Letture in breve #5

Letture in breve #5

Torna l'appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubricaLetture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

 

Lucca Comics Story

Lucca Comics Story di Massimo Di Grazia (Edizioni NPE, 2022)
Massimo Di Grazia è stata una figura professionale coinvolta nell’organizzazione del festival fumettistico più importante d’Italia (e tra i più importanti d’Europa), fin da quella prima edizione del 1966 in cui la cittadina toscana ereditò la manifestazione dalla ligure Bordighera, che l’aveva inaugurata l’anno precedente.
Di Grazia, pur con toni spesso celebrativi e politicamente corretti verso tutte le figure politiche, istituzionali e organizzative che nei decenni si sono succedute alla guida amministrativa di Lucca e degli enti che hanno organizzato la manifestazione culturale, in questo suo piccolo saggio ripercorre oltre cinquant’anni di storia di Lucca Comics, fino alla prima edizione post pandemica del 2021.
L’efficacia dell’opera sta nel contestualizzare la lunga storia della manifestazione che, pur evolvendosi anno dopo anno, ha incontrato problematiche che ciclicamente sono ritornate, a differenza di quanto oggi tendiamo a dimenticare, limitandoci all’attimo presente dettato dalla pressione dell’abitudine social.
David Padovani

Batman Cacofonia di Kevin Smith, Walt Flanagan, Sadra Hope (Panini Comics, 2023)
Batman Cacofonia è una miniserie di tre numeri, del 2009, già pubblicata a suo tempo da Planeta De Agostini. Kevin Smith, regista cinematografico di Clerks, In cerca di Amy e Dogma, ha scritto per il mondo della nona arte una pregevole run di Daredevil (Diavolo Custode) e quindici riusciti numeri di Freccia Verde, nei quali introduce un villan chiamato Onomatopea che, nomen omen, si esprime solo pronunciando locuzioni fonicamente imitative. Ossessione di questo strano criminale è eliminare i supereroi privi di superpoteri. Quale preda più tentatrice del buon vecchio cavaliere oscuro, dopo aver fallito con l’arciere di smeraldo? Smith conosce intimamente le dinamiche che legano tra di loro questi personaggi e coglie l’occasione per proporre un’analisi inedita del rapporto tra Batman e Joker, terzo involontario incomodo nello scontro tra l’eroe taciturno e il criminale silenzioso. Il risultato finale è una storia da annoverare tra quelle che meglio approfondiscono la complessa personalità dell’uomo pipistrello e del principe pagliaccio di Gotham.
Andrea Mazzotta

Batman Cacofonia
Utopias

Utopias di Shun Umezawa (Dynit, 2023)
Con un segno espressivo e sempre intelligibile Shun Umezawa dà vita a una buona raccolta di racconti brevi, il più delle volte capaci quantomeno di suscitare interesse.
Si spingono oltre e sono particolarmente apprezzabili due storie in cui è molto marcato il concetto di utopia che, a causa degli eccessi e delle estremizzazioni, si trasforma in distopia e incubo. Si tratta di Attenzione ai molestatori sui treni e di Tubo: nel primo fumetto troviamo un uomo a bordo di un treno in cui ogni vagone è riservato a una determinata categoria di persone, mentre nel secondo si assiste alla degenerazione del tentativo di evitare di incappare in qualsiasi aspetto potenzialmente negativo della vita. Un “prevenire è meglio che curare” più dannoso che utile.
Federico Beghin

Daphne Byrne di Laura Marks e Kelley Jones (Panini Comics, 2021)
New York, 1886. Daphne è una ragazzina solitaria e schiva, spesso oggetto di derisione da parte delle compagne di scuola che la trovano strana. Soprattutto, è perseguitata da incubi terribili e da un’inquietante presenza che sembra seguirla ovunque vada, un uomo che solo lei può vedere. Queste le premesse di Daphne Byrne, fumetto horror pubblicato sotto l’etichetta Hill House della DC Comics. L’atmosfera di inquietudine che permea l’opera è alimentata dalla costante incertezza attorno alle visioni che tormentano la protagonista, laddove non viene mai esplicitato se in esse vi sia effettivamente qualcosa di soprannaturale o se siano solo il frutto di una mente disturbata. Tuttavia il messaggio che l’autrice vuole veicolare è che il vero orrore non deriva da mostri e spettri ma dalla meschinità umana. Daphne Byrne è infatti un mosaico di personaggi deplorevoli, chi più chi meno, dove nessuno viene descritto in maniera del tutto positiva. Azzeccati i disegni, cupi e a tratti disturbanti.
Marco Marotta

Daphne Byrne
Il Grande Libro Cosmico Del Capitano Crociera

Il grande libro cosmico del Capitano Crociera di Leonardo Lotti (Alambicco Comics, 2021)
Le brevi avventure del Capitano Crociera si svolgono nello spazio di una pagina, il disegno semplice dal gusto underground si sbizzarrisce per dar vita a un universo sconfinato pieno zeppo di mondi assurdi e di creature grottesche e nonsense, tra continue citazioni dall’immaginario fantastico collettivo: film, fumetti, libri e tutto quello che può aumentare il senso dell’assurdo. La comicità viene costruita grazie ai testi abbondanti e descrittivi e dalle battute che pongono l’accento sul protagonista: smemorato, cinico, menefreghista, senza qualità e senza morale, Capitano Crociera vaga per un universo folle come una variabile ancora più impazzita. Le brevi storie sono gustose e divertenti, nell’arco di quattro vignette accadono molte cose e quindi il ritmo è veloce e la chiusura tranchant. L’unica storia che si sviluppa per più pagine nasce da un Inktober, piccola sfida artistica senza premi ideata dell’illustratore americano Jake Parker che prevede di realizzare nell’arco di un mese un disegno a china al giorno.
Ettore Gabrielli

Keep the wolves away episodio #1 di Dario Custagliola, Valerio Nizi, Manuel Giuffrè – webcomic Tacotoon
Nell’esordio di questo webcomic a scorrimento verticale creato da Dario Custagliola si legge nitidissima la firma dell’autore: la cifra noir, con dialoghi secchi e brevi, e la costruzione di sequenze narrative affilate e violente si palesano in modo evidente sin dal principio.
L’impressione che anche questa sia una storia di “perdenti” e non eroi subisce poi un’efficace scossone nella chiusura che apre il racconto a strade a cui le pagine precedenti non avevano fatto ipotizzare.
I disegni di Nizi sono funzionali al racconto e piacevoli, con alcune trovate “verticali” di passaggio riuscite e che ben si calano nella lettura scrolling da smartphone. Qualche criticità è evidente in alcune anatomie animali (i cavalli, si sa, sono difficilissimi da disegnare) e il lettering di alcune scritte (come quelle dei telegiornali) avrebbe forse meritato un trattamento grafico più rigoroso rispetto alla grafia manuale usata.
Funzionale anche la colorazione, i cui toni accesi contrastano con la cupezza del racconto e creano un corto circuito visivo d’impatto.
David Padovani

Ktwa 01
Batman Off World 01

Batman: Off-World #1 di Jason Aaron, Doug Mahnke e Jaime Mendoza (DC Comics, 2023)
Di questo primo capitolo è apprezzabile soprattutto l’incipit che rovescia un cliché: Batman va a casa del nemico come una minaccia, mentre di solito il nemico va a casa di Batman a minacciare l’Uomo Pipistrello in persona o i suoi collaboratori o l’intera Gotham.
Una volta chiarite le motivazioni di Bruce, si arriva a un finale di albo abbastanza ordinario ma comunque interessante, perché basato sull’idea che Wayne possa allenarsi per rispondere con la soluzione giusta a qualsiasi problema si presenti.
L’apporto di Mahnke e di Mendoza al ritorno di Aaron in DC Comics dopo anni da architetto Marvel è fondamentale, soprattutto quando sono protagonisti delle tavole gli alieni e gli scenari esotici molto colorati.
Federico Beghin

X-Men, per un’etica indagata in stile mutante di Stefano Petruccioli (Mimesis Edizioni, 2015)
In un piccolo libretto di una ottantina di pagine nella cui copertina campeggia il volto stilizzato di Ciclope degli X-Men, Stefano Petruccioli prova a indagare, facendo aggio sui personaggi dei fumetti, una delle più complesse e affascinanti questioni della filosofia etica moderna e contemporanea.
Usando come “grimaldello esplicativo” la serie Uncanny X-Force scritta da Rick Remender, che nel 2011 venne considerata da più parti tra i migliori fumetti dell’anno, l’autore introduce i lettori nei non certo facili concetti dell’etica del desiderio di Jacques Lacan e della responsabilità illimitata di Jacques Derrida.
Usando le semplificazioni (che non sono però semplicismo) della cosiddetta pop-filosofia, Petruccioli racconta come anche i personaggi di un fumetto possano porsi questioni etiche fondamentali, ancora di più se sono eroi reietti come i mutanti, soggiogati a un ingrato eroismo senza ringraziamenti, tipico anche di tanta condizione umana e per questo meritorio di riflessione.
David Padovani

X Men Etica In Stile Mutante

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Appuntamento tra quindici giorni!

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