E’ tutta una questione di ruoli. Quelli che decidiamo di assumere, quelli che decidono di cucirci addosso. Carnefice o vittima, santo o demonio, predestinato o fautore del proprio destino sono etichette che, con abbastanza forza di volontà, possiamo strapparci di dosso. E’ questo il punto focale delle storie di Danny Wormwood, produttore televisivo e Anticristo, e di Jay, suo amico che altri non è se non il Cristo sceso sulla terra per portare la pace tra gli uomini, non secondo la volontà del padre ma a modo suo
C’è così tanta blasfemia in quest’opera di Garth Ennis da sfidare i picchi di Preacher e risultare addirittura vittoriosa in alcuni passaggi. L’omnibus, che raccoglie le tre miniserie che vedono protagonista Woomwood raccontano una storia di ribellione, di scelta e consapevolezza, temi che Ennis, sfruttando spesso iperboli grottesche, propone ai lettori quasi subdolamente, parlando a coloro che riescono a guardare oltre gli eccessi, ma senza perdere l’intenzione e il gusto di divertire, rivolgendosi a chi cerca solo una provocazione narrativa.
Le avventure dell’anticristo che si è fatto uomo, innamorato della sua compagna e teso a dimostrale che il retaggio che lo marchia non fa automaticamente di lui un balordo, per quanto siano suoi i peccati tipici dell’uomo, generano nel lettore l’istinto ad empatizzare col protagonista.
Il volume, poderoso nella foliazione, soffre un po’ sotto il profilo grafico dell’alternarsi dei tanti disegnatori e, soprattutto, dei colori di Juanmar non all’altezza di quelli di Andrew Dalhouse. Ennis ha ormai canonizzato, dai tempi del suo Hellblazer, uno stile dissacrante e provocatorio, che affascina chi ha bisogno di stupirsi e stupisce ancora chi ne è affascinato. Paradossalmente, il suo scrivere, stabilmente codificato, è quasi rassicurante.
Abbiamo parlato di:
Le cronache di Wormwood Omnibus
Garth Ennis, Jacen Burrows, John McCrea, Russel Braun, Oscar Jimenez, Rob Steen
Panini Comics, marzo 2017
368 pagine, cartonato, colore – 24,00 €
IBSN: 9788891226105