La confusione ABC/Marvel
Era il 4 agosto scorso, quando la presidente della ABC Channing Dungey, interpellata sul futuro televisivo delle properties Marvel nel corso della Television Critics Association, aveva promesso una nuova strategia del network volta a rilanciare i progetti legati ai personaggi della Casa delle Idee.
Da allora, l’unico progetto annunciato di recente è stato un serial sui New Warriors con protagonista Squirrel Girl, una comedy della durata di mezz’ora che si affianca a un altro show sulla stessa falsariga annunciato qualche mese fa, ovvero l’adattamento di Damage Control.
In questo quadro generale abbastanza desolante, in cui al momento Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. resta l’unico show di punta targato Marvel trasmesso sul network americano, per Marvel e ABC sarebbe il momento giusto per valutare una situazione che, solo due anni fa, era puramente fantasia.
Il concetto di “universo condiviso” spostato al prodotto televisivo si è infatti rivelato fallimentare, e nell’ultimo anno ha dato sempre più l’impressione di essere qualcosa su cui la ABC e la sua nuova dirigenza sembrano oramai credere poco. Da questo punto di vista è apparsa a tutti chiara la confusione per progetti quali Marvel’s Most Wanted, lo spin-off con Adrianne Palicki e Nick Blood, che nel giro di due anni è stato approvato e cancellato più di una volta, entrando in produzione nell’ultimo anno per poi giungere a un nuovo (e definitivo) stop da parte proprio della Dungey.
È proprio il comportamento della nuova presidente del network, in carica da pochi mesi, a suscitare nel sottoscritto più di un dubbio sull’esistenza di una vera e propria strategia (ragionata) su come portare i personaggi Marvel in televisione, e come fare agire in maniera più connessa un universo che, in quattro anni, sembra non avere mai spiccato il volo, rimanendo a guardare da lontano i fasti e i successi dei franchise cinematografici.
Se da un certo punto di vista c’è ovviamente un interesse della ABC nel volere realizzare show basati sui personaggi della Casa delle Idee, come dimostra l’annuncio fatto lo scorso aprile di un serial su Cloak & Dagger, c’è da aggiungere che le piattaforme e i format scelti denotano una decisa voglia di non assumersi alcun particolare rischio. La decisione infatti di realizzare la serie sulla coppia di giovani eroi creata da Bill Mantlo ed Ed Hannigan prevalentemente per Freeform, canale via cavo che trasmette il teen drama di successo Pretty Little Liars, e trasformare la vicenda noir che gli appassionati di fumetti conoscono su due ragazzi drogati in una mera storia romantica diretta ai teenager, è l’esempio più lampante di una strategia che non c’è, la quale sembra per lo più volta a ridimensionare potenziali prodotti più adulti.
La scelta di realizzare inoltre due comedy su Squirrel Girl e Damage Control, apparentemente non collegate tra loro, e forse nemmeno con il serial con protagonista Clark Gregg e il suo team di agenti dello S.H.I.E.L..D., sono un altro segno di un “chiaro disimpegno” del network in campo Marvel.
Errori che non sono da imputare solamente alla ABC, ma anche a Marvel Television. La scelta di “esiliare” i personaggi televisivi dai film Marvel, come accaduto con Phil Coulson, letteralmente scomparso dopo la sua temporanea dipartita in The Avengers, hanno difatti scavato una pietra tombale sull’idea di “condivisione”. Se è vero che Peggy Carter è stato l’unico character, anche per via del fascino e della forza datale dalla sua interprete Hayley Atwell, a comparire con regolarità sul grande schermo e allo stesso tempo negli show televisivi, non si può negare che la stessa opportunità non è stata fornita ad altri personaggi, come la Skye interpretata da Chloe Bennet o la Melinda May di Ming Na-Wen.
Per la ABC è quindi giunto il tempo di andare oltre le dichiarazioni di facciata. Annunciare, come si è fatto nel mese di agosto, che il network si concentrerà su show creativamente forti è qualcosa che lascia il tempo che trova, se questo concetto non va oltre le sit-com da 30 minuti e personaggi come Squirrel Girl. Il silenzio che da troppo tempo circonda, ad esempio, il progetto su cui sta lavorando lo sceneggiatore e premio Oscar John Ridley apparentemente basato su un supereroe Marvel, andrebbe spezzato per confermare al pubblico che la creatività, e le idee, sono ancora vive alla ABC.
Line Webtoon guarda a Hollywood
LINE Webtoon, divisione del gigante di ricerca sudcoreano Naver, ha firmato nei giorni scorsi un accordo con l’agenzia di management CAA, che rappresenterà in esclusiva il portfolio dei titoli a fumetti digitali dell’azienda a Hollywood, nella speranza di un interesse delle major per la realizzazione di adattamenti cinematografici e televisivi.
Dopo aver debuttato nel 2004 in Corea, Naver ha lanciato LINE Webtoon in tutto il mondo nel mese di luglio 2014. Oggi il marchio ha più di 10 milioni di lettori unici giornalieri e 35 milioni di visitatori unici ogni mese sul web attraverso iOS e applicazioni Android.
Alcuni dei più recenti titoli della linea di fumetti di Webtoon includono la serie Young Adult Dents, realizzata dall’attrice di 2 Broke Girls Beth Behrs e dall’attore di Broadway Matt Doyle; Heroine Chic di David Tischman e Audrey Mok; Siren’s Lament di Kaitlyn Narvaza; New Brooklyn, un universo di supereroi creato da un gruppo di scrittori e artisti, tra cui Dean Haspiel. Inoltre vi sono numerosi fumetti asiatici come Noblesse, Tower of God e Orange Marmalade.
Il nostro portfolio di serie a fumetti attraverso ogni genere immaginabile ha raccolto grande successo sia negli Stati Uniti che a livello internazionale e sappiamo che i fan saranno incredibilmente eccitati all’idea di vedere i loro titoli preferiti prendere vita sullo schermo con l’ausilio di CAA – ha dichiarato JunKoo Kim , fondatore e capo della linea Webtoon.
Secondo Naver, gli utenti di Webtoon hanno letto più di 30 miliardi di capitoli di fumetti fino ad oggi, con molte serie che veleggiano verso i 6 milioni di lettori per episodio.
Ethel and Ernest
È stato diffuso nei giorni scorsi il primo trailer ufficiale di Ethel and Ernest, l’adattamento animato del graphic novel di Raymond Briggs diretto dal veterano dell’animazione Roger Mainwood. Prodotto da Lupus Films in associazione con Ethel & Ernest Productions, Melusine Productions e Cloth Cat Animation, e supportato da BFI, BBC, Film Fund Luxembourg, Ffilm Cymru Wales e dal governo gallese, il film narra le vicende della cameriera Ethel e del lattaio Ernest attraverso i loro quarant’anni di matrimonio, dalla fine del 1920 ai primi anni ’70, attraverso gli eventi tumultuosi della storia britannica tra cui la depressione, la seconda guerra mondiale e l’alba della televisione.
La pellicola, che vede prestare le voci ai personaggi un cast formato da Jim Broadbent, Brenda Blethyn, Luke Treadaway, Virginia McKenna, June Brown, Pam Ferris, Simon Day, Roger Allam e Harry Collett, sarà nelle sale cinematografiche britanniche il 28 ottobre, e sarà in seguito trasmesso dalla BBC alla fine dell’anno.
Film ibridi per Fox Animation
La Twentieth Century Fox ha ingaggiato nei giorni scorsi Nate Hopper per guidare una iniziativa, i cui dettagli sono coperti da segreto, di Fox Animation volta a espandere il proprio portfolio ed includere ciò che vengono descritti come “film ibridi per famiglie”. Hopper riferirà direttamente al presidente di Fox Animation Vanessa Morrison.
Hopper è un esperto dirigente dell’animazione che ha trascorso molti anni alla Sony Pictures Animation, dove ha lavorato come dirigente creativo sui film Boog & Elliot a caccia di amici, Surf’s Up – I re delle onde, Piovono Polpette e Il figlio di Babbo Natale, oltre ad essere uno degli elementi chiave per la realizzazione del franchise di successo Hotel Transylvania.
Suicide Squad
Warner Bros. Consumer Products ha collaborato con la linea di gioielli da uomo King Ice su una collezione basata sulla pellicola Suicide Squad, attualmente nelle sale.
La collezione, composta da 8 pezzi, sarà caratterizzato da gioielli basati su Joker, Deadshot, Harley Quinn e altri personaggi del film con ciondoli realizzati in 3D.
La linea avrà lo scopo di indirizzare sia i fan occasionali che gli appassionati, così come le industrie e le varie aziende di gioielli streetwear per gli uomini, dai 18 anni in su.
Abbiamo sentito che fare una collezione per Suicide Squad avrebbe dato ai fan del film qualcosa di unico – hanno dichiarato Cuong Diep e Derek Belay, co-proprietari di King Ice – Ancora più importante, ci ha dato la possibilità di lavorare con alcuni dei personaggi più iconici del DC Universe.
Cinebrevi
L’attore Jon Polito, che aveva preso parte al film The Rocketeer, è morto nei giorni scorsi all’età di 65 anni. Nel film basato sul personaggi di Dave Stevens, aveva interpretato il ruolo di Bigelow.