La solitudine di Moon Knight, Cannes e fumetti

La solitudine di Moon Knight, Cannes e fumetti

In questa puntata, uno sguardo al finale di Moon Knight e alle impostazioni narrative dello show Disney+ e i film al festival di Cannes tratti dai fumetti.

Attenzione, il seguente articolo potrebbe contenere spoiler sul finale di Moon Knight

Moon Knight

La conclusione di Moon Knight, trasmessa nei giorni scorsi da Disney+, ha segnato uno spartiacque per il personaggio interpretato da Oscar Isaac con l’introduzione della terza personalità del tormentato eroe Marvel, ovvero Jake Lockley, che già da qualche episodio appariva come latente all’interno del Cavaliere Lunare. Oltre a questo, il finale ha visto l’introduzione di un nuovo supereroe nel Marvel Cinematic Universe quale lo Scarabeo Scarlatto, in una inedita versione femminile impersonata dalla co-protagonista May Calamawy.
Il bilancio del progetto incentrato su Moon Knight vede nel complesso luci e ombre che si riassumono in una ottima interpretazione del suo protagonista, in grado di riuscire a delineare perfettamente differenti personalità e espressioni, mentre a pesare è stata certamente la forte impostazione standalone dello show, che appare del tutto scollegato da qualsiasi legame con il resto del Marvel Cinematic Universe.

Questo “eccesso di solitudine” ha in qualche modo pesato rispetto ad altre serie precedenti, le cui connessioni erano evidenti e ricercate, mentre qui abbiamo assistito quasi alla raffigurazione di una sorta di isola narrativa in cui Marc Spector e Steven Grant hanno agito senza nessuna citazione di un universo più grande. Questo elemento, assieme al fatto che la storia di Marc Spector e del suo alter ego fosse già iniziata da diverso tempo, è stata notata da molti addetti ai lavori, che hanno evidenziato, come Richard Newby di The Hollywood Reporter, il fatto che molte domande restino senza risposta.

Quindi, il problema con Moon Knight non è il fatto che si discosta dai fumetti, o anche che cerchi di essere più uno studio del personaggio che uno show di supereroi. Il problema è che Moon Knight inizia nel bel mezzo di una storia, con Steven che funge da surrogato della perplessità del pubblico, ma non ci dà mai completamente un lasso di tempo in cui radicarci. Da quanto tempo Marc è Moon Knight? Non ne abbiamo idea. Cosa stavano combinando lui e Layla (May Calamawy) prima che Steven si manifestasse nuovamente? Non ne abbiamo idea. Quando avviene nel MCU? Non ne abbiamo idea.

Mentre Newby continua la sua analisi legando questi fattori a elementi positivi, ovvero spiegando che questo marcato isolamento narrativo lasci una certa libertà di azione del personaggio, è lecito domandarsi a questo punto quale potrebbe essere il futuro di Moon Knight nel Marvel Cinematic Unverse, partendo proprio da questa impostazione.
Il finale della serie, che si sviluppa stavolta in maniera duplice con l’utilizzo aggiuntivo della scena post-credits, chiude una porta per Marc e Steven, ora liberi da Konshu, ma immediatamente la riapre con l’introduzione di Jake Lockley e il definitivo (e letale) fato di Harrow (Ethan Hawke). La scena dopo i titoli è la chiave di volta di un finale tradizionale che poteva lasciare interdetti e delusi, e che potrebbe lasciare aperto il sentiero per un ritorno di Moon Knight nel Marvel Cinematic Universe. Ma sul futuro del personaggio aleggia un singolare punto interrogativo, che sembra voluto e a cui solo il tempo fornirà una risposta chiara.

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Cannes

In vista del Festival di Cannes, che si terrà dal 17 al 28 maggio, vengono annunciati i vari progetti che saranno presentati nel corso della rassegna, tra cui pellicole tratte da fumetti.
E’ il caso di Falcon Lake, film che segna il debutto alla regia dell’attrice canadese Charlotte Le Bon (The Walk), che sarà presentato in anteprima mondiale alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Scritto dalla stessa attrice, da François Choquet e Karim Boucherka, Falcon Lake è un adattamento del graphic novel di Bastien Vivès A Sister. La storia segue Bastien, un ragazzo di 13 anni che si trasferisce con la sua famiglia da Parigi in uno chalet sul lago in Quebec, dove si lega in modo inaspettato alla sedicenne Chloé.
Il film è interpretato da Joseph Engel, Sara Montpetit, Monia Chokri, Arthur Igual, Karine Gonthier-Hyndman, Thomas Laperrière, Anthony Therrien, Pierre-Luc Lafontaine e Jeff Roop.

Quando siamo adolescenti, la nostra vita amorosa diventa il centro di tutto ed è facile ritrovarci in un tumulto di euforia, paura e dolore – ha detto la Le Bon – sono ossessionata dai fantasmi e dalla strana natura confortante della malinconia da molto tempo. Falcon Lake è sicuramente un riflesso di queste ossessioni.

Falcon Lake è prodotto da Cinefrance, Metafilms e Onzecinq. La pellicola sarà distribuita in Francia da Tande mentre Sphère Films (ex MK2 Mile End) si occuperà della distribuzione canadese.

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Cinebrevi

Marvel Studios e Pasta Garofalo hanno stretto una partnership che porterà a iniziative speciali per la promozione dei prossimi film del Marvel Cinematic Universe. La partnership è già iniziata con la promozione di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, e proseguirà con Thor: Love and Thunder e Black Panther: Wakanda Forever.

 

 

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