Siamo in una periferia italiana dai contorni sfumati, che richiama serie come Romanzo Criminale e Gomorra per il suo insieme di malavita, degrado e personaggi dal destino segnato. Abbondano i cliché di genere ma la densità di personaggi e avvenimenti mantiene alta la tensione intorno a un protagonista in chiaroscuro. Sono piuttosto le parti di respiro a risultare più artefatte e meno credibili. Dialoghi diretti e immancabili didascalie in prima persona – che creano atmosfera ma che in alcuni passaggi appaiono poco aderenti al personaggio – completano una narrazione che non si presenta certo come originale ma che al contempo riesce a essere convincente.
I disegni di Arjuna Susini e Francesco Francini peccano soprattutto nella resa dei personaggi, rendendo difficile riconoscere lo stesso protagonista tra una tavola e l'altra. Francini sembra maggiormente padrone del proprio stile ma il giudizio sui disegni resta nel complesso negativo, rappresentando il principale difetto dell'albo.
A fine lettura ci troviamo di fronte a un episodio pilota di un progetto più ampio, con molti spunti lasciati in sospeso e un finale che interrompe di netto le vicende introdotte. Quello raccontato da Diego Cajelli è un mondo ancora tutto da scoprire, che con maggior respiro potrebbe smussare certe forzature e banalizzazioni, ed è con questa convinzione che si perdonano i passaggi meno riusciti e ispirati.
Abbiamo parlato di:
Le Storie #70 – Leone
Diego Cajelli, Arjuna Susini, Francesco Francini
Sergio Bonelli Editore, luglio 2017
112 pagine, brossurato, bianco e nero – 4,00 €
ISBN: 977228100804480070