La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore contro i marziani

La Lega degli Straordinari Gentlemen di Alan Moore contro i marziani

Alan Moore torna a scrivere la sua versione dei più celebri eroi letterari, mettendoli di fronte ad una sfida ancora più letale della precedente. La Lega degli Straordinari Gentlemen ne "La guerra dei mondi" di H. G. Wells.

League_of_Extraordinary_Gentleman_volume_1_coverLa conclusione del primo volume della Lega degli Straordinari Gentlemen mostra la Terra investita da un attacco alieno. Tale cliffhanger porta direttamente al secondo volume, ambientato appena un mese dopo la prima avventura del gruppo di protagonisti.
A reclamare l’intervento di Allan Quatermain, Mina Murray, del capitano Nemo, dell’uomo invisibile e di Mr. Hyde stavolta è una minaccia su più larga scala rispetto al sottile gioco spionistico del libro precedente: dal cielo piombano misteriosi cilindri sul suolo della Londra vittoriana, setting di queste avventure, e gli ospiti che vi si trovano all’interno non hanno per nulla intenzioni amichevoli.

Questa volta Alan Moore guarda al celebre romanzo di H.G. Wells La guerra dei mondi, come evidenziato dai marziani disegnati con perizia dal bravo Kevin O’Neill che riprendono quelli presentati nelle illustrazioni dedicate al libro e nei film che hanno trasposto la sua storia al cinema, tanto nell’aspetto degli alieni in sé, quanto in quello dei loro micidiali tripodi d’assalto.League_of_Extraordinary_Gentlemen_Vol_2_1
Il Bardo sembra quindi puntare più in alto con il “secondo tempo” della sua opera, ma il risultato non appare brillante come nel primo volume. In quel caso forse molto giocava l’effetto novità, ma l’impressione generale è che un gruppo di eroi con le caratteristiche che hanno i protagonisti di questa serie si muovano meglio contro un nemico subdolo e controverso, come appunto nella loro avventura d’esordio, rispetto ad una situazione dove invece lo scontro diventa piuttosto fisico e “chiassoso”. Non è un caso se una delle scene migliori del volume sia quella dell’attacco diretto di Hyde ai marziani.

Al netto di una trama con meno mordente del previsto, stuzzicante soprattutto nel rilevare somiglianze e differenze con il romanzo di Wells, Moore approfitta di questo nuovo capitolo per approfondire i caratteri e le relazioni dei personaggi in scena, un’attenzione che non aveva avuto modo di riservare ai protagonista precedentemente. L’avvicinamento emotivo e fisico di Allan e Mina, le scelte intraprese da Griffin e un Hyde sottilmente spietato rappresentano infatti alcune perle di costruzione caratteriale che lasciano il segno e che contribuiscono a rendere maggiormente credibili questi personaggi all’interno del contesto in cui li ha immersi lo sceneggiatore inglese.

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Anche il gioco meta-letterario prosegue con gusto; degno di menzione è l’azzeccato utilizzo che Moore fa del Dottor Moreau, preso sempre da un altro celebre romanzo di Wells.League_of_Extraordinary_Gentlemen_Vol_2_4
La parte grafica del fumetto è riservata come detto ancora a Kevin O’Neill, il quale contribuisce al fascino della storia e regala ancora una volta tavole ricche di virtuosismi e in bilico tra raffinatezza, stilizzazione e dinamismo.

Il volume si chiude con pagine di giochi e di finte pubblicità d’epoca, a continuare la simulazione orchestrata da Alan Moore, che vorrebbe rievocare la narrazione dei classici feuilleton, che presentano testi che testimoniano lo spirito goliardico e spigliato dell’autore.

È inoltre presente L’almanacco del nuovo viaggiatore, un testo in prosa che si trova subito dopo la storia a fumetti e che, a differenza di Allan e il velo lacerato (presente nel primo volume), non si pone (solo) come un racconto ma (soprattutto) come un saggio geografico su alcuni luoghi tra i più strani sulla Terra. Qua e là si trovano curiosità interessanti e inerenti ai componenti della Lega, ma in generale si presenta come una trattazione saggistica che può risultare pesante.

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Abbiamo parlato di:
La Lega degli Straordinari Gentlemen – Volume 2, luglio 1898
Alan Moore, Kevin O’Neill
Traduzione di Michele Foschini e Leonardo Rizzi
BAO Publishing, settembre 2013
224 pagine, cartonato, colori – € 20,00
ISBN: 978-88-6543-167-2

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