Parlateci di Riace
Nel 2018 Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso avevano tradotto in fumetto la loro esperienza di viaggio e di vita a bordo della nave Aquarius della ONG SOS Mediterranee. Salvezza, edito da Feltrinelli Comics, era un libro necessario, una testimonianza viva di quello che avviene nel Mediterraneo; un racconto onesto e appassionato di Rizzo, accompagnato da disegni dal forte impatto evocativo di Bonaccorso.
Il libro come mezzo, un tassello di contro-narrazione che aveva l’obiettivo di trasformare i dati, ma soprattutto la retorica di una politica che ha convertito l’accoglienza in un reato, in nomi e storie, in persone con il loro bagaglio di speranza, di sofferenza e sollievo, di paura e calore umano.
Un istant book che portava i lettori a bordo di una delle navi chiamate a soccorrere naufraghi come a voler contrastare il biasimo con l’empatia.
Se c’è una cosa che i romanzi, i film, la storiografia e anche i fumetti – si pensi a Maus di Art Spiegelman – hanno insegnato è che spesso occorrono nomi, persone e il racconto delle loro storie, per poter aiutare a comprendere il reale impatto di un fatto umano.
Si pensi alla segregazione razziale, diventata sdegno condiviso grazie alla storia di Rosa Parks e della sua tenacia nel voler difendere il suo diritto a sedersi su un autobus o a Ruby Bridges, la prima alunna afroamericana ad entrare, scortata dall’FBI, in una scuola di alunni bianchi.
Racconti che squarciano il velo di cinismo con il quale spesso ci proteggiamo per restituirci empatia, solidarietà e una “Salvezza” che, proprio partendo dal libro di Rizzo, non è solo di chi viene restituito alla vita dopo aver rischiato di perderla in mare o di chi salva, ma anche di chi comprende.
Il reportage non era scevro di difetti, il più grosso individuato nel rischio di risultare autoreferenziale se letto solo da chi certe dinamiche le conosce già e soffre, ma è un rischio che ogni storia analoga corre, un rischio controbilanciato dall’ambizione di diventare piattaforma di discussione, punto di partenza per costruire una maggiore conoscenza.
A casa nostra…cronaca da Riace conferma il talento di Rizzo nel trasformare la cronaca del quotidiano in fumetto, un’operazione che l’autore trapanese ha intrapreso nel 2007 con il racconto dedicato ad Ilaria Alpi, l’inviata del TG3 assassinata a Mogadiscio assieme al suo cineoperatore Miran Hrovatin.
Nel nuovo racconto Rizzo e Bonaccorso scendono a terra per indagare una delle regioni più coinvolte sul tema dell’accoglienza con tutte le sue contraddizioni, offrendo al lettore informazioni e, soprattutto, storie di vita.
Il volume si apre con le tavole di Bonaccorso che illustrano una Calabria fredda e piovosa di gennaio, vestita da colori lividi e graffiati, immagini che mostrano le strade, il campo di San Ferdinando e il cartello di ingresso di “Riace, paese dell’accoglienza”, aprendo in questo modo ai temi trattati nello sviluppo dell’opera e alle quattro storie che compongono i quattro capitoli.
Blessing è una donna del Niger che ha visto il padre morire ammazzato prima di intraprendere il suo viaggio della speranza assieme a sua sorella e che in Italia ha trovato uno spazio che vorrebbe fosse riservato alla sua famiglia.
I colori intensi del viaggio verso la terra calabrese vengono sostituiti da una bicromia tenue. L’intervista è arricchita dai dettagli su come l’accoglienza funzioni, secondo uno schema che unisce informazioni alla testimonianza già collaudato in TV dai reportage di Diego Bianchi/Zoro, ad esempio.
Il core del volume è, come naturale conseguenza, l’incontro con Mimmo Lucano. Il capitolo dedicato a Lucano lo ritrae in una casa dove è stato ospite durante il suo esilio forzato dalla sua città, all’epoca in cui era stato disposto il divieto di dimora a Riace per l’ormai ex sindaco. Rizzo racconta quella che era la situazione giuridica di Lucano lo scorso gennaio come premessa doverosa prima di lasciare spazio al racconto di quello che è stato il suo progetto di accoglienza.
Lucano fornisce un’analisi lucida del suo lavoro come sindaco ammettendo che ci sono aspetti che potevano essere meglio gestiti, rimproverandosi una certa leggerezza nell’essersi fidato di soggetti che non avevano intenti filantropici, bensì criminali e opportunistici, ma allo stesso tempo rivendica con orgoglio i risultati raggiunti da quel laboratorio di solidarietà e collaborazione tra mondi che è stato Riace durante la sua amministrazione. Dal dialogo emerge come l’esperienza del paesino venga considerata un’occasione persa, un progetto che poteva essere pilota e che è stato invece osteggiato al punto da trasformare la cittadina calabrese in una città fantasma.
Il racconto di Rizzo e Bonaccorso si sposta poi sull’incontro con due avventori del bar del paese che, tra mille contraddizioni e forse senza neanche avere la volontà di tutelare il Sindaco Lucano, alla fine raccontano come il sistema-Riace avesse trasformato l’accoglienza in opportunità, rianimando il paese grazie a spazi condivisi, nuovi posti di lavoro.
Tra le storie di vita raccolte nel volume colpiscono quella di Ishak, cristiano egiziano fuggito in fin di vita dal suo paese, e la fotografia desolante fatta al campo di San Ferdinando, successivamente sgomberato, come avviene ciclicamente: uno spazio extra territoriale nel quale a comandare sono le mafie che regolano persino la raccolta della frutta che arriva sulle nostre tavole.
Una ventata di speranza arriva poi assieme al sorriso di Buba, un ragazzo che in terra calabrese ha trovato istruzione e lavoro.
Cronaca da Riace, come per il suo predecessore, si conferma volume solido sia sul piano giornalistico che su quello squisitamente narrativo.
Una volta chiuso è facile tornare a pensare quanto possa essere fine a sé stesso, quasi un manuale clandestino, un libretto per carbonai buonisti, ma il rischio di autoreferenzialità, insito in ogni pubblicazione sospesa tra informazione e denuncia, va scongiurato trasformandolo in una sorta di testimone da far passare di mano in mano perché diventi (virale?) occasione di confronto, un seme da piantare nel giardino dell’indifferenza.
Abbiamo parlato di:
A casa nostra… Cronaca da Riace
Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso
Feltrinelli Comics, 2019
112 pagine, brossurato, colori – 16,00 €
ISBN: 9788807550355