Di ritorno tra le pagine della collana CriticalKidz dell’editore BeccoGiallo, dopo due volumi dedicati a introdurre e spiegare temi come la mafia e l’immigrazione ai bambini, lo scrittore e giornalista Marco Rizzo dà vita a un terzo volume che prende in considerazione un tema altrettanto moderno e quotidiano, quello dell’ecologia e dei disastri ambientali.
Lo fa accogliendo come personaggi principali gli animali, figure che ben rappresentano le vittime innocenti dell’inquinamento, argomento che tra le pagine del breve volumetto viene raccontato con stile, pacatezza, intelligenza, e senza mai scadere nell’inutile sentimentalismo o nella retorica.
Protagonista del libro illustrato è la volpe Sandy, personaggio che ci viene introdotto in un modo immediatamente simpatico e azzeccato. Ci sono molte volpi astute proprio come raccontano le leggende, ci spiega Rizzo; ma accanto a queste – anche se di loro si parla poco – ci sono anche volpi curiose, volpi fifone, e volpi sprovvedute. Proprio come Sandy, appunto, che per tutta la vita ha abitato senza capirlo in un ambiente inquinato ai margini di una grande città, nutrendosi di immondizia e avanzi.
Personaggio caratterizzato in poche righe, dunque, e in un modo palesemente valido: non siamo qui a dare colpe, nella vita non siamo tutti uguali, e tra letante volpi (o persone, o bambini) geniali ce ne possono essere altrettante, centinaia, migliaia, che semplicemente sono poco informate, poco coscienti del mondo che le circonda, poco motivate o tenute all’oscuro. Volpi che accettano con tranquillità un mondo nel quale hanno sempre vissuto, e che per loro è la normalità. Questo non fa di loro delle stupide senza speranza, e un mondo che non va bene si può sempre cambiare, no?
Il racconto parte da queste premesse, e conduce Sandy a incontrare tantissimi altri animali e tantissimi punti di vista nuovi, introdotti e spiegati dal pellicano Ettore, il quale accompagna la nostra protagonista in un viaggio intorno al mondo nel quale ogni elemento riguardante i rifiuti, i danni che producono, i problemi che possono nascere da una loro cattiva gestione, viene raccontato con la stessa grazia e semplicità.
Non mancano le parti ironiche ma nello stesso tempo incisive, come l’incontro con l’orso che viaggia alla deriva sopra una lastra di ghiaccio dopo lo scioglimento dei Poli, o col castoro rimbecillito dal fumo delle fabbriche; ed è inevitabile che durante il lungo viaggio di scoperta la nostra protagonista raggiunga una presa di coscienza che la portaa porsi importanti domande riguardo al proprio futuro.
Fortunatamente, il finale che Rizzo ha pensato non è inutilmente consolatorio, ma offre tanta speranza quanta laprotagonista vorrà crearsi, grazie ai suoi sforzi e a quelli dei suoi amici, e delle tante persone che lottano ancora per un mondo più pulito e sano.
Raccontare ai bambini è un mestiere più difficile di quanto sembri. È facile sottovalutare le capacità e il livello di comprensione di un bimbo, è facilissimo scadere nel sentimentale o nel retorico, è facile fraintendere quali sono i suoi bisogni, ed è facile anche cadere nel tranello di produrre storie inutilmente rassicuranti e innocue che soddisfino prima di tutto i genitori del piccolo lettore. Genitori che rappresentano il primo giudice, il filtro, le persone con la massima capacità decisionale, e che accettano di comprare un libro al loro figlio solo se prima lo ritengono valido secondo i propri personali parametri. Parametri che però non è detto coincidano con quelli del loro figlio, così come non è automaticamente vero che un genitore è l’unica persona in grado di capire infallibilmente che cosa è adatto, giusto, edificante, istruttivo per un bambino o un ragazzino e cosa non lo è.
Il discorso in realtà è molto lungo, e meriterebbe da solo un articolo a parte; ma è sicuramente vero che alcuni genitori possono fraintendere i bisogni, le necessità, le curiosità o addirittura il livello di comprensione e di interesse dei propri piccoli, convincendosi erroneamente che di certi racconti non hanno bisogno, o che trattano temi troppo adulti che loro non sono in grado di comprendere e apprezzare. In realtà, ogni libro di valore ha diverse chiavi di lettura, ognuna delle quali può essere apprezzata a seconda dell’età di chi legge, e questo volumetto non fa eccezione.
L’ecologia spiegata ai bambini rifugge da tutti i tranelli del caso. Il tema è trattato senza alcuna retorica, senza la paura di far vedere le conseguenze più nefaste dell’inquinamento – sebbene, ovviamente, trattate con la necessaria ironia e leggerezza – e con estrema semplicità e precisione. I personaggi sono simpatici e immediatamente comprensibili, e hanno il grandissimo pregio di non fare prediche o pistolotti ma di porsi allo stesso livello del lettore senza sottovalutarlo in alcun modo.
Manca qualsiasi forma di accusa al giovane lettore, ma sono presenti invece dei messaggi di grande positività e valore: i guai possono accadere senza che noi ce ne accorgiamo, non è certo una colpa e non dobbiamo sentirci inferiori per questo, o impotenti, o colpevoli. I problemi possono provocare dei danni, è vero, ma non bisogna farsi prendere dallo sconforto, perché chiunque, anche la volpe più sprovveduta del mondo può, con l’aiuto di amici abili e informati, fare la differenza. Prendere coscienza del problema, unirsi, spargere la voce, lavorare per risolverlo, sono cose alla portata di tutti, e l’unica cosa che conta è unirsi, darsi da fare, guardare avanti con decisione e ottimismo.
Messaggi offerti con intelligenza e pacatezza, che rappresentano sicuramente le cose migliori da trovare in un libro dedicato ai bambini, e che rendono questo volume un prodotto davvero notevole, adatto a grandi e piccini.
Completano l’opera i disegni de LaTram, che sceglie per narrare le avventure della volpe Sandy uno stile semplice ma non semplicistico, mai didascalico, fatto di volumi e di rotondità rassicuranti, di certo non banale e che non rinuncia a un certo gusto estetico “alto”. Come per i testi, i disegni non sottovalutano le capacità di comprensione dei bambini e non rinunciano a unire con disinvoltura necessità di comunicare e stile grafico personale.
Validi e piacevoli, ottimi soprattutto quando integrano il testo tra le immagini, arricchiti da colori caldi e felicemente abbozzati (proprio come, con i dovuti distinguo, potrebbe colorare un bambino particolarmente capace, e dunque piacevolmente familiari ai lettori), i disegni ampliano e precisano il racconto offrendo un mondo dove serietà e fantasia procedono di pari passo, senza mai cedere al tragico o al pessimismo.
In definitiva, L’ecologia spiegata ai bambinisi rivela un prodotto molto azzeccato, che riesce a comunicare in modo particolarmente efficace il suo messaggio e che, nel mare di produzioni dedicate ai piccoli, si rivela piacevolmente illuminante. Tra storie di maghi e principesse è giusto che trovi spazio anche qualche argomento che racconti e spieghi quella che è la nostra realtà e che crei consapevolezze utili. Ogni piccola volpe sprovveduta può diventare furba, se le vengono forniti i mezzi opportuni.
Abbiamo parlato di:
L’ecologia spiegata ai bambini
Marco Rizzo, La Tram
BeccoGiallo, 2017
48 pagine, cartonato, colori – 13,00 €
ISBN: 9788899016784