Le risposte di Captain Marvel, la sorpresa Shang-Chi

Le risposte di Captain Marvel, la sorpresa Shang-Chi

Nuvole di celluloide questa settimana analizza i due trailer Marvel recentemente rilasciati, Capitan Marvel e Avengers 4, e come i due film convergeranno verso una nuova stagione per gli studios della Casa delle Idee. Ancora: Shang-Chi e animazione.

Captain Marvel

Il nuovo trailer di Captain Marvel , diffuso pochi giorni fa, non solo ha dato una sostanziale spinta alla campagna promozionale della pellicola, ma fornito attese risposte alle domande che il primo teaser trailer aveva generato sul personaggio interpretato da Brie Larson.
Il filmato ha infatti fornito i primi chiarimenti su molti elementi, primo fra tutti l’incredibile longevità della protagonista, fattore questo che porterà Captain Marvel a comparire in Avengers 4 senza il relativo peso di essere un personaggio il cui film standalone è ambientato negli anni ’90.

Oltre a questo, il trailer chiarisce decisamente che Carol Danvers non è conscia di essere una terrestre, evidenziando il fatto che la pellicola sarà incentrata molto sulla riscoperta del suo passato sulla Terra e sulle vere origini di colei che diventerà la più potente eroina del MCU. Da questo punto di vista, si può evincere che la strategia dei Marvel Studios per quanto riguarda la campagna promozionale legata a Captain Marvel sia concentrata sul presentare al pubblico un prodotto Sci-Fi denso di misteri, scommettendo sulla poca conoscenza del personaggio da parte degli spettatori, consci così di volere avere risposte in merito.

Il filmato inoltre punta fortemente su un altro elemento molto importante, che probabilmente si inquadra in quello che sarà il futuro del Marvel Cinematic Universe dopo gli eventi di Avengers 4, e sicuramente anche nei sequel di Captain Marvel, ovvero la guerra Kree-Skrull.  Il trailer dona un assaggio del famoso conflitto che negli albi Marvel fu protagonista di una delle saghe storiche della casa editrice negli anni ’70, lasciando però ancora una volta al pubblico scoprire di cosa si tratti. Nonostante questo, è ormai chiaro che i Marvel Studios si stiano sempre più concentrando sull’espandere narrativamente il proprio universo cinematografico, inserendo sempre più elementi Sci-Fi e dando la percezione di qualcosa di più vasto, forse in maniera maggiore rispetto a quanto fatto con il franchise, al momento fermo, dei Guardiani della Galassia,

Compito di Captain Marvel non sarà infatti solo quello di presentare il conflitto tra le due razze aliene, ma soprattutto inserire quei fattori “politici” che negli anni, attraverso gli albi a fumetti, hanno evidenziato le culture delle due specie e i loro contrasti.
Culture militariste e conquistatrici che potrebbero giocare un ruolo fondamentale nella futura narrazione cinematografica della Casa delle Idee. E’ lecito infatti pensare che due razze aliene come quella degli Skrull e dei Kree, possano avere nei prossimi anni un impatto decisamente più forte, ma bisognerà comunque vedere a che livello i Marvel Studios porteranno tutto ciò, se in maniera appena accennata o con la volontà di fargli giocare il ruolo di prossime nemesi degli eroi Marvel.

Nel frattempo, la Marvel ha diffuso le prime immagini del merchandise basato sulla pellicola.

Avengers: Endgame

In contemporanea con Captain Marvel, è stato diffuso anche l’atteso trailer di Avengers: Endgame, capitolo finale sul gruppo Marvel nonché epilogo della saga che vede gli eroi più potenti della Terra affrontare Thanos, dopo i nefasti eventi visti in Avengers: Infintity War.

Il trailer, la cui attesa ha fatto mormorare per giorni, anche per via di un rinvio dovuto ai funerali solenni dell’ex Presidente USA George H. Bush, arriva come già menzionato a pochi giorni da quello sul film con Brie Larson, e la scelta non pare fatta a caso. Molto probabilmente, anche per via del fatto che le date di uscita nelle sale delle due pellicole sono molto ravvicinate, i Marvel Studios hanno optato per una campagna promozionale incrociata, diretta a canalizzare fortemente l’attenzione del pubblico.

Non bisogna dimenticare che il personaggio di Carol Danvers parteciperà ufficialmente alla lotta contro Thanos, forse diventando l’arma principale per la sconfitta del villain, anche se un altro personaggio avrà un grande spazio in Avengers: Endgame. La comparsa finale nel trailer di Scott Lang (Paul Rudd) conferma infatti una teoria che anche noi su Nuvole di Celluloide avevamo analizzato in una delle precedenti puntate, ovvero l’utilizzo del Reame Quantico, e dei vortici temporali nel prossimo film degli Avengers, forse come fonte di risoluzione nella lotta contro Thanos. La presenza di Ant-Man fa inoltre ipotizzare che il piccolo eroe sia riuscito a tornare indietro dal Reame Quantico dopo la scena vista alla fine di Ant-Man and The Wasp, forse padroneggiando totalmente quella dimensione, anche se al momento questo elemento non è confermato.

Shang-Chi

L’annuncio, nei giorni scorsi, della messa in lavorazione di un adattamento cinematografico di Shang-Chi da parte dei Marvel Studios si è rivelato come una inaspettata sorpresa, che crea ancora più curiosità sui piani a lungo termine riguardanti il dopo Avengers 4. Ma non solo.

La scelta di portare sul grande schermo un personaggio come Shang-Chi, protagonista di una vita editoriale non esaltante anche se densa di rinascite e trasformazioni, può essere vista come il tentativo, da parte dei Marvel Studios, di giocare la carta vincente già adoperata con Black Panther. Ovvero prendere un personaggio minore (anche se Black Panther non lo si può considerare proprio in questi termini), portatore di modelli culturali nuovi e differenti come le arti marziali e le tradizioni asiatiche, e modellarle attraverso un imprinting di successo quale quello dei film supereroistici targati Marvel/Disney.

Per fare funzionare questa strategia, i Marvel Studios pare abbiano da subito imboccato la strada giusta, assumendo lo sceneggiatore di origini asiatiche Dave Callaham, confermando di volere andare oltre gli stereotipi e di puntare non solo al mercato asiatico, ma anche agli asioamericani. Un obiettivo questo sottolineato fortemente solo pochi giorni fa da Richard Newby, attraverso un interessante articolo apparso su The Hollywood Reporter.

Ci sono scrittori asiatici-americani che possono dire in maniera migliore di me sulle loro speranze per il film di Shang-Chi e il tipo di testimonianze che vorrebbero vedere riflesse nel film. Ma come scrittore di colore, posso dire come Black Panther abbia messo in luce concetti che non avrei mai pensato di vedere in un film di supereroi. Dalla sensazione di essere separato dall’Africa, all’importanza delle donne di colore, e alla difficile situazione di Killmonger, Black Panther è chiaramente un film guidato dalla prospettiva nera. È un film che ha permesso al suo personaggio titolare di diventare più di un paladino stoico, diventando invece un personaggio reale di fronte a sfide autentiche e con un posto nel mondo che tutti gli spettatori potrebbero imparare ad avere se ascoltassero. Voglio che Shang-Chi sia così per il pubblico asiatico e asiatico-americano. Voglio che Shang-Chi sia così per tutti gli spettatori che sono disposti ad ascoltare una storia che offre più del kung fu – una storia che sicuramente modellerà il nostro prossimo decennio di film a fumetti e la gente assunta per raccontarli.

La pellicola su Shang-Chi apre quindi prospettive nuove non solo per l’universo cinematografico Marvel e i suoi franchise, ma anche a livello culturale, fornendo una nuova profondità a cui guardare con interesse nel prossimo futuro.

Hulu e Funimation

Il servizio in streaming Hulu ha firmato una partnership pluriennale con Funimation, consociata di Sony Pictures Television.
Hulu ha definito il patto come il suo “più grande accordo per la programmazione di anime fino ad oggi“, ampliando significativamente la sua collezione di titoli, inclusi diritti digitali esclusivi per successi internazionali come My Hero Academia, Attack on Titan e Tokyo Ghoul.

L’accordo concede inoltre a Hulu una prima occhiata ai diritti di streaming on-demand negli Stati Uniti per le future serie di anime pubblicate da Funimation a partire dal 2019. Questi futuri titoli saranno proiettati in prima e seconda data su Hulu e Funimation con anteprime mondiali in Giappone.

Con questo nuovo accordo, stiamo raddoppiando il nostro investimento per continuare a far crescere la nostra offerta di anime a livello mondiale con ancora più spettacoli che sappiamo che i nostri spettatori adorano guardare – ha dichiarato Lisa Holme, vice-presidente di Hulu nel ramo acquisizioni.

Questo accordo alimenterà l’acquisizione di nuovi titoli e fornirà agli iscritti sia a Funimation che a Hulu l’accesso al meglio degli anime che il Giappone ha da offrire – ha aggiunto Gen Fukunaga, presidente e CEO di Funimation.

Funimation, specializzata negli anime giapponesi negli Stati Uniti per il settore cinematografico e per le piattaforme online, vanta già un vasto catalogo di titoli nel genere, tra cui più di 600 serie. Nel 2017, Sony Pictures Television Networks ha annunciato un accordo per l’acquisto di una partecipazione del 95% in Funimation per 143 milioni di dollari, valutando la società a circa 150 milioni di dollari.

Cinebrevi

Marvel Studios ha annunciato una nuova linea di action figure basate sul suo film Black Panther. Parte della linea di prodotti Marvel Legends di Hasbro, la seconda ondata di action figure ispirate al film include due versioni diverse dello stesso Black Panther, suo padre T’Chaka, Erik Killmonger, Ulysses Klaue, una action figura delle Dora Milaje.

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