Il 24 novembre del 1974 il paleoantropologo Donald Johanson scoprì in Etiopia i resti di un ominide femmina, un membro di un nuovo ramo del complesso albero genealogico che porta dalla scimmia all’uomo moderno. Lucy, come venne ribattezzato l’esemplare, apparteneva a una specie non ancora classificata, l’Australopithecus afarensis: un capitolo fondamentale in una storia, quella della ricostruzione delle nostre origini, ancora oggi piena di punti oscuri e ricca di fascino. Ma chi era Lucy, qual era la sua vita, di cosa aveva paura, cosa sognava alzando gli occhi verso quel cielo pieno di stelle che non appariva in fondo poi così diverso da quello che possiamo vedere noi oggi?
In questo albo sceneggiato da Patrick Norbert e illustrato da Tanino Liberatore, edito nel 2007 in Francia dopo una gestazione lunga dieci anni, si ipotizzano alcune risposte a queste domande seguendo il cammino dell’ominide ancora in vita. Un breve racconto che la ritrae appartenente a una specie che sta per essere superata da altre più evolute e intelligenti, ma al tempo stesso in qualche modo cosciente che dentro di sé esisteva quella scintilla che, generazione dopo generazione, si sarebbe manifestata pienamente nell’Homo Sapiens.
Un racconto di sopravvivenza, punteggiato di momenti tra il comico e il ridicolo sempre accompagnati da didascalie quasi invasive, di stampo documentaristico e senza nessuna forma di ironia. Soprattutto, però, un racconto d’amore: l’amore di Lucy per il suo piccolo appena nato, l’amore e la meraviglia verso un qualcosa di più grande che si affaccia dalle luci che costellano il cielo di notte, dalla pioggia che scroscia nella savana portando vita e l’amore tra lei e Adam, appartenente a un’altra specie di ominidi: due creature quindi diverse che trovano l’una nell’altro protezione, comprensione, calore, forse qualcosa di più che non sanno identificare.
Il racconto in sé non brilla per enfasi, ritmo o capacità affabulatorie, ma trova il suo compimento e senso nell’arte di un Maestro come Tanino Liberatore. Con una unione di tecniche classiche e digitali l’autore realizza un’opera di stampo fotorealistico, dettagliatissima e curata, con uno stile che richiama le illustrazioni naturalistiche dalle quali si distacca per la dinamicità delle tavole e per la personalità del segno. Liberatore eccelle in queste pagine nella riproduzione dei personaggi, dei paesaggi e della natura: basta guardare le rughe sui volti degli ominidi, ognuno leggermente diverso dall’altro, la resa dei peli sui loro corpi, la definizione dei muscoli sui loro corpi asciutti, le pose con cui sono ritratti e soprattutto i loro sguardi, occhi lucidi che scrutano lontano in cerca di pericoli o di salvezza, che esprimono tristezza, rabbia, emozioni.
In questo risultato hanno fondamentale importanza i colori e la tecnica di colorazione che da una parte accentua il senso di vero delle tavole, dall’altra allontana l’effetto di realismo posticcio rendendo esplicito che siamo di fronte a dei disegni, non a un documentario con attori ed effetti speciali. Solo in qualche panoramica la resa brillante dei colori e delle luci crea un effetto artefatto che procura un distacco dalla vicenda che altrimenti riesce a trasmettere empatia nonostante i milioni di anni di evoluzione che ci separano da Lucy.
L’opera rappresenta un bizzarro e decisamente raro esempio di docu-fiction a fumetti, lontano da essere una biografia o la narrazione di un evento storico. Per quanto curato nei dettagli e nella documentazione resta un’opera di fantasia ma realizzata con un approccio fortemente realistico. I testi, a tratti volutamente ridondanti, accompagnano solo e unicamente sotto forma di didascalia i disegni senza ricorrere a costrutti per cercare di far “parlare” tra loro gli ominidi ma piuttosto descrivendo dettagliatamente sia l’azione – per quanto magari evidente – sia le sensazioni di Lucy e dei suoi simili attraverso un approccio da osservatore esterno, proprio come una voce aggiunta in post-produzione che accompagna il lettore fornendo la sua interpretazione.
Ma sopra ogni altra considerazione si pongono le illustrazioni di Tanino Liberatore, una vera e propria dimostrazione di forza, tecnica, personalità e vitalità che non può lasciare indifferenti.
Abbiamo parlato di:
Lucy – La speranza
Patrick Norbert, Tanino Liberatore
Comicon Edizioni, 2017
112 pagine, cartonato, colori – 22,00 €
ISBN: 9788866480677