Dopo alcune settimane di silenzio, attraverso una intervista a Forbes, l’attore Ray Fisher ha lanciato nuove, durissime accuse nei confronti di Joss Whedon, accusato di avere creato sul set di Justice League un clima tossico.
Fisher ha rincarato la dose con alcune dichiarazioni molto pesanti nei confronti del regista, chiamato a concludere la lavorazione del film sul gruppo DC Comics dopo che Zack Snyder dovette abbandonare in seguito a un grave lutto in famiglia.
La cancellazione di persone di colore dalla versione cinematografica del 2017 di Justice League non è stata nè un incidente nè una coincidenza – ha dichiarato Fisher – Per prima cosa, al cast e alla troupe fu detto che Zack aveva scelto Joss per finire il film per lui. Non ho scoperto fino a dopo la fine delle riprese che questa era una completa bugia. Ho sentito sussurri e brontolii su cose che accadevano dietro le quinte, ma niente di concreto fino a molto tempo dopo. Ci hanno fatto andare al Comic-Con di San Diego nel 2017 e avevano detto che Zack aveva scelto Joss e che Joss era un tipo eccezionale. Ho ancora le e-mail con queste discussioni.
Ciò che mi ha infiammato l’anima e mi ha costretto a parlare di Joss Whedon è stato il fatto che sono stato informato che Joss aveva ordinato che la carnagione di un attore di colore fosse cambiata in post-produzione perchè non gli piaceva il colore della pelle. Amico, con tutto quello che è stato il 2020, quello è stato il punto di svolta per me. Mi sono reso conto che gli appunti che avevo ricevuto da Johns (Geoff Johns ndr) durante le riprese erano solo una versione in codice delle cose razziste che stava dicendo a porte chiuse con gli altri dirigenti. Molto di ciò che questi ragazzi stavano facendo era tentare di impedire di essere licenziati durante la fusione di AT&T con Time Warner – ha aggiunto l’attore – ho intenzione di diventare molto più specifico su ciascuna di queste persone dopo che le indagini saranno finite: questa intervista è solo la versione ridotta.
Ho sempre sospettato che la razza fosse un fattore determinante per il modo in cui sono andate le cose, ma è stata solo la scorsa estate che sono stato in grado di dimostrarlo – ha dichiarato Fisher riferendosi al taglio di alcuni personaggi dalla versione cinematografica.
Secondo il sito, Fisher si riferirebbe alla rimozione delle sequenze con gli attori Karen Bryson (la madre di Cyborg), Kiersey Clemons (Iris West), Zheng Kai (Ryan Choi).
Prima delle riprese di Justice League, conversazioni palesemente razziste si erano tenute, in più occasioni, da parte di ex ed attuali dirigenti di alto livello della Warner Bros. – ha accusato l’attore – coloro che hanno partecipato a quelle conversazioni razziste sono Geoff Johns, Jon Berg e l’attuale presidente del gruppo Warner Bros., Toby Emmerich.
Fisher ha inoltre evidenziato che non solo la razza fosse fonte di problemi durante la lavorazione, parlando di conflitti, minacce, coercizioni, scherno e condizioni di lavoro non sicure.