La redazione de Lo Spazio Bianco è composta, in primis, da lettori “forti”.
Ogni collaboratrice e collaboratore del sito legge molto di più di quanto riesce a scrivere e di quanto gli piacerebbe scrivere. Tante di queste letture sono spesso accompagnate da note o appunti, utili come schemi o embrioni di future analisi e recensioni.
Per non perdere queste analisi preliminari che tanti di noi fanno, ma soprattutto per dare spazio e visibilità a tutte quelle decine di fumetti che ogni mese escono oggi in libreria, fumetteria ed edicola ma a cui – giocoforza – non riusciamo a dedicare articoli completi, è arrivata la rubrica Letture in breve.
In ogni puntata ci troverete piccoli spot, teaser, microanalisi delle letture, recenti o meno, di vari spaziobianchisti.

Johnnyfer Jaypegg e il tesoro degli alieni commestibili coloratissimi di Sio (Gigaciao, 2024)
Gigaciao ripubblica in una versione completamente a colori il primo fumettogame di Sio, Johnnyfer Jaypegg e il tesoro degli alieni commestibili coloratissimi. La prima pubblicazione di quest’opera era stata proposta da Panini in due edizioni, poiché la prima riportava un errore nella gestione del gioco.
Un fumettogame è un’avventura a bivi in cui il lettore a decidere quali azioni deve compiere la protagonista. Nel caso di questo fumetto, l’autore ha impostato la grafica in modo che, a ogni giro di pagina, si abbia una vignetta sulla sinistra che racconta l’accaduto, e sulla destra il testo attraverso cui scegliere il destino dei personaggi. La storia è completamente assurda, come ci si può aspettare da Sio, e la narrazione a bivi è molto semplice e con tantissimi finali diversi, svariati dei quali sono morti buffe dei personaggi. Nelle ultime pagine del libro sono disegnate delle medaglie da colorare come ricompense per il finale a cui si è riusciti ad arrivare. La lettura è divertente e alla portata anche di bambini e bambine che possono sperimentarsi con la loro prima avventura a bivi, sempre che amino l’assurda comicità di Sio.
Rachele Baz
Typhoon Day di Keigo Shinzo (Dynit, 2023)
Typhoon Day è una bella raccolta di storie brevi pubblicate tra il 2008 e il 2012.
Nei racconti Fellowship e Segregazione, entrambi degli esordi, Keigo Shinzo usa un segno spesso e spigoloso, forse influenzato dall’underground. In particolare, nella seconda narrazione si notano pennellate grosse e dense che raramente sarebbero tornate in seguito.
In Come un fratello maggiore gli appassionati possono scorgere un’anticipazione di Tokyo Alien Bros., una serie successiva di tre volumi, perché il mangaka riassume in poche tavole la vicenda di un alieno che deve stare lontano dall’acqua e cercare di comportarsi come un fratello maggiore. È evidente che a Shinzo piaccia il tema del rapporto tra fratelli e che nel corso del tempo abbia cercato il modo migliore di trattarlo. Similmente, ne Il cigno il protagonista anticipa l’Hiroto di Hirayasumi con le sue caratteristiche di bontà, altruismo, pazienza e gentilezza. Concludendo la lettura della raccolta, si intuisce che già nel 2012 il fumettista stava andando nella direzione uno stile di disegno più simile a quello attuale.
Federico Beghin


Spider-Man: Fake Red di Yusuke Osawa (Panini Comics, 2024)
Yu è il classico studente sfigato: senza talento, impacciato, fifone. Un giorno, però, trova il costume del suo idolo, Spider-Man, in un bidone dell’immondizia e questa scoperta cambia radicalmente la sua vita. Se di norma i manga dedicati ai supereroi americani non sono esattamente letture solide, Spider-Man: Fake Red riesce invece a distinguersi per una qualità decisamente superiore alla media, in primis grazie all’inaspettata profondità dei personaggi. Non solo il protagonista ha uno sviluppo coerente, volto alla crescita personale e al superamento dei propri limiti, ma anche la sua spalla, Emma, si rivela un personaggio più sfaccettato di quanto non appaia inizialmente. Lo stesso rapporto che lega i due si evolve e si rafforza in modo dinamico. Il mistero della scomparsa di Peter Parker fa poi da collante a una narrazione intrigante ma stemperata da momenti di leggerezza e gli ottimi disegni vengono ulteriormente valorizzati dalla manciata di pagine a colori presenti nel volume.
Marco Marotta
Megarette voll. #1-3 di Andrea Pirondini, Fabio Govoni e Giacomo Pilato (Weird Book, 2020-2021)
Megarette è una saga fantascientifica a fumetti che mischia insieme archeologia e futuri distopici, con protagonista una ragazzina che contiene dentro di sé un potere divino. Ricca di influenze e rimandi che vanno dai classici anime e manga di robottoni fino al fumetto supereroistico americano, passando per le pietre miliari della narrativa fantascientifica, Pirondini crea una storia fortemente derivativa, ma al contempo solida nello svolgimento e avvincente nella costruzione della trama, con personaggi sfaccettati caratterialmente e ben sviluppati nell’arco dei tre tomi. I disegnatori, dal canto loro, sposano un segno dinamico, fortemente influenzato dal manga, e la loro sicurezza e capacità di storytelling cresce con il progredire delle tavole e del racconto. Nel 2023 Pirondini, con un team di disegnatori, ha ampliato ulteriormente la saga con il volume spin-off Megarette: Anno Zero, approfondendo l’universo narrativo della storia originaria.
David Padovani


TÖLT – rito di iniziazione di autrici varie (Pr Pr, 2023)
Dopo un’esperienza di riviste autoprodotte partita nel 2019 e una interessante newsletter realizzata insieme a Sigaretten, Profondissima diventa casa editrice (Profondissima press) nel 2023 con questo antologico, in collaborazione con Tölt Comic House, che parla di crescita e riti di passaggio dall’infanzia all’età adulta, focalizzandosi sull’aspetto concreto e materiale della transizione con quattro storie evocative e bizzarre realizzate con quattro stili molto diversi (ma in comunicazione tra loro) da altrettante brillanti autrici. Giulia Mantasia sceglie di rappresentare un rito dai forti richiami animisti e simbolici, in una storia muta realizzata con uno stile molto definito e chiaro, che mescola realismo e magia; Lurida Laida (pseudonimo di Xhulja Licaj) racconta invece una storia di ansie e dipendenze da farmaci per superare il cambiamento con uno stile che unisce Funny Animals e l’underground statunitense contemporaneo; Rebecca Valente rompe del tutto la struttura della tavola, raccontando il viaggio di una cagnolina verso la sua maturità (sessuale e personale) con uno stile pittorico sporco, fatto di chiazze e figure che cambiano continuamente dimensioni e connotati; infine Sara Antimi racconta di maternità ma anche di abbandono dell’infanzia con una favola oscura e gotica, che richiama libri dell’infanzia ma anche influenze manga. Un antologico di ottima qualità che presenta un gruppo di autrici molto talentuose e dallo stile già ben definito.
Emilio Cirri
Zodiac di Ai Weiwei, Elettra Stamboulis e Gianluca Costantini (Penguin Random House – Ten Speed, 2024)
Attraverso i dodici segni dello zodiaco cinese (già oggetto di altre sue opere), il famoso e controverso artista contemporaneo e attivista per i diritti umani Ai Weiwei ripercorre la sua vita, la sua carriera e le sue idee filosofiche, artistiche e politiche, guidato dalla mano esperta della sceneggiatrice Elettra Stamboulis e del fumettista Gianluca Costantini. Smarcandosi dagli stilemi della mera biografia, i tre si muovono attraverso momenti diversi dell’esistenza dell’artista in maniera temporalmente non consequenziale. Il risultato è un fumetto affascinante e quasi fuori dal tempo, capace di spaziare tra momenti profondi e dolorosi, altri suggestivi e illuminanti, spesso conditi da un tono leggero e irriverente come il suo protagonista. Grande importanza ricoprono poi racconti legati alla storia e alla mitologia cinese, che Costantini rappresenta con grande dettaglio e con composta eleganza grazie a un tratto sottile e preciso, mentre Stamboulis organizza e rielabora il filo di pensieri del protagonista. Un volume che si pone in diretto rapporto con l’arte di Weiwei, diventandone parte integrante e aprendo il suo mondo (non solo artistico, ma anche personale ed emotivo) al lettore.
Emilio Cirri


Metax di Antoine Cossé (Add Editore, 2024)
Il Metax, la risorsa più preziosa di Ronin City, si sta esaurendo e questo, insieme a una misteriosa malattia che colpisce gli occhi sta causando grandi turbolenze: il re e i suoi seguaci vengono messi nel mirino di un gruppo di giovani ribelli capaci di trasformarsi in uccelli, mentre il suo delfino fa di tutto per trovare una soluzione e mettere sotto pressione i migliori ingegneri del regno per trovare il giardino nascosto del Metax. Mescolando azione ultraveloce, fantascienza che riecheggia le atmosfere di Dune, thriller e riflessioni socio-ambientaliste, Antoine Cossé realizza un fumetto che più che nella trama, diretta e senza grandi colpi di scena, trova il suo punto di forza nel fascino dei disegni, nel tratto delicato, essenziale e sinuoso, nell’uso sapiente del bianco e nero per creare ritmo e movimento, nella decomposizione della tavola e nella immediatezza della narrazione.
Emilio Cirri
The Cull di Kelly Thompson e Mattia de Iulis (Edizioni BD, 2024)
Da quando il suo fratellino é scomparso, Cleo non é più la stessa, e insieme a lei soffrono anche i suoi amici Kaitie, Lux, Wade e Will. Per questo non esitano a seguirla la sera tardi verso la scogliera per girare un video, senza sapere di stare per imbarcarsi in una missione di salvataggio. E nessuno può prepararli a essere trasportati in un mondo alieno e sconosciuto in cui riceveranno poteri speciali.
Fresca di nomination agli Eisner Awards come miglior miniserie e miglior autrice, The Cull di Kelly Thompson e Mattia de Iulis é una serie di fantascienza che trova la sua forza nella tensione narrativa, fatta di colpi di scena e un ritmo elevato, e nella caratterizzazione dei personaggi, tutti definiti in poche pagine con una voce ben distinta: Thompson è brava a creare relazioni credibili calandole in un contesto che guarda senza nostalgia ma con nuova interpretazione alle avventura adolescenziali anni ’80. Lo stile iperrealistico e levigato di Mattia de Iulis, pur non essendo il preferito di chi scrive, è sicuramente di forte impatto, soprattutto quando si tratta di rappresentare le emozioni dei personaggi che vengono rese con il maggior dettaglio emotivo possibile, ma anche nelle scene di azione in cui la staticita’ del tratto viene compensata da effetti di luce e colore. Arrivati al finale, immaginabile ma comunque ben costruito, non si può non pensare a una serializzazione più lunga: sebbene il finale aperto sia affascinante, la chiusura risulta infatti troppo sbrigativa per non credere che esistano piani per un seguito.
Emilio Cirri

Per questa puntata di Letture in breve è tutto. Il prossimo appuntamento con la rubrica è tra due settimane. Buone letture, lunghe o brevi che siano!
