Quella di Leonardo Da Vinci, genio e artista tra i più universalmente riconosciuti, è sicuramente tra le figure storiche più citate, utilizzate e raccontate dai diversi media di intrattenimento, fumetti inclusi. Che se ne racconti la biografia, lo si utilizzi come pretesto dai richiami mistici o persino sovrannaturali o addirittura, in letteratura e nel fumetto, come personaggio reale in un mondo di finzione (tra le tantissime versioni, ne esistono persino una in casa Marvel e una in chiave batmaniana), Da Vinci è un’icona definita principalmente attraverso alcune delle sue opere più famose e da una certa idealizzazione.
La scelta praticata da Giulio Bogani in questa graphic novel è quella di raccontare una porzione della biografia di Leonardo, in particolare un periodo della sua vita distante dalle molte e più canoniche suggestioni che lo caratterizzano.
Il momento specifico del vissuto dell’artista scelto per il fumetto mette in scena il lato e l’aspetto più umano della figura del grande artista rinascimentale, ponendolo al confronto con un periodo di guerre e difficoltà personali. Nel periodo che ci viene raccontato, ovvero quello che va dal 1499 al 1508, troviamo Leonardo Da Vinci che vaga per l’Italia, costretto ad accettare ingaggi molto distanti dalle sue aspirazioni. Ma sono scelte inevitabili che gli permettono di sopravvivere e tentare di portare avanti quegli studi scientifici che tanto lo ossessionano.
Leonardo è stanco, non solo dalle difficoltà, dai continui spostamenti e dalle costrizioni che gli impediscono di portare avanti i propri studi, ma anche per i grandi cambiamenti che riguardano il gusto artistico, visto che un certo Buonarroti inizia a raccogliere sempre più consensi a suo discapito. Ma soprattutto quello che mina lo stato d’animo e le energie del genio di Vinci è qualcosa che ha quasi il sapore di una sconfitta, ovvero quella costante ricerca dei suoi servigi da parte delle varie signorie che stanno sconvolgendo i territori italiani e che al Leonardo artista preferiscono il Leonardo genio capace di progettare macchine belliche offensive e difensive mai viste.
Il racconto scorre fluido, costruendo attraverso dialoghi efficaci e incisivi una figura d’uomo e artista sfaccettata e profondamente umana. Un approccio che funziona bene anche quando l’autore deve delineare personaggi che appaiono per appena poche vignette, come nel caso delle varie figure storiche che Da Vinci incontra nel corso del viaggio, quali Cesare Borgia o il condottiero Vitellozzo Vitelli.
Il tratto di Edoardo Natalini ha un piglio semplice, cartoonesco, che coniuga un segno umoristico, che ricorda il Peyo di John e Solfami, con qualche suggestione nipponica (in particolare nei volti e nelle loro espressioni). Spesso però sembra di osservare tavole non rifinite, con passaggi in cui tutto ciò che è secondario o sullo sfondo è abbozzato, in una suggestione che cerca di risolvere spazi, ingombri e numerosità con fin troppi pochi segni, in una sintesi non efficace. Così il segno lascia ai colori di Alessio Bernini e Giulia Botteghi il compito di riempire o comunque suggerire sfondi inesistenti. La leggibilità del fumetto tuttavia non ne risente, con una buona scansione e un’ottima gestione tra splash page e poche vignette per tavola. Insomma, in definitiva un lavoro funzionale ma molto di “servizio” e un po’ frettoloso.
L’albo numero 27 della collana Prodigi fra le nuvole è un interessante e inedito scorcio della vita di Leonardo Da Vinci, ben raccontato ma penalizzato da disegni che avrebbero sicuramente potuto, con poco, offrire molto di più al risultato finale.
Abbiamo parlato di:
Leonardo. Un genio tra le guerre
Giulio Bogani, Edoardo Natalini
Kleiner Flug
72 pagine, brossurato, colori – 17,00€
ISBN: 978-88-894950-34-2