Quando si parla di historietas non si può non pensare a un pilastro non solo del fumetto argentino, ma del medium in generale come Alberto Breccia. Disegnatore di immenso talento, Breccia ha lasciato un solco indelebile nel mondo della nona arte, dapprima ispirandosi ai modelli artistici di altri grandi autori come Burne Hogarth e Alex Raymond, per poi fare esplodere il suo personalissimo stile, rimasto inconfondibile nonostante la continua voglia di sperimentazione, rinnovamento e perfezione che lo ha accompagnato per tutta la vita.
Non si può quindi che accogliere con un certo entusiasmo il San Martìn di Breccia, opera di Toni Torres che effettua un incredibile lavoro di compilazione, selezione e restauro di tavole realizzate dal maestro dedicate al libertador argentino. José de San Martìn è stato infatti un generale argentino, le cui campagne furono decisive per l’indipendenza della propria nazione, oltre che di Cile e Perù, oltre a essere, insieme a Simòn Bolivar, uno dei personaggi più rappresentativi della storia dell’America Latina.
Proprio su questa figura storica di spicco Breccia ha realizzato nel corso della sua lunga carriera una lunga serie di illustrazioni dedicate al “padre della patria”, spaziando da tavole create su commissioni private a disegni per le varie riviste con cui il maestro era solito collaborare. Torres, spinto dalla volontà di divulgare questa enorme produzione in buona parte rimasta inedita, ha scritto quindi una biografia di José de San Martìn, usando per guidare la narrazione proprio un collage di illustrazioni di Breccia, creando una sceneggiatura che si snoda tra i principali eventi storici che hanno portato all’indipendenza dell’Argentina e del Sud America.
Il volume che ne è venuto fuori, edito in Italia da Edizioni NPE, è un’immensa lettera d’amore all’Argentina che può essere analizzata da due punti di vista differenti: da un lato la sceneggiatura, che segue pedissequamente le varie campagne di San Martìn, e dall’altro la volontà di Torres stesso di volersi avvalere di tavole di un altro pilastro della storia delle historietas come Breccia.
Nel volume si respira infatti questo patriottismo genuino che Torres evidenzia grazie al tempo speso nel recupero e nel restauro dei disegni utilizzati permettendo ai lettori di poter apprezzare, oltre alla qualità del lavoro di Breccia, la bontà del lavoro di restauro, sia nelle tavole perfettamente recuperate e sia in quelle che, nonostante delle imperfezioni, fanno intuire il lavoro profuso sul materiale originale. Anche la sceneggiatura non è da meno: grande enfasi viene data, più che alle campagne militari di San Martìn, al suo carattere, alla sua profonda umiltà e forza d’animo, ma soprattutto all’importanza data dal libertador alla cultura, cosa evidenziata in più passaggi in cui si descrive la fondazione di varie scuole e biblioteche da parte del generale.
Il volume brilla, com’è scontato che sia, dal punto di vista artistico, con disegni che traboccano di dettagli e primi piani che riportano tutta la presenza statuaria di San Martìn, risultato questo non scontato se si pensa, come dice lo stesso Torres nella prefazione, che queste vignette sono frutto di commissioni o lavori su riviste fatti esclusivamente per sbarcare il lunario in momenti di difficoltà economica.
La sceneggiatura non risulta però essere all’altezza dei disegni. La narrazione prescelta da Torres prevede infatti un approccio estremamente didattico e didascalico, arrivando più volte a riempire le pagine con una sequenza di eventi, date e nomi che, oltre a spezzare il ritmo di lettura in alcuni casi mal si sposano con le vignette prescelte, con abbinamenti testo/disegno poco pertinenti. L’impressione che si ha, addentrandosi nella lettura, è di avere tra le mani un libro di storia dai contenuti condensati accompagnato da una serie di immagini di contorno, rendendolo perfettamente esaustivo dal punto di vista storiografico ma con poco mordente laddove si cercasse una lettura sì storica, ma più fluida e accattivante. Un’ulteriore mancanza, che probabilmente avrebbe aiutato il lettore a districarsi tra l’enorme mole di contenuti ed eventi che Torres propone in poco più di settanta pagine, è quella relativa a una mappa, anche generica, dell’America Latina e dell’Argentina. Tale mancanza risulta particolarmente evidente probabilmente proprio per il nostro mercato, e in generale per qualsiasi mercato diverso da quello sudamericano, poiché si fa riferimento durante tutta l’opera a questioni politiche, sociali e militari che prevedono una conoscenza del territorio difficilmente rintracciabile in lettori stranieri.
Al netto di queste mancanze, che rendono solo un po’ più complessa la fruizione, il volume risulta comunque una piacevole lettura che farà felici sia gli appassionati di Storia che vogliono documentarsi su un tassello fondamentale dell’America Latina, sia coloro che mirano ad avere tra le mani delle tavole di Breccia, grazie anche all’appendice sostanziosa del volume che presenta ulteriori bozzetti e lavori effettuati dal maestro su cover di riviste argentine degli anni ’60.
In chiusura, l’edizione italiana ci restituisce un fumetto di ottima qualità in un cartonato di grandi dimensioni (21 x29 cm) che permette di godere appieno dei disegni in tutti i loro dettagli.
Abbiamo parlato di:
San Martín di Alberto Breccia
Toni Torres, Alberto Breccia
Traduzione di Tiziano Ferracci
Edizioni NPE, 2023
96 pagine, cartonato, bianco e nero – 22,50 €
ISBN: 9788836271078