Suicide Squad
Mancano ormai poche settimane all’uscita di Suicide Squad nelle sale cinematografiche. La pellicola diretta da David Ayer è uno degli appuntamenti più attesi della stagione, e prima vera grande scommessa della Warner Bros. dalla creazione del nuovo universo condiviso della DC al cinema dopo Batman V Superman: Dawn of Justice.
Il film sul gruppo di criminali DC Comics non punterà solo sull’azione e l’intrattenimento, ma soprattutto sui variegati personaggi che compongono il cast, su cui emergono in primis Harley Quinn (Margot Robbie) e Joker (Jared Leto).
A parlare dei due personaggi sono stati, in una intervista concessa nei giorni scorsi a CBR i produttori Richard Suckle e Andy Horwitz, i quali hanno inoltre sottolineato elementi quali i tatuaggi del Joker e la preparazione di Leto a questo iconico ruolo.
Jared ha fatto uno straordinario lavoro di trasformazione in questo film. Penso che il suo aspetto sia molto diverso. Abbiamo dovuto fare, ovviamente, qualcosa di diverso da quello che c’è stato prima, e penso che ora che voi ragazzi avete avuto modo di vedere il trailer, avete ricevuto una piccola fetta di ciò che egli è nel film e su come si comporta. Il look ha preso un sacco di tempo per venire creato. Ha i suoi oggetti, naturalmente. Ha la pistola che lui usa per tutto il film. I tatuaggi sono ovviamente una grande parte del suo personaggio – ha dichiarato Horwitz.
I tatuaggi sono stati una grande parte del design del personaggio – ha confermato Suckle – David [Ayer] ha trovato un tatuatore locale davvero fantastico e di talento, un ragazzo di nome Rob Coutts, che ha progettato tutte quelle cose e tutto ciò che si vede in Jared. Molto era già presente nel film, ma è stata una vera benedizione per noi trovare lui, perché, come già sapete, i tatuaggi hanno un ruolo importante in una serie di personaggi, non solo per il Joker.
È bello averlo sul set, perché si sente l’energia, non che non ci sua una buona energia sul set quando non è presente, ma vi è una sorta di energia extra… Il personaggio è così imprevedibile, e Jared è così immerso nel personaggio e nel suo ruolo, non che gli altri non lo siano, naturalmente, ma lui va davvero in un luogo che è pieno di immersione. Si possono avere conversazioni con lui e si hanno conversazioni con lui come il Joker, il che può essere surreale in una certa misura come produttore.
I due produttori hanno poi puntato l’attenzione sul personaggio di Harley Quinn, che per la prima volta fa il suo debutto sul grande schermo interpretata dalla bellissima Margot Robbie.
Una delle cose che ho trovato più impegnativa di lei è che è così iconica, e penso che sia diventato il personaggio femminile più popolare, se non di successo nel mondo DC, grazie al fatto che ha così tanti look iconici che per noi sono stati davvero una sfida. Ha tanti modi diversi in cui la potevamo vestire ed era quasi triste dover effettivamente dire “Per quanto vogliamo che indossi l’abito con un pezzo, non è proprio giusto per quello che stiamo facendo in questo film”, ma lo abbiamo disegnato. E lo ha indossato. Vedere [Margot Robbie] fare il test dei capelli, del trucco e del guardaroba è stata una vera delizia. Abbiamo provato tante cose diverse, e così tante cose diverse che sarebbero state così iconiche, che speriamo di essere così fortunati da farle in altri film.
Un altro personaggio che attirerà l’attenzione del pubblico è, secondo il regista David Ayer, il Deadshot interpretato da Will Smith, considerato come il personaggio più carsimatico e complicato del film.
È un cattivo ragazzo. Sono tutti cattivi, questa è la cosa bella. Questo è il divertimento del genere. Credo che Will sia incredibilmente versatile e in grado di gestire qualsiasi tipo di ruolo che li si passi. È buffo perché nessuna delle parole normali si applicano qui. Quando si dice “È la figura paterna del team”, si tratta di un gruppo difficile. A loro non importa.
Lui ha sicuramente la qualità della leadership. È un grande personaggio per lui, perché penso che tutti questi personaggi siano complessi e conflittuali. Tante volte si percepisce che questi genere di film stanno cercando di iniettare complessità in quello che è un personaggio molto in bianco e nero. Bravi ragazzi, che stanno facendo la cosa giusta. Questi ragazzi invece possono fare ogni cosa. Non sono vincolati dalle regole normali.
Per quanto riguarda la sfida di portare sullo schermo dei personaggi prevalentemente cattivi, Ayer ha sottolineato di non avere avuto molte difficoltà, essendosi già cimentato in situazioni del genere con altri progetti.
Stai parlando con il tizio che ha scritto “Training Day.” Per me, non si va troppo lontano. È molto facile andare troppo lontano. Alla fine della giornata, sono persone con delle vite. Sono persone che hanno preso decisioni sbagliate. Ci si fa la domanda “Sei nella tua giornata peggiore? Quale è l’atto peggiore che tu abbia mai commesso? E come questo ti definirebbe? Quando sono definiti in questo modo, è tutto immutabile? Si può cambiare? Si può imparare? Si riesce a crescere?” Si tratta di persone che sono state definite in un modo incredibilmente negativo da loro assorbito, e ora stanno forse scoprendo che non sono così male, dopo tutto.
Ayer ha aggiunto di avere voluto il personaggio di Harley Quinn nel film da subito, e non solo per la sua relazione con il Joker.
No, volevo Harley. Lei è dannatamente cool. Rappresenta tante dicotomie nel mondo di oggi dove tutto è così sensibile e non si può parlare di qualcosa o rappresentare ogni cosa e non si può fare nulla. A lei non le importa. Lei trascende tutto. Questo è ciò che è così affascinante di lei. Lei è tante cose, una donna potente che vive la vita alle sue condizioni e così onestamente. È una persona che possiede una gioia incredibile in questo momento. È bello essere in grado di lavorare con quel personaggio.
Nel frattempo, ComScore PreAct, che misura la quantità di “chiacchiere social” sui film prima della loro uscita, sottolinea che la pellicola della Warner Bros. è una delle più discusse sui social network. Un incremento si è avuto proprio negli ultimi giorni grazie alla diffusione di una nuova serie di foto e di una sinossi dettagliata, che ha fatto sì che la pellicola bypassasse nelle conversazioni altri attesi titoli in arrivo a luglio come Star Trek e il nuovo Ghostbusters.
Hasbro acquista Studio Boulder Media
La famosa azienda di giocattoli, già coinvolta appieno nel mondo dell’animazione, ha nei giorni scorsi acquisito Boulder Media, la società con sede a Dublino che è responsabile della realizzazione di Wander Over Yonder per Disney Channel e Foster’s Home for Imaginary Friends per Cartoon Network. I termini dell’accordo non sono stati divulgati.
Con Boulder, realizzeremo animazione di alta qualità in grado di coinvolgere il nostro pubblico con profonda narrazione e grandi personaggi in un modo molto conveniente – ha detto il presidente e CEO di Hasbro Brian Goldner.
Boulder Media ha circa 150 dipendenti ed è guidata dal direttore creativo Robert Cullen, che ha creato l’azienda nel 2000. Oltre ai due programmi sopracitati realizzati negli Stati Uniti, il portfolio di Boulder comprende anche il recente reboot di Danger Mouse nel Regno Unito, per la BBC.
Secondo alcune indiscrezioni Boulder manterrà il suo nome e il suo marchio separato dalla Hasbro. Cullen e la sua squadra faranno diretto rapporto al capo finanziario della Hasbro, Stephen Davis.
Come uno dei più grandi studi indipendenti che producono l’animazione a Hollywood, è il momento giusto per Hasbro di acquisire un proprio studio di animazione, che ci permetta di ampliare ulteriormente la nostra capacità di animazione e narrazione – ha detto Davis.
Siamo entusiasti di avere l’opportunità di dare vita alle storie Hasbro e a personaggi che significano tanto per la nostra squadra, e unirci a una società che sta emergendo come una centrale elettrica dell’intrattenimento – ha affermato Cullen.
Woody Woodpecker made in Brasile
La Universal sta realizzando una pellicola live-action, con l’ausilio della CGI, di Woody Woodpecker, famoso personaggio dei cartoni animati degli anni ’50, che dovrebbe arrivare sugli schermi del Brasile (e solo del Brasile) nell’ottobre 2017.
Il progetto, diretto da Alex Zamm, sarà interpretato dall’attrice brasiliana Thaila Ayala, famosa nel suo paese natale ma sconosciuta nel resto del mondo, che ricoprirà il ruolo della fidanzata di Lance Walters (una citazione del creatore di Woody Woodpecker, Walter Lantz), il cattivo che vuole cacciare Woody (realizzato in CGI) dalla sua casa nella foresta.
Il regista ha già lavorato in precedenza a molti progetti diretti prevalentemente al mercato dell’home video come Ispettore Gadget 2 e Beverly Hills Chihuahua 2 e, visto che il lungometraggio sarà girato in lingua inglese, ci si aspetta una sua uscita negli USA solamente in Dvd.
L’atteggiamento della major americana nei confronti di Woody Woodpecker è simile a quello della Warner Bros. con il celebre Top Cat, che ha avuto negli anni scorsi un paio di adattamenti cinematografici realizzati prevalentemente per il Messico, dove il personaggio è molto popolare. Questo approccio è considerato dagli analisti molto ragionevole se si considera che numerosi personaggi dei cartoni animati classici americani sono meglio riconosciuti all’estero, dove i loro programmi sono in onda regolarmente in televisione, anche dopo anni attraverso le repliche.
Phantom Boy
È in uscita negli Stati Uniti Phantom Boy, film di animazione francese realizzato da Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol con venature supereroistiche in cui un ragazzo ricoverato in ospedale ha la capacità di muoversi come un fantasma invisibile, aiutando un poliziotto e un giornalista a rintracciare un pericoloso gangster di New York.
Intervistato nei giorni scorsi da The Hollywood Reporter uno dei due registi, Gagnol, ha parlato della pellicola e dell’ispirazione ricevuta nel realizzarla dai fumetti Marvel.
Quando ero un bambino quello che mi è subito piaciuto nei fumetti Marvel è stato l’aspetto umano dei personaggi. Non è possibile identificarsi con una donna o un uomo che volano nello spazio o sollevano edifici. Quello che ci interessa, come lettori o come spettatori, è ciò che essi vivono con altri personaggi e ciò che sentono.
Spider-Man è, ovviamente, l’esempio migliore. Nonostante i suoi poteri, la sua vita è come un melodramma: lui è un orfano, che ha problemi di soldi, la sua ragazza viene uccisa. Gli eroi inventati da Stan Lee, Jack Kirby, John Romita, Steve Ditko e molti altri sono come noi. Essi sono umani e soffrono, sono felici, innamorati o depressi. Oltre a Spider-Man, mi piace molto anche Daredevil. Un eroe cieco che vede più di noi, che è piuttosto poetica come idea, non è vero?
Il regista ha voluto evidenziare come questa pellicola, però, verta su un tema importante come il coraggio.
La vita di Leo [il protagonista ndr] è in pericolo sia da parte di una minaccia esterna, un gangster, sia da una malattia che lo attacca dal di dentro – ha spiegato Gagnol – Le sue lotte contro entrambi sono ugualmente feroci e inesorabili. E in entrambi i casi, vince grazie all’aiuto di qualcun altro. Leo non è un eroe onnipotente, lui è un normale ragazzo di undici anni. E questo rende il suo coraggio tanto più ammirevole.
Di solito le maattie sono ritratte in film melodrammatici. Questo è particolarmente vero quando si tratta di un bambino. Ho voluto ritrarre una bambino malato in un film d’azione, con suspense, con gag e scene comiche. La malattia di Leo gioca un ruolo molto importante nella storia, ma non lo definisce come un essere umano. La cosa più importante è il suo coraggio e la sua capacità di lottare contro le avversità. Mi piaceva anche l’idea di ritrarre un personaggio sullo schermo che di solito preferiamo non vedere: un bambino malato. Alcune proiezioni si sono svolte negli ospedali e ai bambini è piaciuto molto vedersi sullo schermo nel ruolo di eroe e conquistatore.