La papaya salad è un piatto tipico della tradizione thailandese a base dell’omonimo frutto. Si tratta di una diffusissima pietanza, dagli inconfondibili sapori e colori che sono il risultato dell’incontro tra la papaya acerba tagliata a fette e altri ingredienti quali peperoncino, succo di lime, zucchero di palma, salsa di pesce, gamberetti essiccati, arachidi tostate, aglio e pomodorini.
Questo piatto, che richiede una preparazione attenta e accurata, la cui ritualità affonda le sue radici nella storia dell’antica Thailandia, rappresenta nel libro di Elisa Macellari una sorta di madeleine proustiana, che, assaggiandola, conduce direttamente nel pieno del racconto.
La papaya fa anche da contenitore del romanzo: i suoi colori vestono di verde la copertina e di arancio i dorsi: l’interno delle carte di guardia svela il contenuto del frutto. Il risultato finale è un oggetto variopinto e intrigante che invita subito a farsi scoprire.
Gli ingredienti della papaya salad sono poi riportati nelle pagine che aprono le diverse parti del volume: ancora una volta un accesso a questo universo di forme e sapori che dialogano tra loro anche quando sembrerebbero in apparente conflitto per il gusto (dolce e piccante), odore (pungente e fruttato) e consistenza (molle o croccante).
La storia che rivive tra queste pagine è quello dello zio thailandese di Elisa, Sompong, adolescente nella Thailandia degli anni ’30 del Novecento. Sompong è il trampolino d’accesso agli usi e i costumi della parte rurale della nazione di quel periodo. Da bambino, infatti, trascorre l’infanzia nei villaggi a contatto con la fauna locale, la campagna e la natura, coltivando la terra e prendendosi cura degli animali.
In seguito viene mandato a studiare a Bangkok e, lì, scopertosi amante dello studio delle lingue, intraprende l’Accademia militare con lo scopo di ottenere una borsa di studio per l’estero. E infatti, grazie allo studio costante e alla forte determinazione, riesce a raggiungere il suo obiettivo. Quindi giunge in Europa, prima in Italia e poi a Vienna, ma viene immediatamente a contatto con le vicende mondiali, la guerra e i successivi eventi che rendono il suo percorso di studi, di lavoro e di vita particolarmente tortuoso.
Elisa Macellari segue le mille avventure di Sompong con grande maestria, costruendo le vicende con un ritmo fitto e coinvolgente, che alterna l’io narrante ai dialoghi diretti. Tutti i personaggi sono delineati in modo efficace, senza che sia necessario soffermarcisi troppo a lungo.
Il piano della realtà si alterna a quello della fantasia della rielaborazione interiore che è intrisa del mito e della religiosità buddista thailandese. Sompong è un personaggio mite e, allo stesso tempo, coraggioso: la sua strada è costellata da segni, di natura più o meno spirituale, che rendono appieno quel misto tra fatalismo, religiosità e superstizione di cui si nutre la cultura thailandese.
Come già accennato, i colori della papaya sono la chiave di lettura per inoltrarsi nell’ immaginario dell’autrice: le tonalità di rosa e il verde acceso sono dominanti, specialmente nella fase dell’infanzia e dell’adolescenza, mentre il verde tende a incupirsi nella parte finale, quando le vicende si fanno più complesse.
Il disegno è costruito in modo semplice, il colore è il vero protagonista: il talento della Macellari si rivela soprattutto nella resa delle forme fitomorfe, che a tratti tendono all’astrazione geometrica. Ciò è evidente non solo nella raffigurazione degli elementi naturali, ma anche nei particolari che si ripetono nei motivi dei pavimenti, dei vasi o dei vestiti.
La grande varietà e originalità del disegno è il frutto anche delle origini italo-thai dell’autrice che si muove nello spazio del fumetto con consapevolezza e maturità, nonostante si tratti di un romanzo d’esordio.
Elisa Macellari riesce dunque, mescolando elementi reali e inventati, i suoi ricordi di bambina con quelli dello zio, a creare un ponte tra la storia europea e quella thailandese, dando vita ad un lavoro denso e tutto da assaporare.
Abbiamo parlato di:
Papaya Salad
Elisa Macellari
Bao Publishing, 2018
232 pagine, cartonato, colori – 21,00 €
ISBN: 978-88-6543-993-7