I kill Giants: il coraggio di affrontare i nostri giganti

I kill Giants: il coraggio di affrontare i nostri giganti

Joe Kelly e J.M. Ken Niimura ci raccontano una commovente e delicata fiaba sull'accettazione delle nostre paure e sul loro superamento. Un classico racconto di formazione mascherato da racconto fantastico per una graphic novel riuscita e toccante da cui è stato tratto un film ora disponibile su Netflix.

In una piccola cittadina marittima Americana vive la famiglia Thorson, composta dalla nostra protagonista, una strana ragazzina di nome Barbara, da suo fratello Dave e dalla sorella maggiore Karen che ha assunto il gravoso ruolo di capofamiglia dopo che il padre li ha abbandonati.
Barbara frequenta la quinta elementare e viene costantemente presa di mira dai suoi compagni per i suoi strampalati comportamenti. Adora i giochi di ruolo, con cui si diletta in compagnia dei suoi pochi amici, e la notte dorme nel seminterrato della propria abitazione poiché una malefica entità ha preso possesso dell’intero primo piano dove è situata la sua camera, rendendole impossibile il passaggio.
Ma la maggior parte del suo tempo libero lo passa nella vicina spiaggia, per costruire delle trappole destinate a fermare l’arrivo di terrificanti creature portatrici di caos e disperazione: i giganti. E proprio lei, essendo l’unica ad esserne a conoscenza, è stata scelta come depositaria del potentissimo martello Koveleski, unica arma in grado di contrastare l’arrivo di questi terribili titani.

Joe Kelly, autore di punta della Marvel e della rivale DC, abbandona per questa volta le atmosfere supereroiche a lui tanto care per offrirci una storia intimistica e sensibile, dando così prova della sua bravura e versatilità di scrittore. I Kill Giants nasconde, dietro un’apparente trama fantastica, il delicato e commovente rito di passaggio dal periodo infantile a quello più maturo e dolorosamente consapevole dell’adolescenza.

Kelly ci racconta il trauma che può segnare un bambino lasciato solo nell’affrontare le difficoltà della crescita senza una vera guida, senza l’aiuto dei genitori e, in molti casi, senza neppure l’aiuto dell’istituzione scolastica. È così che, senza punti di riferimento su cui contare, ogni bambino affronta situazioni che sembrano incomprensibili e non è raro che si rifugi in un mondo fittizio, in cui la realtà è quella che lui stesso crea.

Situazione aggravata se, come in questo caso, il disagio viene amplificato dalla difficoltà di rapportarsi con i propri coetanei, in un sistema sociale in cui nessuna diversità è accettata.
Ma con l’arrivo dell’adolescenza, in alcuni casi, nasce anche una diversa consapevolezza, un cambiamento che ci costringe a considerare in un modo diverso la nostra vita, portandoci ad affrontare i giganti che la quotidianità ci riserva. Tanto che, affrontandolo a viso aperto, il gigante svanisce, muta, lasciando consci dell’avvenuto cambiamento.

Joe Kelly maschera da storia fantastica il classico racconto di formazione e lo fa tessendo una trama veramente ben strutturata e coinvolgente, con personaggi ottimamente caratterizzati sui quali spicca nettamente la protagonista Barbara, un personaggio tutt’altro che bi-dimensionale.
Il racconto procede speditamente senza perdere mai ritmo con continui colpi di scena, catturando l’attenzione del lettore fin dalle prime tavole. Molto azzeccata la scelta dell’autore di non chiarire, neanche alla fine del volume, se tutto ciò che abbiamo letto sia interamente opera della fervida immaginazione di Barbara.

Il disegnatore di questo volume è J.M. Ken Niimura, nato a Madrid ma di chiare origini giapponesi. E probabilmente questo suo essere al contempo occidentale e orientale sta all’origine del suo tratto, un tenero simil-manga arricchito con una sensibilità tutta europea. Eccellente l’abilità con cui riesce a delineare la personalità di tutti i personaggi comprimari nello spazio di poche vignette. Abilità che culmina nella creazione grafica di Barbara, un personaggio che rimarrà a lungo nel cuore dei lettori. Ottime anche le tavole di lotta tra la protagonista e i giganti, sempre dinamiche e con un eccellente senso del movimento.

Nel 2017, grazie al successo di pubblico e critica, I kill giants ha ottenuto anche una trasposizione cinematografica (sotto potete guardare il trailer) diretta da Anders Walters, interpretata da Zoe Saldana e dalla giovane Madison Wolfe nel ruolo della protagonista Barbara. Il film, disponibile da pochi giorni sulla piattaforma streaming Netflix, rappresenta un buon compromesso tra esigenze di sceneggiatura e fedeltà verso l’opera originale, ma che non snatura il messaggio del fumetto e si segnala per la buona recitazione.

Abbiamo parlato di:
I Kill Giants
Joe Kelly, J.M. Ken Niimura
traduzione: Caterina Marietti
Bao Publishing, 2010
200 pagine, brossurato, bianco e nero – 15€
ISBN: 9788865430071

Riferimenti:
Bao Publishing: www.baopublishing.it
J.M. Ken Niimura, sito ufficiale: www.niimuraweb.com

I Kill Giants: il trailer

2 Commenti

1 Commento

  1. Giuseppe Saffioti

    1 Gennaio 2014 a 18:02

    infatti l’impianto stilistico è davvero accattivante

  2. Marco Trivelli

    2 Settembre 2018 a 01:56

    La cosa che mi lascia molto perplesso e “scontento” di questo lavoro in quanto “secondo” è la straordinaria somiglianza con “A Monster Calls” (sette minuti dopo la mezzanotte) di appena un anno più vecchio. Il fatto che questo secondo lavoro è una Graphic Novel mentre la prima no non giustifica i riconoscimenti di un lavoro che cerca, inutilmente, di portare in chiave poetica il Dramma inevitabile che colpisce e colpirà tutti noi. Sembrano tutte e due brutte copie del film “Lady in White” (Scarlatti) del 1988. Si cerca di somatizzare una cosa più grande di tutte le nostre possibilità terrene sotto il facile guadagno dello sfruttare i sentimenti, riducendo lo spettatore ad una piagnucolosa zitella che sguazza nelle lacrime di un romanzo d’appendice.

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