Nel maggio del 2015 Panini Comics iniziava a pubblicare due spillati dai nomi di richiamo, uno dedicato a Star Wars e l’altro a Darth Vader. Raccoglievano le omonime testate ammiraglie del nuovo corso inaugurato negli Stati Uniti dalla Marvel Comics, al tempo entrata di nuovo in possesso dei diritti relativi ai fumetti del famoso franchise.
Nel marzo del 2021 lo spillato è uno solo, si intitola Star Wars e presenta in un’unica soluzione entrambe le serie, quella che vede protagonisti i buoni e quella in cui al centro dell’attenzione è il signore oscuro dei Sith. Si tratta di un vero e proprio rilancio, visto che si riparte dal numero uno e con autori diversi, per raccontare il periodo subito successivo al film L’impero colpisce ancora e non più a Una nuova speranza.
STAR WARS #1
Dopo aver sceneggiato, tra le altre, miniserie come Kylo Ren e Lando e ongoing come Poe Dameron e Darth Vader, Charles Soule approda sul titolo di punta della Lucasfilm, ricevendo il testimone da Jason Aaron e Kieron Gillen. L’autore di Brooklyn, che ha scritto anche il romanzo Star Wars: L’alta repubblica. La luce dei Jedi (aprile 2021), ha dimostrato negli anni di tenere particolarmente all’esplorazione della galassia lontana lontana, curando sia la profondità delle trame sia la ricchezza dei riferimenti che giocano con la passione del pubblico, distinguendosi rispetto agli altri fumettisti che più volte hanno dato l’impressione di sentirsi limitati dai paletti imposti dalla casa editrice e di accontentarsi di fare il compitino.
Il nuovo inizio si concretizza in un incipit solido, che si fa notare per la combinazione tra sequenze riservate alle emozioni e altre basate sulla formulazione e l’applicazione della strategia militare in una battaglia spaziale.
L’albo si apre con una splash-page e, girando pagina, due tavole affiancate. Il pubblico assiste a un momento molto famoso della saga: il taglio della mano di Luke da parte di Vader e la sconvolgente rivelazione del padre al figlio. Le parole “Io sono tuo padre” risuonano nella mente del giovane Jedi, che poi si ritrova preda dei dubbi e dello sconforto. Il disegnatore Jesús Saiz cattura i sentimenti del ragazzo e li rende palesi attraverso un tratto estremamente realistico, finanche fotografico, efficace per restituire in modo fedele le fisionomie degli attori, come da linee guida della Lucasfilm e della Marvel.
Non solo domande ma anche spiegazioni: quelle che Lando Calrissian deve alla Principessa Leia dopo che ha “venduto” i ribelli all’impero. I dialoghi scritti da Soule alimentano la tensione resa già evidente dalle smorfie e dalle posture dei personaggi, a conferma che la situazione è critica e c’è poco da scherzare.
La gabbia mai asfittica, poiché le vignette sono piuttosto ampie anche durante i botta e risposta più concitati, si allarga ulteriormente per consentire la deflagrazione dello scontro che illumina l’oscurità dello spazio, per mezzo delle tinte cariche scelte da Arif Prianto e da Saiz stesso.
Il team creativo, dunque, pur senza mostrare elementi totalmente originali, riesce nell’intento di catturare l’attenzione del lettore con l’idea di approfondire alcune delle conseguenze della (parziale) vittoria dell’impero, solo accennate in Episodio V. Allo stesso tempo, non rinuncia ai collegamenti con altre opere ambientate nell’universo di Guerre Stellari, per esempio mostrando un membro della ribellione già apparso nel fumetto L’impero a pezzi di Greg Rucka.
DARTH VADER #1
Se l’esordio di Star Wars punta sulla tensione e sul dramma, per il primo capitolo di Darth Vader Greg Pak sceglie di non rinunciare a una certa dose di umorismo, utilizzando un droide piuttosto ciarliero e ironico come controcanto alla laconica serietà del villain più famoso del cinema.
Raccogliendo l’eredità di Gillen e di Soule, lo sceneggiatore di tanti albi di Hulk racconta lo stesso momento iniziale presentato dal collega, ribaltandone la prospettiva: il pubblico rivive attraverso gli occhi del Sith il taglio della mano e la rivelazione e, successivamente, gli entra nella mente. Infatti, l’autore procede nella narrazione dandole un tono prevalentemente introspettivo, dal momento che mostra il modo in cui il fu Anakin Skywalker cerca di elaborare la scoperta di essere un genitore. Grazie alle didascalie, che si avvalgono del buon lettering su sfondo rosso di Astarte design-Roma, è possibile scoprirne i pensieri e farsi strada tra i flashback che mostrano la sua caduta da prescelto a signore oscuro.
Proprio le sequenze legate al passato, che nel finale si intrecciano con quelle dedicate al presente, costituiscono la parte più interessante del capitolo, soprattutto perché portano a un colpo di scena abbastanza imprevedibile. Pak deve essere abile a far sì che la montagna non partorisca un topolino, ma per giudicare è necessario attendere la pubblicazione italiana del secondo numero. Sicuramente ha puntato in alto e si è dimostrato coraggioso.
Riuscita è anche l’estetica dell’episodio, per merito di Raffaele Ienco. L’artista, che ha disegnato Batman: Sins of the Father per DC Comics, organizza le tavole principalmente lungo una scansione orizzontale, riducendo ed espandendo l’altezza delle vignette a seconda che debbano contenere primi piani o figure intere. Tra queste ultime colpisce soprattutto la silhouette di Darth Vader, una sagoma nera dall’incedere cadenzato ma inesorabile, avvolta dal rosso e dall’ocra distribuiti da Neeraj Menon. In base all’inquadratura, dal basso, dall’alto o dritta di fronte, la maschera acquisisce diverse sfumature di espressività. Il risultato è paragonabile a quello ottenuto dai volti scoperti degli altri character, su tutti la defunta Padmé, a conferma che Lucasfilm ha un occhio attento alla scelta dei disegnatori.
Quindi, se – come accaduto in passato con le serie di Aaron e Gillen – le storie perderanno mordente strada facendo, i lettori più irriducibili potranno ancora una volta consolarsi osservando le matite, che non fanno rimpiangere la fotografia dei film.
Abbiamo parlato di:
Star Wars #1 – L’impero ha colpito
Charles Soule, Greg Pak, Jesús Saiz, Raffaele Ienco, Arif Prianto, Neeraj Menon
Traduzione di Luigi Mutti
Panini Comics, marzo 2021
66 pagine, spillato, colori – 5,00 €
ISSN: 977242118390710069