Leo Ortolani presenta “CineMAH: Il Buio in sala”

Leo Ortolani presenta “CineMAH: Il Buio in sala”

Il 26 maggio 2016 Leo Ortolani ha presentato alla Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano "Il buio in sala" edito da Bao Publishing

Pur senza le code chilometriche viste per Zerocalcare, il giovedì 26 maggio 2016 la Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano si riempie di appassionati in attesa dell’arrivo di Leo Ortolani che, accompagnato da Michele Foschini, giunge alle 18:01 e subito si intrattiene con uno dei componenti del Rat-Man fan club.

Leo Ortolani incontra i fan. Foto di Gianluigi Filippelli
Leo Ortolani incontra i fan. Foto di Gianluigi Filippelli

La chiacchierata vera e propria con i lettori inizia, però, intorno alle 18:25, dopo aver dato spazio a un paio di interviste, inclusa quella del sottoscritto, che si è diretto con movimenti fantozziani verso il palco, buttando giù un paio di libri e sconvolgendo leggermente l’ordine dei lettori che iniziavano ad assieparsi nella libreria.
Su uno dei lati nascosti del palco è posto un pianoforte, che viene utilizzato dai pianisti che si trovano a passare per la libreria. Prima dell’intervista Ortolani si siede esattamente di fronte al pianoforte e, con la simpatia e l’humor che lo contraddistinguono, comunica al pubblico che sta per iniziare l’esecuzione del suo ultimo pezzo. Rotto così il ghiaccio (non così tanto per il vostro impavido e imbranato intervistatore), può iniziare la breve video intervista:

Si tratta di riderci su

Dopo le formalità di rito, inizia la chiacchierata vera e propria, partendo dalla domanda più difficile: il film preferito. Da qui si sviluppa una divertente e leggera discussione sul cinema in generale, nella quale il fumettista menziona vari capolavori, alcuni ben noti ai lettori di Ortolani, come Rocky, The Blues Brothers, Star Wars, ai quali Leo aggiunge una bellissima chicca, Il raggio verde, film francese del 1986 di Éric Rohmer, importante per l’idea di speranza che trasmette. La stessa speranza traspare quando parla di J. J. Abrams e del fatto che, prima o poi, il regista un film riuscirà a portarlo a termine:

C’è sempre un raggio verde

Da semplice appassionato, infatti, Ortolani si rende conto che le sue opinioni possono essere tranquillamente differenti rispetto a quelle degli altri, in primis i suoi lettori. L’importante è il senso con cui si portano avanti le recensioni a fumetti:

Sostanzialmente si tratta di riderci sopra

È più o meno con questo spirito che Leo discorre di registi come Abrams e Zack Snyder: entrambi sembrano iniziare bene i loro film per poi “perdere il filo”1, come se a un certo punto pensassero:

Magari ora mi metto a fare questo film

abbandonando così a se stesso quello appena iniziato. Non c’è, però, solo questo difetto in molti buoni film ispirati ai fumetti, in particolare di supereroi, ma soprattutto quell’assenza di epicità che ben si nota, ad esempio, nel secondo Superman di Richard Donner. In quest’ottica sono pochi i momenti epici che Ortolani ricorda con piacere, tutti legati o alla presenza di Hulk negli Avengers o ad alcune scene in Man of Steel di Snyder, che però da soli non ovviano alla mancanza di epicità delle pellicole di genere, eccezion fatta per Spider-Man 2 di Sam Raimi.

In posa con il volume. Foto dall'account facebook dell'editore.
In posa con il volume. Foto dall’account facebook dell’editore.

Interessanti poi le considerazioni legate a Prometheus di Ridley Scott, in particolare l’osservazione di come il timing delle varie scene sia perfettamente sovrapponibile a quello di Alien, di cui Prometheus è prequel, come se ci fosse una certa paura di sbagliare.
In tutto questo divagare tra le pellicole resta anche un momento, grazie a una domanda dal pubblico, per discutere del libro, in particolare del layout con cui le recensioni sono state rimontate, in vignette su sfondo blu.
L’idea nasce dalla considerazione che, in originale, le recensioni erano pensate per lo schermo del computer, da scorrere dall’alto verso il basso, dunque, nel percorso di rimontaggio per la versione su carta, era necessario per Ortolani trovare un sistema che permettesse di mantenere al tempo stesso le caratteristiche della versione web (“immagine fluttuante“) con la struttura tipica a vignette del fumetto su carta cartaceo.
Così, tra una battuta e l’altra, e con la promessa di pubblicare almeno la recensione su Batman v Superman (l’idea originale era una recensione/confronto con Civil War, ma per ora sembra resti nel cassetto), termina un incontro divertente, interessante e ricco di spunti. A questo punto giunge l’ultimissimo contributo della serata, la “dotta citazione” del Rat-Man fan club tratta dalla mitica 299+1, che fa anche da introduzione al firmacopie.


  1. Come se a un certo punto andassero in bagno ha affermato Ortolani 

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