizzati lato SEO (limitate l’eccesso di parole chiave, preferendo sintesi e chiarezza)
° I siti con parametri di visita non ottimali (come la frequenza di rimbalzo elevata, che indica una permanenza limitata dei visitatori
° La presenza di pubblicità invasiva
° La violazione delle linee guida di Google (ad esempio le bufale e click-baiting)
3) CONOSCI IL TUO PUBBLICO
Far parlare di te in generale non è funzionale. Devi capire chi è il tuo pubblico, quali siti e social frequenta, quali temi gli interessano e ottimizzare la tua comunicazione in questi canali.
Spedire una newsletter generica o mandare un .pdf a qualche sito di settore non è un’attività di web-marketing, non né ufficio stampa, né di comunicazione. Stai solo perdendo tempo.
° Impegnati a segmentare i tuoi lettori in ordine di età e preferenze, ci sono numerosi servizi gratuiti come mailchimp che ti permettono di farlo
° Studia il tuo prodotto e rendilo notiziabile, cercando di capire quali siano gli aspetti innovativi degni di nota a livello promozionale
° Impara a personalizzare e differenziare i contenuti che dovranno essere pubblicati in rete sui siti di settore
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