Pierre, giovane anarchico autore di svariate rapine ed omicidi, viene ferito gravemente nel corso di un blitz della polizia. Fugge e viene soccorso e assistito da Erik Satie, entrando così in contatto col mondo di quest'ultimo.
Ciò che stupisce del fumetto di Sebastiano Vilella è la capacità di raccordare una storia tipicamente thriller – con tutti i topos narrativi del genere – accostandolo ad un omaggio sentito ad Erik Satie, musicista francese tra i più rappresentativi della musica di fine ottocento. La trama principale oltre a essere centrale funge anche da collante per svelare poco alla volta le stravaganze del musicista francese, il suo essere anticonvenzionale e la sua “musica da tappezzeria”. Il fumetto è permeato da una forte componente surrealista, svelata poco alla volta nel corso della narrazione, che viene perfettamente bilanciata da sentimenti più concreti e umani quali pulsioni sessuali – accentuati anche graficamente dalla protagonista femminile, Suzanne – cattiveria, repellenza, rabbia, impulsività, che ha il risultato di rendere la narrazione sempre avvincente e mai scontata.
Anche i disegni, ruvidi e scomposti, ma dettagliati, aiutano a calare il lettore nelle atmosfere decadenti parigine. La bicromia al contempo sospende il tempo della narrazione che si svolge in un susseguirsi sempre uguale, cristallizzato del tempo. Peccato per alcuni volti dei vari poliziotti che tendono a somigliarsi un po'. Comunque un'ottima prova per il fumettista barese.
Abbiamo parlato di:
L'armadio di Satie
Sebastiano Vilella
Coconino Press/Fandango, novembre 2016
144 pagine, brossurato, bicromia – 18,00 €
ISBN: 9788876183225