Letture in breve #18

Letture in breve #18

Nuovo appuntamento con la rubrica che raccoglie, in poche righe, giudizi, stimoli e spunti sulle letture della nostra redazione.

La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.

Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Fumetterie

The Books Of Magic

The Books of Magic #4 di Dylan Horrocks e Richard Case (RW Lion, 2015)
Il volume raccoglie la miniserie The Names of Magic #1-5 sceneggiata da Dylan Horrocks per i disegni molto immediati e facilmente intelligibili di Richard Case.
L’autore di Hicksville confeziona una storia più convenzionale e meno personale del suo capolavoro, tuttavia il fumetto risulta sempre scorrevole e coinvolgente. In particolare è interessante il legame tra i nomi e la magia, ennesima dimostrazione del potere della parola. Non mancano altri elementi che possono attirare l’attenzione del lettore fino a un finale poetico ma meno potente di quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, viste le premesse.
Federico Beghin

Storie zitte di Simone Angelini (Ifix, 2022)
Storie zitte di Simone Angelini nasce come una serie di brevissimi cortometraggi animati e viene solo successivamente “riconvertita” attraverso la nona arte in questo volume edito da Ifix. Se la forza espressiva delle animazioni era già evidente – con sospensioni narrative e straniamento tra weird ed eerie – in questa raccolta (in cui troviamo anche nuove storie in aggiunta alle originali) il linguaggio del fumetto amplifica il meccanismo attraverso il quale si cerca di portare il lettore a chiedersi se quello che ha appena visto sia effettivamente parte di una realtà e di un mondo unici oppure frammentati. Lo fa con un utilizzo intelligente di splash page e tavole perfettamente divise in sei vignette, con un bianco e nero che attrae e che dona forza al silenzio che permea in ogni sua sfumatura la narrazione. Tra gatti, alieni, serial killer, dinosauri e uomini primitivi, le storie zitte di Angelini evocano un surrealismo pragmatico dove la realtà è sempre più strana del sogno.
Gabriele Baldaccini

Storie Zitte
Fall House Of X

Fall of the House of X #1 di AA.VV. (Panini Comics, 2024)
Arrivano in Italia gli albi iniziali delle due miniserie che pongono fine all’era kraokana degli X-Men, iniziata nel 2019 da Hickman, Larraz e Silva con HoXPoX. Oggi come allora, Fall of the House of X – di Gerry Duggan e Lucas Werneck – e Rise of the Powers of X – di Kieron Gillen e R.B. Silva – sono interconnesse e narrano l’epilogo di un lustro di storie, ma spirito e contenuti sono ben lontani da quelli delle miniserie iniziali, che poi non erano stati sviluppati a dovere a causa dell’inaspettato e anticipato abbandono di Hickman del progetto mutante.
È ovviamente lecito e anche giusto che l’X-Office in questi ultimi tre anni abbia intrapreso percorsi narrativi diversi da quelli pensati inizialmente, ma purtroppo la repentina decisione di porre fine all’età di Krakoa a seguito del cambio di editor mutanti, con l’arrivo di Tom Breevort a sostituire Jordan D. White, non ha certo aiutato gli autori a dare una conclusione degna di un quinquennio di storie che rimarranno nella storia editoriale degli X-Men, al pari della gestione Claremont o degli anni di Morrison.
David Padovani

Batman: le nuove avventure di Alan Burnett, Paul Dini e Ty Templeton (Panini Comics, 2021)
I creatori originali della storica serie animata del 1992 ne realizzano un seguito diretto in forma di fumetto. L’intento principale è chiaramente quello di espandere tale universo narrativo tramite l’inserimento nella narrazione di personaggi cardine appartenenti al ricco background del Cavaliere Oscuro ma reinterpretandoli in chiave “animata”. Scoprire, di volta in volta, queste nuove versioni di personaggi noti è uno dei principali motivi di interesse nella lettura dei volumi ma in questo risiede anche uno dei maggiori limiti dell’opera. Infatti viene inevitabile fare il confronto con le storie originali da cui gli autori hanno preso ispirazione, il che mette in risalto la maggior ingenuità che caratterizza lo stile di scrittura di Burnett e Dini. Non aiuta che il fumetto si affidi un po’ troppo all’esposizione tramite i dialoghi, che finisce per appesantire la lettura. Efficaci i disegni, che riescono a catapultare direttamente nelle atmosfere dark deco della serie animata.
Marco Marotta

Batman Nuove Avventure
Deadpool Thanos

Deadpool Vs Thanos di Tim Seeley ed Elmo Bondoc (Panini Comics, 2024)
In vista dell’uscita del terzo film con protagonista Ryan Reynolds, Panini Comics ristampa un fumetto che ha già goduto di due edizioni italiane: la prima, economica, nel 2016 e la seconda, deluxe, nel 2017.
La storia è divertente, intrattiene senza difficoltà, andando così a mantenere le promesse che un “vs” anticipa fin dal titolo. Tim Seeley scrive alcune battute brillanti, sceneggia una trama abbastanza interessante e schiera i personaggi giusti, da Mefisto fino a Eternità, passando per lo sventurato Artiglio Nero.
Agli appassionati dell’arte di Tradd Moore può dispiacere il fatto che il fumettista di Doctor Strange: Alba e Tramonto si sia occupato soltanto delle bellissime copertine, lasciando il compito di disegnare le peripezie del Mercenario Chiacchierone e del Folle Titano a Elmo Bondoc. La prova di quest’ultimo non eccelle ma si rivela funzionale alla narrazione in un volume consigliato più ai fan di Deadpool che a quelli di Thanos.
Federico Beghin

Diabolik – Il nuovo corso artistico e gli stili espressi dalle origini ad oggi di Carlo Derudas (NPE, 2024)
In questo volume pubblicato da NPE, Carlo Derudas passa in rassegna la storia dell’inafferrabile criminale dalle origini ai nostri giorni, focalizzando l’analisi sull’evoluzione degli stili di narrazione e disegno, elementi che necessariamente debbono essere di tanto in tanto rivisti affinché le storie possano essere godute a cavallo delle generazioni. La ultra sessantennale carriera nelle edicole di Diabolik dimostra che questi cambiamenti sono riusciti a conciliare le esigenze tanto dei fan della prima ora, quanto dei nuovi lettori (e in quest’ottica potremmo anche inserire il recente avvio del servizio abbonamenti). Derudas espone in maniera chiara e concisa le sue tesi, ponendo l’accento anche sui dettagli di queste trasformazioni, come il logo o lo studio delle copertine, mentre in chiusura del volume troviamo numerose interviste agli autori di ieri e oggi, che aiutano a comprendere il modus operandi di Astorina e dei suoi collaboratori.
Amedeo Scalese

Diabolik
Sand Land

Sand Land di Akira Toriyama (Star Comics, 2024)
In un mondo post-apocalittico dominato da sconfinate distese di sabbia, un’improbabile alleanza tra un umano e due demoni parte alla ricerca di una sorgente leggendaria, in grado di riportare l’acqua a Sand Land e a tutti i suoi abitanti. Lo stile adottato da Toriyama nella stesura di Sand Land è quello più spensierato e fanciullesco, accostabile ai primi volumi di Dragon Ball. Il fascino dell’avventura, l’umorismo disimpegnato e i legami d’amicizia sono gli ingredienti principali che concorrono alla buona riuscita di un fumetto divertente e scorrevole. C’è da dire, però, che il tono può risultare fin troppo leggero, finendo per far dissipare la tensione narrativa in diverse occasioni. Il mangaka non manca comunque di esplorare anche conflitti interiori e dilemmi morali attraverso il personaggio di Rao, sicuramente il più interessante e sfaccettato fra i tre protagonisti. Il riconoscibilissimo stile artistico di Toriyama riesce poi a dare vita a personaggi dal design a dir poco iconico.
Marco Marotta

A guest in the house di Emily Carroll (First Second/Macmillan, 2023)
In quest’opera che le è valsa una nomination agli Eisner Awards, Emily Carroll mette in scena un thriller a bassa intensità condito con elementi horror e sovrannaturali che vede Abby, giovane donna appena sposata con un dentista vedovo, avere strane visioni sulla di lui defunta moglie. Carroll sviluppa le ansie e i tormenti di Abby in maniera graduale e coerente, facendo crescere la tensione narrativa fino al punto di rottura del colpo di scena finale che, sebbene porti a uno sviluppo troppo repentino della conclusione, è ben riuscito e cambia completamente la prospettiva sulla storia. Inoltre, sono numerose le tematiche affrontate efficacemente e senza didascalismo: non solo il senso di inadeguatezza e l’ansia sociale, ma anche lo squilibrio di rapporti tra uomo e donna in una relazione tossica. Il vero punto forte sono però i disegni, che si muovono tra una realtà resa con tratto sintetico e colori spenti e un mondo di fantasia in cui Abby si immagina come un cavaliere che combatte per la defunta Sheila e che è ricco di colori, di dettagli e di dinamismo, un gioiello di fantasy mistico.
Emilio Cirri

A Guest In The House

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra tre settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!

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