ll primo volume de L’età dell’oro, l’epopea di Roxanne Moreil e Cyril Pedrosa, si era chiuso lasciandoci col fiato sospeso, con la principessa Tilda alle prese col tesoro di Ohman, mentre i ribelli organizzavano l’insurrezione richiamandosi ai principi dell’età dell’oro.
Sono passati diversi anni e Tilda sta assediando la cittadella per riprendersi il trono. La principessa è diventata una guerriera a tutti gli effetti, si muove tra gli accampamenti militari, dotata di una pesante armatura e sempre più insensibile rispetto ai bisogni di un esercito affamato e ridotto ormai allo stremo delle forze. Tilda, così come si era rivelata nella parte precedente della storia, sembra ormai obbedire solo alla propria sete di potere e di vendetta; vittima di un maleficio, la sua origine regale non le permette di accedere alla lettura del libro de “L’età dell’Oro”, custodito in un baule recuperato dal tesoro di Ohman. La principessa giunge al punto di allontanare anche il fedelissimo Tancredi, che le propone un’alleanza con i ribelli, pur di non dover dividere con nessuno il proprio dominio assoluto.
La soluzione dell’impasse avviene in modo assolutamente imprevedibile quanto significativo, quando scopriamo che solo la purezza d’animo può accostarsi alla verità senza essere oggetto di maleficio.Rispetto al primo tomo, che ricostruiva il contesto e che raccontava il percorso dei protagonisti nelle loro peregrinazioni, questo secondo è tutto concentrato sul tema della guerra e dell’assedio.
La rappresentazione degli interni è ridotta al minimo, le tavole si sviluppano quasi tutte su doppia pagina con scene ariose e spazi enormi inquadrati da una natura rigogliosa. Torna l’espediente della rappresentazione delle figure ripetute in sequenza nei loro movimenti, come se ci trovassimo di fronte ad un film di animazione, ma ciò avviene meno spesso che nel primo volume, poiché il viaggio ha lasciato spazio ad una maggiore staticità che si fonda su conversazioni e confronti. Tuttavia i dialoghi sono pochi e ben misurati, mentre l’immagine mantiene sempre un fortissimo impatto. La composizione cromatica è inverosimile e pop, con degli accostamenti quasi disturbanti: nei suoi dittici Pedrosa predilige colori violenti e aggressivi con contrapposizioni nettissime, che ricordano le vetrate delle cattedrali gotiche. Il rosso scuro è il colore più presente e rimanda al sangue dei combattimenti, ma è anche simbolo del potere, dell’ambizione che possiede l’animo di Tilda e che le deforma il volto, sconfitto però dal giallo della luce, della ragione e dell’intelletto. Una luce è abbagliante, annulla i confini degli oggetti, i volti, le superfici, metafora di una verità difficile da comprendere ed interiorizzare. Nelle ultime pagine della vicenda Pedrosa abbandona la narrazione figurativa e realizza una serie di tavole composte da macchie di colore e ombre, in cui celebra la natura e suo ruolo nella storia dell’umanità.
Come detto per il primo volume, siamo di fronte ad una grande saga epica, che è sì ambientata nel Medioevo, ma che in realtà travalica i tempi. L’eroina, Tilda, è anche l’antieroina: ella, infatti, diviene l’esempio della condizione politica sui cui riflettono Moreil e Pedrosa. Il potere assoluto, anche nelle mani del migliore, si corrompe facilmente trasformandosi in cupidigia e egoismo. Affinché la democrazia prevalga occorre un governo del popolo, in cui il controllo sia condiviso e nessuno si imponga sull’altro. Una riflessione che oggi dovrebbe essere consolidata nelle democrazie moderne ma che, purtroppo, finisce per imporsi alla nostra attenzione per la sua enorme attualità.
Il senso del volume è trasmesso con efficacia da questa frase:
“Amico, serba il ricordo degli inverni passati, giammai dai tiranni nulla fu concesso ma sempre conquistato nelle battaglie intraprese. Fin dall’alba del primo giorno noi seminiamo le pianure di un nuovo mondo dove sotto l’arco lento del sole l’ombra non può che recedere”.
Abbiamo parlato di:
L’età dell’oro vol #2
Roxanne Moreil, Cyril Pedrosa
Traduzione di Michele Foschini
Bao Publishing, 2020
224 pagine, cartonato, colori – 25,00 €
ISBN: 978-8832735192